New York non è solo Manhattan.

Questa è una delle prime cose che mi hanno detto quando ho messo piede per la prima volta a New York. 

Ed è assolutamente vero. Sin dalla mia prima volta a New York ho deciso di mettere il naso fuori dalle zone più turistiche, fortemente attratta dalle tante sfaccettature della città. Pian piano negli anni ho cercato di spingermi oltre, fino a maturare il desiderio di soggiornare a Brooklyn anziché a Manhattan, almeno per una parte del viaggio. 

D'altronde la Brooklyn di oggi non è la Brooklyn di qualche anno fa e attualmente andrebbe ripensato anche il ruolo di Dan Humphrey in Gossip Girl e la percezione che, vivendo a Brooklyn, fosse un reietto. Perché vivere a Brooklyn oggi no, non è proprio da sfigati. Anzi. 

E così in questo ultimo viaggio ho vissuto tantissimo Brooklyn, tanto da essermi letteralmente innamorata di alcune sue zone. Ecco quindi alcuni consigli per chi desidera scoprire New York andando anche oltre Manhattan: 12 cose da fare a Brooklyn.

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1. Passeggiare a DUMBO

DUMBO è una delle mie zone preferite di New York. 

Il nome DUMBO sta per Down Under the Manhattan Bridge Overpass,  e si pronuncia “dambo”. Pur essendo fuori Manhattan è una zona che io trovo estremamente vibrante, che puntualmente mi trasmette una grande energia. Ed è il posto perfetto per godersi lo skyline di Manhattan in tranquillità. Non che qui non ci siano turisti (negli anni questa zona è diventata molto più turistica), ma sicuramente si riesce tranquillamente a camminare e a godersi l'atmosfera. Amo molto questa zona anche di sera: è magica. 

2. Fare la classica foto davanti al Manhattan Bridge

Ogni volta che sono a DUMBO non posso fare a meno di scattare la foto iconica davanti al Manhattan Bridge. Negli ultimi anni è diventato uno spot molto gettonato - un cliché - quindi molto probabilmente vi imbatterete in una discreta quantità di persone in fila per lo scatto perfetto. Anziché mettermi in fila, io preferisco un'inquadratura laterale come questa che mi permette di fare qualche scatto veloce e poi godermi il momento. 

3. Una cena speciale a The River Cafè

Uno dei posti più belli in cui io abbia mai cenato a New York si trova proprio a DUMBO: The River Cafè. Un ristorante raffinatissimo, premiato con una stella Michelin, e che offre una vista incantevole su Manhattan. Non ho un ricordo memorabile dei piatti gustati quella sera (a mio avviso non all'altezza del posto e del costo), ma in compenso è stata una serata magica. Il posto perfetto per un'occasione speciale. 

4. Assaggiare la celebre pizza al trancio di Joe's

Una delle pizze al trancio più famose (e più buone, almeno così dicono) di New York. Amatissima anche da molte celebrità (all'interno troverete tantissime foto di numerose celebrità che vi hanno mangiato tra cui JLo, Leonardo DiCaprio, Bradley Cooper, Lenny Kravitz e molti altri), secondo me è un’ottima idea per uno spuntino al volo. Una buona pizza, anche se “all’americana”.

5. Mangiare da Peter Luger, una delle steakhouse più buone di New York

La steakhouse più buona di New York - ci avevano detto qualche tempo fa amici fidati, tanto da convincerci a prenotare. E forse che è così buona lo dimostrano anche i numerosissimi riconoscimenti. A noi è piaciuta moltissimo e la consigliamo - ma non abbiamo apprezzato il fatto che qui si possa pagare solo in contanti oppure con carta di debito americana (no, non sono accettate nemmeno le Amex). Quindi se ci andate munitevi di contanti.

6. Passeggiare al Domino Park e all'East River State Park a Williamsburg

Una delle più belle scoperte dell'ultimo viaggio a New York è stata Williamsburg, dove ho trascorso sia i primi che gli ultimi giorni della nostra permanenza. Come DUMBO, al contrario di quello che molti possono pensare, è collegata benissimo a Manhattan. Noi con la metro ci siamo spostati senza problemi e senza sprecare tempo. Quello che ho amato di Williamsburg è stata la tranquillità, la sensazione di essere in una dimensione intima seppur si trovi sempre all’interno di una enorme metropoli come New York. 

In particolare, a Williamsburg ho amato passeggiare tra il Domino Park e l'East River State Park, i due parchi quasi adiacenti da cui si può ammirare Manhattan in tranquillità. Si respira una pace incredibile qui, ci si può persino fermare a guardare i pescatori sulla spiaggia.

L’East River State Park nel 2020 è stato rinominato “Marsha P. Johnson State Park” in onore di Marsha P. Johnson che si è battuta per l’uguaglianza e per i diritti della comunità LGBTQ+. Vale la pena andarci anche per leggere la sua storia.

7. Vedere gli addobbi natalizi di Dyker Heights

Se andate a New York nel periodo natalizio non potete perdervi il "Quartiere delle luci" ovvero Dyker Heights, soprannominato Dyker Lights per l'incredibile quantità di illuminazioni che adornano le abitazioni. Si tratta di un quartiere borghese italo-americano dove, da qualche decina d'anni, è iniziata una vera e propria gara il cui obiettivo è quello di avere la casa con gli addobbi più belli. Ne avevo già parlato nel primo articolo che ho scritto riguardo il Capodanno a New York qualche anno fa

8. Attraversare il ponte di Brooklyn

È un grande must della prima volta a New York e vale sempre la pena ripercorrerlo, soprattutto quando le temperature sono più miti. Anche di questo ne avevo parlato in un vecchio articolo

9. Andare al Westlight per bere un drink con vista skyline

È uno dei due ristoranti dell'hotel The William Vale ed è uno dei rooftop più belli che io abbia mai visto. Ideale sia per stuzzicare qualcosa (il menù propone degli ottimi bites di cucina fusion) che per bere degli ottimi drink o del vino. Ovviamente con una splendida vista.

10. Dormire a Williamsburg, in un hotel con vista su Manhattan

The William Vale Hotel

È l'hotel dove ho trascorso le prime notti di questo ultimo viaggio a New York. Un hotel di alta qualità, pulitissimo e con una grande attenzione per il cliente. Il mio consiglio è di scegliere una camera Gotham, ovvero con un balcone che offre la vista su Manhattan. Ne vale davvero la pena. 

Ottimi i due ristoranti - sia il Leuca che il Westlight - e molto piacevole l'esperienza della Winter Spa.

Se c'è una cosa che non ho amato, ecco, è stata la pista da pattinaggio davvero poco sfruttabile. Per il resto, è stato un soggiorno impeccabile.

Qui la pagina per scoprire prezzi e disponibilità.

The Williamsburg Hotel

A Williamsburg mi sono sentita a casa, quasi come una local, anche per merito del The Williamsburg Hotel (dove ho soggiornato le ultime 4 notti), che si impegna a far vivere un’esperienza da local e dà dritte su posti e attività da non perdere in zona. Questo hotel mi ha subito colpito per lo stile che “fa molto Brooklyn” ma è anche ricco di dettagli particolari, che lo rendono unico e ben riconoscibile. In particolare il design dei bagni.

Oltre che per il design, lo consiglio per un aspetto: la capacità di far immergere gli ospiti nella dimensione locale della zona, complici anche gli eventi nei due bar presenti all’interno e frequentati da molte persone del posto.
Magnifico quello su, il Watertower, da cui si può godere di una magnifica vista su Manhattan (e da dove si possono gustare ottimi drink).

Io vi consiglio di salvarlo per un futuro viaggio a New York, anche solo per fare un salto sul rooftop. 

Qui la pagina per scoprire prezzi e disponibilità.

11. Immergersi nella street art di Williamsburg

Girando senza meta ho scoperto opere di Kobra (mio idolo da sempre), del grandissimo e italianissimo Jorit, oltre che murales meravigliosi realizzati per campagne pubblicitarie da attività locali.

12. Mangiare uno dei gelati più buoni di New York

Una realtà artigianale barese (sì, della mia Bari) nata nel 1880 e approdata da 5 anni a New York. La prima sede newyorchese è stata proprio questa a Williamsburg e si fa promotrice di un gelato di alto livello, realizzato con materie prime di qualità. Qui ci siamo sentiti davvero a casa, coccolati dal personale conterraneo, gustando una coppetta di gelato memorabile (ho adorato il gusto Stella di Natale e il cioccolato fondente). Un orgoglio. Neanche Drew Barrymore è riuscita a resistere alla bontà del gelato Gentile.