Se cercate una meta insolita con un mare mozzafiato, una fauna marina straordinaria e un’accoglienza calorosa, la Baja California, in Messico, potrebbe essere il posto giusto. Io desideravo esplorarla da tempo e così l'ho scelta come estensione mare dopo il mio ultimo viaggio on the road negli Stati Uniti.

In una settimana (o, ancora meglio, dieci giorni) potrete  scoprire spiagge da cartolina, piccoli pueblos coloratissimi e villaggi di pescatori, immergendovi in una natura selvaggia che regala emozioni uniche. Oltre a essere la destinazione ideale per chi apprezza il mare, è una meta molto amata anche da chi pratica surf. E - come un po' in tutto il Messico - posso assicurarvi che si mangia divinamente. 

Cose da sapere prima di partire: sicurezza, assicurazione e come raggiungere la Baja California

La Baja California è sicura per i turisti (e per questo abbiamo scelto di percorrerla on the road in autonomia), ma come in ogni avventura on the road è bene viaggiare con qualche accortezza: noleggiare l’auto da compagnie affidabili (potete comparare qui i prezzi per trovare l'opzione migliore per il noleggio auto), evitare di guidare di notte e portare sempre con sé contanti in piccoli tagli.

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Come raggiungere la Baja California?

Potete raggiungerla da Città del Messico - se state facendo un viaggio più lungo in Messico - oppure dagli Stati Uniti, da città come Los Angeles e Phoenix. Io ho volato all'andata da Phoenix (per Los Cabos) per poi rientrare su Los Angeles (partendo da Loreto). 

Quanto costa un viaggio in Baja California?

Non poco, o almeno non quanto ci si immagina. A Los Cabos i prezzi sono più o meno come negli Stati Uniti (e infatti Los Cabos è la meta della Baja più frequentata dai gringos, i nordamericani). A Todos Santos e Loreto i costi sono più ragionevoli, mentre a La Paz sono sempre piuttosto alti (ma meno di Los Cabos). Insomma, è una parte di Messico più sicura - senza dubbio - ma anche più costosa.

Perché si chiama Baja California?

Molti si chiedono perché questa penisola porti il nome di Baja California (“California Bassa”), e la risposta affonda le radici nella storia. In epoca coloniale, infatti, esisteva un vastissimo territorio chiamato semplicemente California, che apparteneva al Messico e comprendeva non solo l’attuale penisola della Baja, ma anche l’attuale stato della California negli Stati Uniti, oltre ad Arizona, Nevada e parte dello Utah.

Dopo la guerra tra Messico e Stati Uniti (1846-1848) e con la firma del Trattato di Guadalupe Hidalgo, il Messico fu costretto a cedere gran parte di questi territori agli USA. La porzione rimasta sotto il suo controllo era la lunga e spettacolare penisola che si allunga per più di 1.200 km tra l’Oceano Pacifico e il Mar di Cortez. Per distinguerla dall’ormai statunitense “Alta California”, venne chiamata Baja California.

Oggi la penisola è suddivisa in due stati messicani: Baja California (a nord, con capitale Mexicali) e Baja California Sur (a sud, con capitale La Paz). È una terra selvaggia e affascinante, che conserva il fascino di un Messico autentico, lontano dalle rotte turistiche più battute, ma sempre più amata da chi cerca paesaggi spettacolari, avventure e natura incontaminata.

A mio avviso in pochi anni diventerà richiestissima e, anche se spero non perda mai la sua natura selvaggia, vi invito a visitarla al più presto. Per poterne gustare la versione più genuina.

Quando andare in Baja California

La Baja è una destinazione che cambia volto a seconda della stagione e questo la rende speciale in ogni momento dell’anno. In inverno (da dicembre a marzo) l’attrazione principale sono le balene grigie, che migrano dal Nord Pacifico fino alle lagune riparate della Baja Sur per riprodursi. Vederle da vicino, con i loro cuccioli che nuotano accanto, è un’esperienza che non dimenticherete facilmente. In questo periodo il clima è mite e piacevolissimo, ideale per le escursioni.


In estate (da giugno a settembre) le temperature si alzano e diventano più intense, ma il mare si trasforma in un vero paradiso per chi ama snorkeling, immersioni e nuotate: le acque sono più calde e trasparenti, perfette per incontrare mante giganti, squali balena (in alcuni periodi) e una vita marina straordinaria. È il momento giusto per chi cerca mare cristallino e giornate di relax sulle spiagge più spettacolari.

L'itinerario del mio viaggio in Baja California

Ecco a seguire l'itinerario del mio viaggio in Baja California, ideale per una settimana-dieci giorni. 

Giorno 1 – Arrivo a Los Cabos

Il mio viaggio è iniziato a Los Cabos, una delle destinazioni più celebri della Baja California. Appena arrivi ti accorgi subito che è un luogo molto amato e frequentato (vi dico solo che all'uscita dell'aeroporto c'è la musica alta e tutti sorseggiano cocktail), soprattutto dai nordamericani che lo scelgono per le vacanze di mare e per la sua vivace vita notturna. Negli ultimi anni Los Cabos è diventata quasi un’icona del turismo messicano di lusso, tanto da risultare un po’ inflazionata rispetto ad altre zone più autentiche della penisola. Qui ci sono i resort più belli ed esclusivi, ideali per rilassarsi e staccare davvero la spina. Venendo da un faticoso roadtrip negli Stati Uniti, noi abbiamo deciso di fermarci un giorno qui proprio per staccare, prima di ripartire on the road. 

Abbiamo scelto NOBU Los Cabos, uno degli hotel più belli in cui sia mai stata. Il design minimal e raffinato, la cucina d’autore firmata Nobu Matsuhisa, i profumi delicati che accompagnano ogni ambiente, la cura maniacale dei dettagli: tutto qui trasmette un senso di benessere e di lusso mai ostentato. È uno di quei luoghi in cui ti senti accolto e coccolato, dove basta poco per abbandonare la stanchezza del viaggio e lasciarsi trasportare dal ritmo lento dell’oceano.

Los Cabos è anche il punto di partenza perfetto per alcune escursioni interessanti Potete fare un giro in barca fino all’Arco di Cabo San Lucas, la famosa formazione rocciosa che segna il punto d’incontro tra l’Oceano Pacifico e il Mar di Cortez, oppure spingervi fino a Playa del Amor, una delle spiagge più romantiche e suggestive della zona. Se amate la natura, vi consiglio un’escursione per l’avvistamento delle balene (in stagione deve essere un’esperienza mozzafiato!) oppure una giornata di snorkeling a Chileno Bay e Santa Maria Beach, due baie protette dove l’acqua è calma e trasparente, perfetta per ammirare i fondali. Tra l'altro per tutte le escursioni che vi ho linkato potrete beneficiare di uno sconto utilizzando il codice MANUELAVITULLI5 e prenotando tramite app per la prima volta. 

Giorno 2 – Todos Santos e l’Hotel California

A circa un’ora da Los Cabos si trova Todos Santos, uno dei Pueblos Mágicos del Messico, titolo che riconosce ai borghi più affascinanti e ricchi di tradizione un valore culturale e storico speciale. Questo piccolo pueblo coloniale, con le sue case colorate e l’atmosfera bohémien, è diventato un punto di riferimento per artisti, viaggiatori e surfisti da tutto il mondo. Passeggiare tra le sue vie lastricate significa immergersi in un mondo fatto di gallerie d’arte contemporanea, botteghe artigiane e caffetterie dal sapore vintage, dove il tempo sembra scorrere più lentamente.

Il paese è famoso anche per una leggenda che lo accompagna da decenni: qui si troverebbe il mitico Hotel California reso immortale dagli Eagles. Che la storia sia vera o meno, l’aura di mistero contribuisce a rendere Todos Santos ancora più suggestiva e magnetica.

Per rendere la vostra esperienza indimenticabile, vi consiglio di fermarvi a cena da El Mirador, un ristorante immerso nella natura, con un orto che rifornisce la cucina e una vista spettacolare sull’oceano. Il momento più magico è senza dubbio il tramonto: appena il sole scende oltre l’orizzonte, viene suonata una campana che segna la fine del giorno. Un gesto semplice ma carico di poesia, che regala brividi e rende la serata ancora più speciale.

A Todos Santos troverete tante strutture curate a prezzi piuttosto contenuti. Io ho dormito a Baja Temple e mi sono trovata benissimo, sia per la gentilezza del personale (avevo lasciato sul balconcino il mio costume da bagno e quando se ne sono accorti dopo il check out mi hanno chiamato subito), ma anche per la pulizia, l'arredamento e l'ottima posizione.

Giorni 3-5 – La Paz, tra delfini e spiagge da sogno

La terza tappa del viaggio è stata La Paz, capitale della Baja California Sur. A primo impatto, la città non colpisce per la sua bellezza: niente cartoline coloniali o piazze pittoresche come ci si potrebbe aspettare dal Messico. Ma basta darle tempo per rivelare la sua anima autentica, fatta di ritmi lenti, un lungo malecon animato (da non perdere al tramonto) e una popolazione accogliente. Pian piano, La Paz conquista per il suo carattere genuino e per essere un'ottima base per esplorare luoghi naturali incredibili.

Il mare che bagna La Paz, infatti, è il Mar di Cortez, definito da Jacques Cousteau l’acquario del mondo per la straordinaria biodiversità che custodisce: delfini, leoni marini, mante giganti, balene e una quantità incredibile di pesci tropicali. Qui troverete uno degli ecosistemi marini più ricchi e affascinanti del pianeta.

Ed è per questo che durante il soggiorno a La Paz non potete perdervi due esperienze.

La prima è l’escursione in barca alla Isla Espíritu Santo, che ho prenotato qui, su Get Your Guide (utilizzando il codice MANUELAVITULLI5 e prenotando tramite app potrete beneficiare di uno sconto). Navigare in queste acque con biologi locali esperti significa assistere a uno spettacolo unico: stormi di uccelli marini, spiagge incontaminate e, soprattutto, decine di delfini che danzano intorno alla barca, regalando momenti di pura meraviglia. Spesso si incontrano anche leoni marini e, nei periodi giusti, balene in migrazione.

La seconda è Playa Balandra, considerata da molti la spiaggia più bella di tutto il Messico. Acqua cristallina dalle mille sfumature di turchese, sabbia bianca e fondali bassi che permettono di camminare a lungo immersi fino alle ginocchia: un paradiso che sembra irreale. Per preservare questa riserva naturale è stato introdotto un sistema di accessi limitati. Vi consiglio di acquistare in anticipo il braccialetto della conservazione dal sito ufficiale del governo messicano (attualmente ha un costo di 120 $ MXN, circa 5,50 euro a persona) che consente l’entrata solo a un certo numero di visitatori per fascia oraria (circa 400). Questo controllo, seppur rigido, è fondamentale per evitare l’over tourism e proteggere un ecosistema tanto fragile quanto prezioso. Se deciderete di andare al mattino (l'ingresso è dalle 8:00 alle 12:00) vi consiglio di arrivare sul posto alle 7:30 o anche prima, per mettervi subito in coda e non rischiare di rimanere fuori. Stessa cosa vale per il turno delle 13:00: arrivate almeno 30-45 minuti prima. E mi raccomando, portate con voi un ombrellone o noleggiatelo sul posto mentre siete in coda, perché all'interno non c'è nulla. Comunque nel video nel mio canale Youtube (qui in basso) troverete informazioni complete sull'accesso. 

Per vivere al meglio La Paz, vi consiglio anche di assaporarne la cucina. Tra i ristoranti che ho amato ci sono Biznaga, per piatti tipici reinterpretati con un tocco creativo, e 32 Sabores, perfetto per gustare specialità locali in un’atmosfera tipicamente messicana. Al tramonto, invece, non perdetevi un aperitivo da Azotea, una terrazza dal design molto singolare con vista spettacolare sulla baia: i colori del cielo che si riflettono sul mare regalano un momento magico.

Infine, la scelta dell’alloggio ha reso il soggiorno ancora più speciale. Ho dormito a Casa 1880, un ex palazzo di giustizia risalente al 1880 e oggi riconvertito in boutique hotel. Ha solo 7 suites e tutto parla di mare, con molti riferimenti a Hemingway. Non è solo il fascino delle suite arredate con gusto a colpire, ma soprattutto l’atmosfera familiare: il posto è gestito da persone del posto che accolgono i viaggiatori con calore sincero, facendoli sentire come a casa. Un rifugio perfetto per scoprire la vera anima di La Paz. Io l'ho adorato.

Giorni 6-7 – Loreto e l’incontro con i leoni marini

La quarta tappa del viaggio è stata Loreto, una delle città più antiche e affascinanti della Baja California Sur - e per questo inserita tra i pueblos magícos del Messico. Qui, tra vicoli lastricati e case color pastello, si respira un’atmosfera diversa: più intima, meno turistica, quasi sospesa nel tempo. Fondata nel 1697 come primo insediamento missionario della regione, Loreto conserva ancora oggi un’anima storica che si intreccia con la sua anima marinara. Passeggiando per il centro, con la sua missione gesuita e la piazzetta animata, vi sembrerà di vivere un Messico autentico, mooolto lontano dalle località più inflazionate.

Per l’alloggio, vi consiglio La Posada de Las Flores, un boutique hotel dall'innegabile fascino coloniale, con una splendida terrazza perfetta per godersi i tramonti. Un’altra valida opzione è Paraiso Azul, ideale per chi cerca un ambiente più semplice ma accogliente e vicino al centro. 

Anche qui la cucina locale merita di essere scoperta. A pranzo o cena fermatevi da Claudia’s Margaritas, un posto senza fronzoli dove i piatti di pesce fresco e i margaritas sono tra i migliori della città. Per un’atmosfera più intima e piatti tradizionali preparati con cura, vi suggerisco Mi Loreto, che vi farà sentire come ospiti a casa di amici.

Ma il vero motivo per cui Loreto resta nel cuore sono le escursioni nella natura incontaminata del Mar di Cortez. La più bella di tutte per me è stata quella a Isla Coronado, prenotata tramite Get Your Guide (utilizzando il codice MANUELAVITULLI5 e prenotando tramite app potrete beneficiare di uno sconto). Già la navigazione è un’esperienza: acqua cristallina, spiagge bianche e panorami che sembrano usciti da una cartolina. Ma il momento che non dimenticherò mai è stato nuotare con i leoni marini: trovarsi faccia a faccia con queste creature curiose e giocherellone è stata un’esperienza pura, tra le più emozionanti del viaggio. Coronado è anche un paradiso per chi ama lo snorkeling: coralli, pesci colorati e acqua trasparente che invita a restare immersi per ore.

Loreto è il perfetto equilibrio tra storia e natura: un luogo semplice che vi conquista lentamente, senza clamore, ma che lascia dentro un ricordo indelebile.

La magia delle balene in Baja California

Uno dei motivi per cui la Baja California è conosciuta in tutto il mondo è la possibilità di ammirare da vicino le balene grigie, che ogni anno compiono una delle migrazioni più lunghe al mondo, viaggiando dall’Alaska fino alle lagune calde e tranquille della penisola. Qui danno alla luce i loro piccoli e si lasciano osservare da vicino in un contesto unico: non è raro che le balene si avvicinino alle barche, quasi a voler salutare i visitatori. Un’esperienza che da sola vale un viaggio. Ed è per questo che io voglio assolutamente tornare in inverno per vivere questa magia.

Cosa mangiare in Baja California?

La Baja California non conquista solo per i paesaggi, ma anche per la sua cucina unica, che unisce tradizioni messicane, influenze del mare e un tocco di creatività. Tra i piatti da provare c’è senza dubbio l’aguachile, una sorta di ceviche piccante tipico della zona, preparato con gamberi crudi “cotti” nel lime, peperoncino, cipolla rossa e cetriolo: freschissimo e perfetto nelle giornate calde. Non mancano i famosi fish tacos, che qui hanno trovato la loro patria: tortilla morbida, pesce fritto o alla griglia, salsa cremosa e cavolo croccante, un’esplosione di sapori. 

In ultimo, attenzione alle multe in Messico e soprattutto alle targhe

Ebbene sì. A noi hanno fatto una multa (lecita perché abbiamo commesso un'infrazione nel parcheggiare l'auto - involontariamente, perché le strisce dei parcheggi funzionano diversamente dall'Italia, ma quando si è all'estero non si accettano persone impreparate). Nel pagarla all'ufficio della polizia municipale abbiamo scoperto che ci avevano anche tolto la targa anteriore come garanzia, affinché pagassimo la sanzione. Vi spiego com'è andata in questo reel:

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