Una delle città più belle che ho visto negli ultimi anni è senza dubbio Siviglia.

Sin dalle prime ore del viaggio, l’ho sentita subito nelle mie corde. Affine a me. Siviglia è una città calda (non parlo solo delle temperature, bensì del calore umano, vitale che emana), colorata. È il risultato di un crogiolo di culture e ti cattura con questa mezcla di stili e colori, con la sua storia e le sue tradizioni. L’abbiamo scelta per un addio al nubilato e, inevitabilmente, ci ha rapito. Non avremmo potuto scegliere destinazione migliore per un’occasione come questa.

Siviglia non è molto grande e, a mio avviso, bastano 3-4 giorni per esplorarla con i giusti tempi. Ovviamente a ritmo lento, anche perché a Siviglia i locali commerciali aprono tardi – persino per la colazione - e tutti i “soliti orari” vanno posticipati. Devo ammettere che noi pugliesi siamo avvantaggiati: siamo già abituati a pranzare più tardi e cenare alle 10 di sera inoltrate (anche le 11:00, dai). Tenete questo ben presente e non preoccupatevi se alle 9 del mattino le serrande di alcune attività sono ancora abbassate.

Come raggiungere Siviglia

Ci sono molte compagnie – anche low cost – che volano a Siviglia.

Tengo sempre a ricordare che, qualora abbiate delle problematiche con i voli, potete e dovete chiedere un rimborso – o almeno informarvi per capire se le circostanze vi permettono di ottenerlo. È un nostro diritto chiedere un risarcimento, anche se spesso non lo diamo per scontato. Mi è successo con alcuni amici che hanno volato con Easyjet e hanno avuto molti problemi a causa dei ritardi della compagnia. Fortunatamente, sono riusciti ad ottenere il rimborso biglietto Easyjet con AirHelp.

Detto questo, eccovi quelle che, secondo me, sono 10 cose da non perdere assolutamente a Siviglia.

1. Plaza de España

Partiamo da lei, una delle piazze più belle che io abbia mai visto. Grandissima, colorata e piena di vita ed energia. Si trova all’interno del Parque de Maria Luisa, venne costruita nel 1929 ed è decorata con mattoni, ceramiche e marmi colorati. Inoltre la piazza ha un suo particolare simbolismo: la forma semicircolare fa riferimento all’abbraccio della Spagna con le sue nuove colonie. Difatti, le 58 panchine presenti rappresentano tutte le province spagnole. E vi verrà voglia di fotografarle tutte. Plaza de España la ricordo così bella, addolcita dalla luce calda e dorata dei pomeriggi di maggio. Meravigliosa.

2. Real Alzacar de Sevilla

Sognavo da una vita di vedere questo posto. E non sbagliavo. Si tratta dei Palazzi Reali e sono senza dubbio i monumenti più imponenti di Siviglia. Come vi dicevo su, Siviglia è una mezcla di culture e in questi edifici è più evidente che mai. Rimarrete affascinati dalla mescolanza di stili e dalle decorazioni. Incredibile vedere come lo stile arabo si fonde in maniera così armonica con forme rinascimentali e forme romaniche. Il sunto dell’unione di questi stili è un vero e proprio capolavoro (e per godere e capire la loro bellezza, vi consiglio di affidarvi a una guida). Per evitare di rimanere fuori a causa della mole di visitatori, vi consiglio di prenotare prima l'ingresso

3. Metropol Parasol – Las Setas de Sevilla

Così alta e imponente che la si scorge già da lontano, Metropol Parasol, o Setas, è ormai una delle attrazioni più iconiche di Siviglia. Si tratta di una struttura di architettura contemporanea costruita dall’architetto tedesco Jurgen Mayer nel 2011. Come dice il nome stesso, la struttura rappresenta un enorme parasole - completamente realizzato in legno – che ripara dal sole la piazza. Io vi consiglio di salire sul Metropol Parasol per godere dello strepitoso panorama che regala. Vi consiglio di farlo poco prima del tramonto, perché i colori che si vedono da lassù – meteo permettendo - sono davvero memorabili. Anche in questo caso vi consiglio di prenotare il biglietto o eventuale tour.

4. Barrio de San Bartolomè

Il Barrio de San Bartolomè è un incontro tra stile barocco, gotico e rinascimentale. Ed è proprio l’intreccio di stili diversi che determina il fascino di questo quartiere. Un quartiere caratterizzato da stradine strette contornate da vecchie case basse, da piazzette e da un’atmosfera intima e silenziosa, quasi d’altri tempi. Un quartiere solitamente poco frequentato dai turisti e decisamente autentico. Qui si trova la Casa de Pilatos.

5. Casa de Pilatos

La Casa di Pilato (qui il link per prenotare la visita) è un capolavoro dell’arte rinascimentale del XV secolo, voluto da Don Fadrique. Deve il suo nome al fatto che si crede che la sua realizzazione sia ispirata alla casa di Ponzio Pilato a Gerusalemme. Ispirazione a parte, io l’ho trovata incantevole, con le sue statue romane e le pareti decorate in stile mudejar. Particolarmente bello e curato il giardino. Il mio consiglio? Visitate Casa de Pilatos prima del Real Alcazar, in modo che durante il viaggio viviate un crescendo di bellezza. Diversamente, dopo l’ineguagliabile meraviglia dei Palazzi Reali, potreste rimanere delusi. 

6. La Cattedrale di Siviglia

Premessa: è meravigliosa, ma io posso limitarmi al commentare l’esterno. Perché, ahimè, l’abbiamo trovata chiusa. Ad ogni modo, anche ammirata solo dall’esterno, è un vero e proprio capolavoro. Un capolavoro in cui lo stile gotico e quello rinascimentale si uniscono. E così nasce il più imponente monumento del mondo cristiano, dopo la Basilica di San Pietro: la Cattedrale de Santa Maria di Siviglia. 

Per non rischiare di trovarla chiusa (come nel mio caso) vi consiglio di prenotare la visita, in abbinamento alla Giralda, visitabile con il medesimo ticket. 

7. Casa Anselma

Si sa, l’Andalusia è famosa per il flamenco e pullula di locali dove i turisti possono ammirare questa arte che è parte integrante della tradizione locale. Se siete alla ricerca di un locale singolare dove ammirare il flamenco, ecco, io vi consiglio Casa Anselma. Si tratta di una vera e propria casa gestita da Donna Anselma, una signora sulla sessantina che ogni sera apre il suo locale verso mezzanotte. Probabilmente appena metterete piede nel locale vi sembrerà di imbattervi nel meeting di una setta, tant’è la concentrazione degli spettatori frammista al pathos di chi si esibisce. Ma poi vi lascerete prendere anche voi dall’atmosfera. All’interno di Casa Anselma si possono fare ordinazioni di bevande (e alcolici), ovviamente. Ma non è possibile mangiare.

8. Quartiere Triana

Sulla riva occidentale del fiume Guadalquivir trovate il caratteristico quartiere di Triana, in cui convivono la città antica e la città moderna. In passato Triana era un quartiere di marinai, operai, industriali. Noi ci siamo fermate a pranzo sul lungofiume, che si estende dal Puente San Telmo al Puente de Isabel II. Il lungofiume, punteggiato di bar e ristorantini molto easy, con tavolini all’aperto, è il luogo ideale per una lunga passeggiata o semplicemente per rilassarsi mangiando un gelato o gustando delle tapas. A Triana trovate anche un mercato coperto dove è possibile ammirare i resti delle civiltà araba e romana.

9. Andare a tapear

A proposito di tapas. Andare a tapear qui è una vera e propria filosofia, oltre che un modo intelligente per provare più specialità – le tapas, appunto - condividendole con il partner o gli amici.  Vi ho già segnalato alcuni tapas bar da non perdere. Oltre questi, vi segnalo altri ristorantini che ho particolarmente apprezzato: Umami e El Pasaje. Entrambi, rispetto ai tapas bar segnalati nell’articolo, sono più raffinati e propongono tapas più ricercate, presentate con un bell’impiattamento. Io vi consiglio di provare sia i tapas bar più rustici e caratteristici, che quelli più “bon-ton”.

10. Garlochi

Un po’ blasfemo ma senza dubbio unico, Garlochi è un locale davvero particolare dove andare a bere dopo cena. Ricco di riferimenti all’iconografia religiosa, con affissi putti, cuori sacri e croci, a me è piaciuto molto.