New York è una di quelle città di cui non ci si stanca mai. 

Per quanto mi riguarda, ci sono stata tante volte e ci tornerei all’infinito, perché ogni volta è una nuova scoperta.

New York è una città per tutti i gusti e tutte le tasche.

Oltre ai classici come Times Square, Central Park, l’Empire State Building e le attrazioni più rinomate, assolutamente da non perdere la prima volta in visita a New York (e per cui vi rimando a un dettagliato post del magazine di Expedia sulle 20 cose da fare nella Grande Mela), ci sono migliaia di altre chicche.

Una tra queste? Gli speakeasy.

Ho conosciuto il mondo degli speakeasy grazie al mio ragazzo, grande appassionato dei locali più particolari e di nicchia.

Gli speakeasy, infatti, sono locali che nascono per essere esclusivi, segreti.

Potremmo definirli bar dal gusto retrò e offrono un'esperienza che ricorda i tempi del Proibizionismo (alcuni speakeasy a New York risalgono proprio a quell’epoca).

La caratteristica che li accomuna è data dal fatto che, per accedervi, bisogna scoprire l'ingresso nascosto o conoscere la parola d'ordine (o conoscere qualcuno che vi metta in lista).

E dato che dopo le mie stories su instagram molte persone mi hanno chiesto un articolo dedicato, ecco gli speakeasy che preferisco a New York. Tutti testati personalmente.

  • BATHTUB GIN. Caratterizzato da un’atmosfera molto raffinata e da una vasca color oro rosa al centro del locale, questo speakesy si trova a Chelsea ed è uno dei miei preferiti. Si discosta un po’ dai classici speakeasy in quanto qui è possibile gustare una vera e propria cena (di solito in questi locali è possibile al massimo sgranocchiare qualcosa, ma nulla di sostanzioso). E infatti qui ho mangiato un ottimo hamburger, diverso dai soliti hamburger americani perché preparato con ingredienti particolari. 
  • GARRETT. Immaginereste mai che uno speakeasy possa trovarsi al piano superiore di un noto fast food? Proprio così. Per accedere a Garrett bisogna entrare da Five Guys (nel West Village) e chiedere dello spaeakeasy. Un dipendente del fast food probabilmente vi farà strada verso una scala ben nascosta che conduce al piano superiore. Il posto è così piccolo che molto probabilmente dovrete sorseggiare il vostro cocktail in piedi. Ma l’esperienza è così singolare che ne vale la pena! 
  • LA ESQUINA. Il più fotogenico e cool è sicuramente La Esquina, a SoHo. Dall'esterno vi sembrerà un fast food messicano dal nome The Corner (nella foto in copertina). In realtà il piano inferiore ha uno stile completamente diverso, molto più sofisticato. La cosa curiosa è che qui, per accedervi, bisogna passare dalla cucina (sempre accompagnati dal personale). Arriverete in una sala più ampia con il bancone (dove molti ospiti si fermano per ballare) e poi vi faranno accomodare in una sala più piccola dalle luci soffuse e dalle maioliche bianche e azzurre. A me piace molto, anche se non è proprio economico (in due abbiamo speso 100 dollari per qualche tacos, qualche tostadas e 2 gin tonic). Visto il successo, negli ultimi tempi La Esquina sta aprendo altri punti, ma io preferisco sempre la sede "storica" a SoHo.

  •  PLEASE DON'T TELL ME. Dall’esterno sembra un baretto stile fast food con dei videogiochi anni 80. Solo dopo essere entrati ci si accorge di una porta sulla sinistra con un telefono rosso. Ed è quel telefono la "chiave di accesso" di questo speakesy, tra i più conosciuti di New York. La sala “segreta” all'interno è piccola e dalle luci soffuse, perfetta per degustare un ottimo cocktail a base di uno dei gin a disposizione. 
  • BACK ROOM. Non proprio facile da trovare, se non fosse per il discreto via vai di gente all’ingresso. Ho apprezzato la musica seria (quando ci sono stata io c’erano i The Cure) e gli ottimi cocktail serviti nelle tazze. 
  • APOTHEKE. Si trova a Chinatown ed è tra i più affascinanti di New York. Dall’esterno sembra un negozio per chimici, ma all’interno è splendido, uno dei più interessanti per me. Una bella atmosfera, resa ancora più piacevole dalla musica live. 
  • EMPLOYEES ONLY. Ci sono stata la notte di Capodanno, nel delirio più totale, con ballerine anni ’20 che sgambettavano sul bancone. Solitamente credo proprio che sia molto più tranquillo. La caratteristica più curiosa? All’ingresso c’è una cartomante che legge il futuro. E – purtroppo – non ha voluto che le scattassimo una foto per testimoniarlo. Dovrete fidarvi… o magari andarci di persona. 

  • TANNER SMITH'S. L'ultimo speakeasy che ho testato, la notte del 31 dicembre (agli albori del 2020). Centralissimo, a pochi minuti a piedi da Times Square, è un locale dall'atmosfera vintage, coi divanetti in pelle verde e la main bar area ispirata alle drinking house della New York degli anni '20. Il locale, infatti, col suo nome rende omaggio proprio a un uomo dell'epoca - Tanner Smith, appunto, una sorta di Robin Hood degli anni '20. Durante gli anni del proibizionismo quest'uomo diventò celebre per le sue attività illecite, tra cui l'assicurare ai newyorchesi di non rimanere mai "con la gola secca". A nostro avviso i drink qui sono ottimi, così come il finger food di accompagnamento. Consigliato.

Spero di avervi incuriosito con questa lista. Non so voi, ma io non vedo l’ora di tornare a New York per scovarne altri!

N.B. Vi consiglio vivamente di prenotare, qualunque speakeasy scegliate. Solitamente è molto difficile trovare posto (e a volte senza prenotazione non è possibile neppure accedervi).

Inoltre, dato che in questi locali si consumano alcolici, non è possibile accedervi sotto i 21 anni di età. All'ingresso molto probabilmente vi chiederanno un documento di identità.