Amo follemente la Campania. È una delle mie regioni preferite, uno dei luoghi che mi fanno sentire davvero a casa, e non ne ho mai fatto segreto. 

In questo articolo vi parlo di un meraviglioso tour in Campania - che vi consiglio vivamente di replicare - tra Napoli, Ravello e dintorni. Si parte dall'anima verace e calorosa di Napoli, con tappa ai Campi Flegrei per poi finire il tour nell'iconica Costiera Amalfitana concentrandoci su quella che io definisco una bomboniera: Ravello. 

Idealmente basterebbero 3 giorni per questo tour, ma io vi consiglio di ritagliarvene anche 4 o 5, se possibile. Per godervi ogni istante e magari integrare anche altre visite ed esperienze.

Perché viaggiare con MoveU?

Il modo più semplice per spostarsi da una zona all'altra della Campania è senza dubbio l'auto. Regala una maggiore libertà negli spostamenti e vi consente di raggiungere qualsiasi destinazione. 

Tuttavia, considerando la difficoltà negli spostamenti all'interno di Napoli e le strade tortuose della Costiera, l'ideale sarebbe affidarsi a un driver esperto e ad un servizio che vi consenta di godervi il viaggio in toto, senza pensieri o preoccupazioni. Ecco perché vi consiglio di affidarvi a MoveU, proprio come ho fatto io.  

Vi ho già parlato più volte di questo innovativo servizio di NCC nato nel 2020. Un servizio a cui mi sono subito legata innanzitutto per questioni di affidabilità e di sicurezza, ma anche per la professionalità e l'empatia dei driver. Inizialmente MoveU operava solo in Puglia e Basilicata, mentre oggi copre tutto il Sud Italia. E diventa quindi il modo più comodo e semplice per spostarsi da una regione all'altra, ma anche da un aeroporto a un altro. O dal vostro hotel al ristorante. Insomma, il modo più semplice per andare ovunque vogliate, senza dovervi preoccupare di nulla. 

Un giorno e mezzo a Napoli

Il nostro tour non può che partire da Napoli. La meravigliosa Napoli, città unica al mondo.

Troppe volte bistrattata, temuta o evitata, eppure per me è una delle città più belle che esistano. Ne sono profondamente innamorata. 

La mia storia d'amore con lei è iniziata qualche anno fa quando, grazie a un progetto di lavoro legato ad alcuni siti UNESCO della Campania, per la prima volta ho avuto modo di scoprirla guidata da persone del posto. E così Napoli mi ha mostrato la sua vera essenza, mi ha aperto il suo cuore. E io l'ho aperto a lei. 

Negli anni quell'infatuazione iniziale si è trasformata in un sentimento consolidato, in particolare da quando ho conosciuto Gaetano e la storia del Rione Sanità. E anche per questo tour ho scelto proprio il Rione Sanità come fulcro e base della nostra esperienza. 

Un giorno e mezzo a Napoli ovviamente non basta (non basterebbe una vita) per scoprirla interamente, ma se ben organizzato e se in compagnia di una guida valida, può insegnarvi e darvi tantissimo.

Napoli e il Rione Sanità

Io lo considero un po' l'anima di Napoli. 

Sono 5 anni che vengo alla Sanità ed è sempre bello constatare come le persone qui siano sempre calorose, autentiche, schiette, vere. E ogni volta trovo il quartiere migliorato, più curato, con un sempre maggior interesse nel tutelarne le tradizioni e le eccellenze culturali, artistiche e gastronomiche. 

Un giro del quartiere merita tanto, sia di giorno che di sera, quando le lucine di Napul’è si illuminano. E parte la magia, con tanto di clacson e motorini che - devo dire la verità - qui rendono il tutto ancora più vero e affascinante. 

Qui di seguito farò un piccolo resoconto delle attività imperdibili nel Rione, ma se siete fortemente interessati a questa zona vi invito a leggere un articolo più dettagliato che ho scritto qualche tempo fa, dove ho inserito tutte le attività imperdibili - anche parlando di cibo.
 

Le Catacombe di San Gaudioso - nel Rione Sanità

Rappresentano un'eredità incredibile del '600. Vi sbalordiranno, come hanno fatto con me nonostante questa fosse la terza visita. 

Per visitarle, rivolgetevi a Catacombe di Napoli e prenotate il vostro tour. Il mio consiglio è di prenotare il tour completo, quello del Miglio Sacro, che attraversa tutto il Rione Sanità e dura mezza giornata. Ne vale assolutamente la pena - e vi permetterà anche di scoprire una grande novità della Sanità: il Figlio Velato, custodito nella Basilica di San Severo.

Il Figlio Velato, nella Basilica di San Severo, Rione Sanità

Si tratta dell’incredibile opera di Jago. Un giovane artista che finalmente ho avuto l’onore di conoscere e persino di vedere all’opera nel suo “regno di luce”. Emozione indescrivibile. 

Descrivere le fattezze di quest'opera sarebbe riduttivo. Dovete vederla con i vostri occhi. È impressionante.

Dove mangiare (benissimo) al Rione Sanità a Napoli


La pizza fritta di Isabella De Cham




La montanarina di Isabella De Cham



Isabella è la regina della pizza fritta che, col suo staff quasi interamente al femminile, ha nobilitato questa antica arte facendo tanta ricerca e utilizzando ingredienti di alta qualità. E vi assicuro che la sua frittura è così leggera che vi farà sentire meno in colpa del previsto. Imperdibile. 

Pizza da Concettina ai 3 Santi, Rione Sanità

Nel cuore del Rione Sanità, una tradizione lunga decenni e in continua innovazione. LA signora pizza, da non perdere. Io ho scelto la Margheritissima, altamente consigliata (come tutte le altre pizze, ovviamente). 

Dove dormire al Rione Sanità: la Casa del Monacone

Per vivere l'essenza del Rione Sanità, dovete dormirci. E il mio consiglio come sempre è di soggiornare a Casa del Monacone, un B&B ubicato in un palazzo storico e gestito con passione e amore. 

Vi sentirete a casa, ancor più al mattino, quando verrete accolti da una caffettiera fumante e un bel vassoio di pastiere e sfogliatelle. 

I Campi Flegrei e Piscina Mirabilis

È stata la mia prima volta qui e spero già di tornarci per approfondirne la scoperta.

Si trova a Bacoli, a circa 40 minuti di auto da Napoli ed è la cisterna più grande al mondo che sia mai stata costruita nell’antichità. Si dice che contenesse circa 12 milioni di litri d'acqua. Impressionante, come il paesaggio circostante.

Già che ci siete, vi consiglio di farvi una passeggiata a piedi fino all'insenatura dello Schiacchetiello, un'oasi naturale dove magari ci scappa anche un tuffo e una nuotata.

La Costiera Amalfitana e Ravello

E per finire il nostro tour, approdiamo in Costiera Amalfitana. Un'icona, un sogno. 

Sulla carta bastano pochi chilometri da Napoli per raggiungere Ravello, ma quando ci si inerpica destreggiandosi tra curve e strapiombi, la situazione sembra essere completamente diversa. Ma ne vale la pena. I panorami della Costiera regalano tanta meraviglia, rasserenano l'anima.

Lo scorso anno mi ero innamorata di Ravello e così stavolta abbiamo deciso di fare tappa qui e soggiornare in questa località della Costiera estremamente pittoresca - si dice che Ravello un tempo fosse frequentata e amatissima dagli artisti - e forse anche meno battuta. 

Dove dormire a Ravello: Belmond Hotel Caruso

Come anticipato, lo scorso anno mi ero ripromessa che la prossima volta in Costiera Amalfitana avrei soggiornato qui.
Et voilà, ho colto l'occasione per immergermi nell’oasi di Belmond Hotel Caruso, storico e incantevole hotel nel cuore di Ravello.

Ho avuto il grande piacere di soggiornarvi proprio la prima notte, nel giorno dell’inaugurazione della nuova stagione. Ed è stato emozionante vedere la luce negli occhi del personale, il desiderio di accogliere i nuovi ospiti con il calore e l’ospitalità tipici del nostro Sud e della zona. 

l calore umano che ci contraddistingue.

Rendendo assolutamente perfetto il soggiorno in questo angolo di paradiso.

Ecco qualche highlight del soggiorno, così che possiate prendere nota per un’occasione speciale.

L’Arcade Bar, dove con mia sorella Fabiana ci siam godute un super aperitivo con vista, allietato dalle dolci note del pianoforte che risuonavano leggiadre nell'aria, quasi a voler incorniciare quel momento magico. Mentre nei giardini al di sotto prendeva forma una romanticissima proposta di matrimonio.

Poi l’iconica piscina, da dove ammirare il panorama placido e incredibile.

E i curatissimi giardini del Belmond Hotel Caruso che si raggiungono dall’arco vista mare. 

E per finire, la cena all’aperto, a cura dello chef Mimmo Di Raffaele e a base di prodotti a chilometro zero, al Ristorante Belvedere. Con tanto di luna piena. Un sogno. 

Articolo realizzato in collaborazione con MoveU