Tre giorni a Valencia? Ecco cosa fare!
Vai all'articolo: Tre giorni a Valencia? Ecco cosa fare!Amo condividere con voi le mie esperienze di viaggio, e oggi vi porto alla scoperta di una delle città che mi ha rubato il cuore: Valencia.
E poiché su instagram molti di voi mi hanno chiesto consigli e informazioni, in questo articolo non troverete molti sentimentalismi ma informazioni pratiche. Cosa fare, mangiare e vedere in tre giorni a Valencia.
Questa guida vi aiuterà a pianificare al meglio tre giorni in questa città meravigliosa. E per chi vuole acquistare i biglietti in anticipo ed evitare file, vi segnalo anche le migliori opzioni. Pronti a partire?
Come arrivare a Valencia
Il modo più semplice per raggiungere Valencia dall'Italia è con un volo diretto, spesso operato da Ryanair e altre compagnie low-cost. Dall’aeroporto, il centro città è facilmente raggiungibile con la metro (linee 3 e 5), con un biglietto di circa 5€. In alternativa, potete optare per un taxi o un transfer privato prenotabile su Civitatis.
Giorno 1: Alla Scoperta del Centro Storico
Il centro storico di Valencia è un mix affascinante di architettura, storia e colori vivaci. Ecco le tappe da non perdere:
Plaza de la Virgen e la Cattedrale di Valencia, che custodisce il Santo Graal. Una curiosità? Le donne incinte percorrono nove giri attorno alla cupola per augurarsi un parto sereno!
Plaza de la Reina, il cuore pulsante della città, perfetta per un caffè con vista.
Lonja de la Seda (Patrimonio UNESCO), un capolavoro del gotico valenciano. Prenotate l’ingresso su GetYourGuide per evitare code.
Mercado Central, uno dei mercati coperti più grandi d’Europa, dove vi consiglio di assaggiare il succo d’arancia fresco e i famosi pomodori valenciani.
Plaza Redonda, una piazzetta nascosta tra i vicoli, dove le signore locali si ritrovano per lavorare all’uncinetto.
Mercado de Colón, un ex mercato dallo stile modernista, oggi trasformato in un centro gastronomico trendy. Imperdibile. Qui ho provato l'horchata, la bevanda dolce tradizionale a base di chufa (un tubero coltivato da millenni nella zona), accompagnata da un fartón.
Street Art a Valencia: Il centro storico è un vero museo a cielo aperto. Vi consiglio un tour guidato della street art, disponibile su GetYourGuide, per scoprire le opere più iconiche.
Dove mangiare?
Cena da La Lola, un ristorantino - che è ormai un'istituzione in città - che propone piatti tipici valenciani con un tocco moderno. Una garanzia. Un'alternativa più easy è Colmado La Lola (della stessa proprietà), per gustare tapas tradizionali preparate con ingredienti genuini e a chilometro zero. Oppure, per una cena più sofisticata, il raffinato ristorante Llisa Negra.
Giorno 2: Città delle Arti e delle Scienze e Agua De Valencia
La Città delle Arti e delle Scienze è ormai il simbolo della città. Questo complesso meraviglioso è un must per chi visita Valencia per la prima volta. Costruito sull'antico letto del fiume Turia, è un centro ludico-culturale sorprendente per le sue caratteristiche architettoniche. Al suo interno vi sono diverse strutture:
Oceanografico, il più grande acquario d’Europa. Evitate le code acquistando il biglietto su GetYourGuide!
Hemisfèric, un cinema IMAX dalla forma futuristica.
Museo delle Scienze, perfetto per adulti e bambini. Potete acquistare i biglietti qui.
Palau de les Arts, il teatro dell’opera.
Dove mangiare?
Canalla Bistro, un ristorante casual chic di uno chef stellato valenciano. Ottimo cibo - in particolare le tapas, in cui vengono mescolati i sapori locali a quelli etnici e orientali - e atmosfera accogliente. Mi è rimasto impresso l'arredamento originale. Canella Bistro si trova a Ruzafa, il quartiere trendy della città. Oppure un pranzo a base di pesce nel bellissimo e ottimo ristorante (vincitore di premi di design per gli interni particolarissimi) La Sastreria, nel Cabanyal.
E nel pomeriggio fate aperitivo da Café de Las Horas, il café più bello e iconico di Valencia. Un locale dall'arredamento originale che con i suoi dettagli rievoca il passato ma con un pizzico di attualità. Qui è d'obbligo provare l'Agua de Valencia, una sorta di cocktail a base di cava o champagne con succo di arancia fresco (con le ottime arance valenciane), vodka e gin. Da provare perché è tipicamente valenciano.
Giorno 3: Spiaggia, Escursioni o Museo della Ceramica
Valencia non è solo cultura, ma anche mare e natura. Vi consiglio di noleggiare una bici (ad esempio da Passion Bike) e pedalare lungo il Parco del Turia, il polmone verde della città, fino al lungomare della Malvarrosa. Qui potete rilassarvi in spiaggia o provare una paella autentica in un ristorante locale. Ecco, io penso che potrei vivere a Valencia per due motivi. Lo stile di vita rilassato e il mare. La zona del lungomare (Marina Reale Juan Carlos 1) è stata rivalutata in seguito all'America's Cup del 2007 e oggi è perfetta per godersi il sole e rilassarsi in spiaggia.
E poi godetevi un pranzo vista mare al Panorama, perfetto per una pausa con piatti di pesce fresco. Oppure a Casa Carmela (super consigliato, ma bisogna assolutamente prenotare in anticipo qui), dove ho gustato una paella tradizionale valenciana clamorosa. In questo ristorante - che vanta cento anni di storia - la paella viene ancora preparata con legno di arancio, come da tradizione. Il risultato è una paella davvero saporita e piacevolmente affumicata. Da non perdere anche le crocchette di jamon iberico.
Nel pomeriggio, vi suggerisco di visitare il Museo Nazionale della Ceramica, ospitato in un palazzo barocco spettacolare.
Per una mezza giornata autentica fuori città vi consiglio di valutare la Barraca de Toni Montoliu. Questo posto (di cui vi ho parlato meglio qui) propone l'esperienza ideale per scoprire cosa c'è nei dintorni di Valencia, nella periferia più prossima alla città, per passare alcune ore nella huerta valenciana e assistere alla preparazione della vera paella (che nasce proprio qui a Valencia). In compagnia di Toni Montoliu, un uomo carismatico ed espansivo, si raccolgono le verdure che poi verranno utilizzate per la preparazione della paella, si passeggia nell'orto e si fa un giro sul carro per arrivare ad una barraca locale, una tipica abitazione della zona. Un'esperienza che consiglio vivamente a tutti perché rimane nel cuore e mette in pace col mondo. Si può arrivare da Toni Montoliu con la metro oppure con il taxi (in circa 15 minuti); il costo dell'esperienza comprensiva di un abbondante pranzo si aggira intorno ai 40 euro a persona.
Per altri consigli gastronomici date un'occhiata a questo reel:
Dove Dormire a Valencia?
Ecco alcune opzioni per ogni budget:
Luxury: Caro Hotel, un boutique hotel elegante con resti archeologici al suo interno.
Fascia media:SH Inglés Boutique Hotel, in posizione centralissima e con una vista spettacolare sulla città.
Fascia media: SH Colón, ottima posizione e una ricca colazione.
Tre giorni a Valencia bastano per innamorarsene, ma sono sicura che vorrete tornare. Se avete domande o volete altri consigli, lasciate un commento o seguitemi su Instagram per scoprire altri itinerari di viaggio!
Un ringraziamento speciale va a Leticia dell'Ente del Turismo di Valencia per avermi accompagnato in ben due viaggi a Valencia e per avermi fatto amare la sua città trasmettendomi la passione e l'entusiasmo che solo un vero valenciano può emanare.
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