48 ore a Torino: full immersion nella bellezza
Vai all'articolo: 48 ore a Torino: full immersion nella bellezzaTorino è una di quelle città di cui non puoi essere mai sazio, che non finisci mai di scoprire.
È una signora che ti conquista con la sua innata eleganza, con la sua anima barocca e razionalista, e al tempo stesso con quella dannata capacità di stupirti sempre. In giro, nei musei, a tavola, nei mercati, nelle piccole botteghe, ovunque.
In questo articolo vi parlo di alcune esperienze da vivere in 48 ore, così come ho fatto io. Ovviamente l'ideale sarebbe ritagliarsi un po' più di tempo per esplorare la miriade di bellezze che la città ha da offrire. Ma se avete a disposizione solo un paio di giorni - magari un weekend - ecco, vi basteranno per godere di un incredibile assaggio di Torino. E poi ovviamente vi terrà legati a lei così potentemente che, ecco, sentirete subito l'esigenza impellente di tornare. E la sottoscritta, che sta già pianificando il prossimo itinerario, ne sa qualcosa.
E adesso prendete carta e penna - vanno bene anche le note del telefono - e appuntatevi qualche posticino e qualche indirizzo imperdibile in città. Si parte.
La Mole Antonelliana
Non possiamo che partire da lei. Il simbolo di Torino per eccellenza, che svetta da ogni dove e rassicura, come se vegliasse sulla città. Salite su in cima per ammirare la bella Torino dall’alto di questa icona e, mentre siete in ascensore, guardatevi attorno. L'atmosfera all'interno della Mole è davvero speciale, di un'eleganza disarmante. E fermatevi poi per una visita al Museo Nazionale del Cinema al suo interno. Un vero e proprio tesoro per cui dobbiamo ringraziare Madria Adriana Polo, che collezionava tutto. Senza di lei questo museo non sarebbe esistito.
Perdersi per la città, tra i cortili all'interno dei palazzi storici
I palazzi storici di Torino, apparentemente uguali (per le ragioni politiche di un tempo) in realtà racchiudono un mondo. Provate ad affacciarvi all'interno dei cortili e scoprirete che ogni palazzo ha carattere, ha una sua anima.
I piemontesi dicono "Esageruma nen" ovvero "Non si esagera. E all'esterno non si mostra niente".
Un mantra di vita che fa capire molto di questa città e del suo spirito, che forse è anche il motivo della sua innata eleganza. E così facendo, zitte zitte, senza esagerare, le residenze storiche di Torino sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
E poi le insegne storiche, che danno ancora più forza e carattere a questa città che trasuda storia e bellezza ad ogni angolo. Mi fanno andare fuori di testa.
In questa città vi è una tale energia che qui, proprio qui, sono state partorite alcune delle più rivoluzionarie invenzioni di tutti i tempi. E in questo articolo ne scopriremo alcune.
Avete presente il gelato con lo stecco? Ecco, è nato a Torino, da Pepino, nella foto in basso.
I Musei Reali
Maestosi, incredibili, ricchi di arte e di storia, mi hanno lasciato senza parole. Ritagliatevi mezza giornata per visitare questi musei, per passeggiare nei giardini e - in particolare - per ammirare estasiati ogni dettaglio dell'Armeria Reale, forse l'area più spettacolare dell'intero museo col suo tripudio di oro.
Se possibile, spingetevi fin su in terrazza, da dove potrete ammirare la città dall'alto, godendo di una splendida visuale. Non è sempre accessibile, quindi consultate il sito dei Musei Reali per verificarne la possibilità.
Il Museo Lavazza
Non è un comune museo, ma una vera e propria esperienza. Il Museo Lavazza è un viaggio nel mondo de caffè, attraverso la storia della famiglia Lavazza che, dopo l'intuizione di Luigi Lavazza, ha rivoluzionato questo mondo e ancora oggi è motivo di grande orgoglio a Torino. Se amate il caffè non potete perdervelo. Io l'ho trovato appassionante ed emozionante, oltre che fortemente interattivo tappa dopo tappa, fino ad arrivare al momento di massimo coinvolgimento: la degustazione. E non pensate che si tratti di una "normale" degustazione di caffè. Provare per credere.
I vivaci e bellissimi mercati di Torino
Sono una grande amante dei mercati. I mercati belli, caratteristici, fortemente rappresentativi del luogo in cui prendono vita. E a Torino ho trovato dei mercati meravigliosi che rispettano in pieno questi criteri. Quindi no, non potete proprio perderveli. Dalla vivacità e dal chiacchiericcio ficcante del Mercato di Porta Palazzo spingetevi fino al Mercato dei Contadini, più bon ton e tranquillo, una vera chicca. Qui potrete acquistare verdure, fiori, formaggi, uova e altri prodotti locali accuratamente selezionati.
E per finire visitate il Mercato Centrale, più attuale e meno caratteristico ma sempre legato al territorio. Qui potrete tranquillamente anche pranzare o cenare.
La tradizione torinese a tavola: dove mangiare e dove bere
Non si può parlare di una destinazione (soprattutto se italiana) senza menzionare la sua cucina tradizionale. Io, almeno, memore dei plin, dei tajarin e di tutti i piatti tradizionali che ho gustato (e adorato), non potrei non parlarvene. Perché non si può scoprire Torino senza gustare la sua cucina. Proprio no.
Per i plin vi consiglio di andare al ristorante Angolo 16, carinissimo e con una vasta scelta tra piatti tradizionali e non. Ma li troverete in tantissimi ristoranti, ovunque viene proposta la cucina tradizionale torinese.
E se vi state chiedendo perché si chiamano plin, ecco, il nome viene dal pizzico dato alla pasta per sigillare il ripieno. Si tratta fondamentalmente di piccoli ravioli. Buonissimi.
Il Caffè Elena
Tappa obbligatoria qui. Il Caffè Elena è il caffè storico torinese dove è nata la formula definitiva del Vermuth. Se vi fermate qui oltre al Vermuth ordinate il vitello tonnato. È divino.
Vale la pena passare dal Caffè Elena anche perché è un pezzo di storia torinese. Infatti, con i suoi oltre 70 anni di vita, è uno dei 10 caffè storici certificati a Torino. Originariamente - pensate - era uno spaccio di liquori e poi si è trasformato in un caffè. Mantiene ancora l'insegna e l'arredo originale, e lo trovo fantastico. Entrate nel caffè e vi sembrerà di fare un vero e proprio tuffo nel passato. Con le sedie in legno con gli schianali in pelle imbottiti, i lampadari scintillanti, il soffitto bordeaux.
Si trova in Piazza Vittorio Veneto, una delle piazze più grandi d'Europa.
L'artigianalità torinese: i Maestri del Gusto
Se amate l'artigianalità e vi piace scoprire le piccole realtà locali, vi invito ad affidarvi a Maestri del Gusto, un progetto della Camera di Commercio di Torino in collaborazione con Slow Food. La mission della Camera di Commercio è quella di cercare e raggruppare tutte quelle piccole realtà torinesi che uniscono tradizione e innovazione. Per rientrare tra i Maestri del Gusto, ogni piccola attività deve rispettare dei parametri ben precisi.
Maestri del Gusto è un progetto molto bello che dà spazio all'artigianalità e ai piccoli laboratori, mettendo in luce i loro prodotti e il relativo e prezioso valore.
Io ho avuto la possibilità di testare il gelato artigianale di una di queste piccole e lodevoli realtà - Vanilla Creams & Fruits - e il cioccolato di Ballesio, un'altra eccellenza che rientra nel progetto.
Esperienze gastronomiche vegetali e vegane
Se amate sperimentare (o se siete vegetariani o vegani), siete nel posto giusto: qui vi parlo anche delle esperienze di cucina vegetale, crudista e vegana. E vedrete, a Torino ci sono ristoranti che vi offriranno delle esperienze davvero superlative. Dei viaggi nel gusto.
Innanzitutto Antonio Chiodi Latini, che con la sua cucina vegetale integrale - sintesi di anni di ricerca e sperimentazione - ci ha letteralmente lasciato senza parole. Accomodatevi senza aspettative... e sarà lo chef a stravolgere le vostre convinzioni.
E poi la cucina di Eduardo Ferrante (nel suo ristorante Orto Già Salsamentario), crudista e vegana ma al tempo stesso saporita e stupefacente. E vi dico che pur non essendo vegana nè vegetariana, ho assaporato tutto con estremo piacere, al punto tale da voler quasi il bis.
È questo che mi affascina della cucina di questi chef: avermi regalato un'esperienza che ho il piacere di rivivere immaginandomi a tavola e scrivendo qui, per voi.
Per maggiori informazioni su Torino consultate il sito ufficiale di Turismo Torino e Provincia.
Articolo realizzato in collaborazione con Turismo Torino e Camera di Commercio di Torino
Commenti