Il gelato d'oro e la vera tradizione artigianale: una tappa da non perdere a Ruvo di Puglia
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Qualche giorno fa ho vissuto un'esperienza celestiale, che mi ha fatto scoprire (o meglio, riscoprire) un mondo che purtroppo tende sempre più a scomparire: il mondo dell'autentico gelato artigianale.
Tutto questo è accaduto ad appena mezz'ora da casa, nel cuore di Ruvo di Puglia, nella gelateria Mokambo. Si tratta di un piccolo regno del gelato artigianale, una vera e propria boutique che, già all'ingresso, sprigiona il profumo del cacao, della vaniglia e di tutta una serie di sentori che rievocano tempi lontani. Quando le cose erano semplici e genuine.
Mokambo: la boutique del gelato artigianale nel cuore di Ruvo di Puglia
E infatti semplicità e genuinità sono le parole chiave da cui tutto è partito. Insieme al coraggio, all'autenticità e alla tradizione (ma di questo ne parleremo tra poco).
La semplicità si ritrova all'ingresso, che mi ha subito colpito per le tante varietà di pregiate fave di cacao in bella vista, provenienti da vari Paesi. Non ho potuto non soffermarmi sulle fave di cacao del Perù, che mi hanno immediatamente trasportato in quella terra meravigliosa, uno dei viaggi più belli per me, che resta indelebile anche per gli incontri fatti. Uno di questi è l'incontro con Americo, un piccolo produttore di cacao che mi ha fatto entrare nel suo mondo, facendomi scoprire l'incredibile bontà del cioccolato peruviano.
Immaginate l'emozione nel ritrovare un autentico pezzetto di quel viaggio - da respirare e da assaggiare - nel cuore di Ruvo di Puglia.
Mokambo: una storia di tradizione, coraggio e autenticità
Mokambo non è "solo" una storia che parla di gelato artigianale. È anche una storia di coraggio e imprenditoria giovanile. È una di quelle storie che io inserirei nel mio progetto Resto in Puglia.
Vincenzo e Giuliana Paparella, i due giovani fratelli a capo di Mokambo, hanno osato accantonando i loro iniziali progetti di vita e carriera per dedicarsi completamente - anima e cuore - alla gelateria. Perché? Per evitare che qualcosa di così importante andasse perso. Per permettere agli altri di assaporare il vero gelato artigianale, quello che oggi - ahimè - si fa fatica a trovare nelle gelaterie.
Ma facciamo un passo indietro.
Teletrasportiamoci nella Napoli del 1840. Luigi Marseglia (l’uomo nella foto qui in basso, ruvese d’adozione e zio del nonno di Vincenzo e Giuliana) era lo chef di pasticceria dello storico caffè Gambrinus di Napoli. E proprio lì egli apprese l’arte del gelato artigianale e le ricette dei dolci che all'epoca erano richieste nelle corti più importanti d’Europa. Una tra tutte: la ricetta della Crema del Re, una crema profumata di vaniglia e spezie pregiate, che fece innamorare il Re Ferdinando II di Borbone.
Quando Luigi si trasferì a Ruvo, per seguire il cuore e sposare una ruvese, decise di aprire il suo personale cafè chiamandolo - pensate un po' - il Caffè Gambrinus di Ruvo di Puglia. In onore al posto in cui era cresciuto e aveva appreso l'arte del gelato. Un'arte che, nel corso dei decenni, ha rischiato di andare perduta (se volete approfondire vi invito a leggere la storia completa, interessantissima) e che, grazie a Vincenzo e Giuliana, da qualche anno è tornata a vivere e ad essere tutelata.
Complici i messaggi nostalgici dei ruvesi che ricordavano lo storico gelato alla nocciola del Mokambo, insieme al cioccolato e, in generale, al gelato artigianale del nonno, Vincenzo e Giuliana hanno deciso di rimboccarsi le maniche e ripartire. Un nuovo inizio che, però, prende forma da ricette autentiche e antichissime: quelle di Luigi Marseglia, risalenti al 1840. Delle ricette che Mokambo Gelateria si impegna a rispettare fedelmente, portando sul mercato un autentico gelato artigianale, privo di additivi, emulsionanti, preparati industriali o prodotti surgelati. Un vero gelato d'altri tempi. Un gelato che, in un'epoca in cui si cerca di ottenere il massimo profitto col minimo sforzo, non si trovava più da nessuna parte.
E posso assicurarvi che è davvero così. Io stessa ho visto con i miei occhi con quanta passione e dedizione - e con quanta fatica - Giuliana si impegna nella produzione artigianale del gelato, utilizzando solo ingredienti naturali, lavorati a mano e certificati.
Mokambo: 8 gusti di Gelato Artigianale, a Ruvo di Puglia
Per mantenere la qualità altissima Mokambo propone "solo" otto gusti di gelato artigianale. Ho inserito solo tra le virgolette perché ognuno di questi otto gusti è un' orgia di sapori. E già tra questi 8 gusti - credetemi - è stato difficissimo scegliere quale portare a casa in vaschetta.
La preparazione del gelato è molto semplice, almeno a parole, nell'esplicazione degli ingredienti.
Per fare il gelato partiamo dal latte appena munto proveniente dai pascoli dell’Alta Murgia, dalle uova freschissime di galline allevate all’aperto e da zucchero finissimo. Completa l’opera un bouquet di spezie e aromi. Fine. - ecco cosa mi hanno detto i fratelli Paparella.
Devo ammettere che, però, quando ho iniziato la degustazione ho dovuto completamente ricredermi riguardo il concetto di semplicità. Siamo partiti dal pistacchio (pistacchio di Bronte DOP), passando per il cioccolato (realizzato con cacao monorigine del Perù), fino alla Crema del Re (divina, realizzata seguendo l'antica ricetta del 1840) e al gelato allo zafferano. E con quest'ultimo gusto, ecco, ho dovuto completamente rivedere la mia idea di semplicità. Benché venga preparato utilizzando pochissimi ingredienti, è un gelato estremamente ricco, particolare, coinvolgente. Mi ha fatto completamente perdere la testa e credo che - di diritto - si sia meritato il primo posto nella mia personalissima classifica dei gelati. E questo è merito della lavorazione artigianale - senza dubbio - ma anche della scelta dello zafferano, proveniente dal nord-est dell'Iran, dalla zona di Mashad. Si tratta di uno zafferano pregiatissimo, sia per la lavorazione (viene raccolto all'alba in un'ora e mezza), che per il gusto. molto diverso da quello reperibile altrove.
Il famoso Gelato d'oro di Mokambo: lo Scettro del Re
E dopo la degustazione, è arrivato per me il gran finale: lo Scettro del Re, il famoso Gelato d'Oro di Mokambo.
Si tratta di un gelato esclusivo, unico al mondo, realizzato con zafferano iraniano in pistilli, pasta pistacchio, un po' di panna artigianale e ricoperto da una foglia d'oro 24k edibile. Un gelato importante che, già nel vederlo preparare, regala un'emozione. Un'emozione che si amplifica all'infinito mentre lo si gusta, mentre lo si assapora pian piano. Non credo di aver mai mangiato un gelato più buono in tutta la mia vita. Anzi no, ne sono certa.
E aggiungo che vale la pena spingersi a Ruvo di Puglia anche solo per gustare il famoso Gelato d'Oro di Mokambo (e anche perché Ruvo è molto carina e merita una visita, includendo anche lo splendido Museo Jatta, diciamolo).
Vi ricordo solo che lo Scettro del Re va richiesto su prenotazione, almeno 3 giorni.
Memorabile. Ecco come definisco l'esperienza da Mokambo Gelateria. Memorabile.
E vi spiego perché. È un posto che mi ha donato due ore di pura evasione e coinvolgimento, partendo dal racconto della storia e della tradizione di famiglia fino ad arrivare al percorso sensoriale con la degustazione. Vorrei dirvi di più, trasferirvi di più, ma è un'esperienza che bisogna vivere in prima persona. E vi consiglio di farlo, almeno una volta nella vita.
Il prezzo dello Scetto del Re - e del gelato di Mokambo
Il costo del gelato - e in particolar modo dello Scettro del Re - è sicuramente importante e più elevato rispetto a quello di tante altre gelaterie, ma questo mi sembra più che ovvio. La qualità delle materie prime selezionate per il gelato è altissima e ha un costo di partenza già molto alto. Va da sé che il prezzo di una vaschetta di gelato non può essere lo stesso del gelato acquistato al supermercato o in una gelateria che non ha lo stesso modus operandi né la stessa attenzione alla qualità.
Ecco perché mi piace associare il gelato di Giuliana e Vincenzo a una vera e propria esperienza sensoriale. Un piacere per l'olfatto e, ancor di più, per le papille gustative. Un posto dove poter coccolare l'anima o, magari, dove poter stupire qualcuno. E vi assicuro che lo stupore, qui, è assicurato.
Penso che noi tutti dovremmo essere grati a coloro che, come Vincenzo e Giuliana, si impegnano a portare avanti la tradizione. A coloro che, come Vincenzo e Giuliana, ci mettono il cuore, custodendo un'antica ricetta (tramandata per 4 generazioni) e mettendola a nostra disposizione con la preparazione di qualcosa di semplice e al tempo stesso unico. Affinché la genuinità non vada perduta e affinché noi tutti possiamo continuare ad assaporare il vero gelato.
Oggi non è semplice riuscire a gustare qualcosa di realmente genuino, ma iniziare ad acquisire una consapevolezza è già qualcosa. E questo è uno degli obiettivi di Mokambo: far sì che i consumatori diventino più consapevoli, che siano capaci di riconoscere il valore e la qualità della materia prima e dell'artigianalità.
Dove si trova Mokambo - e dove riscoprire la tradizione del gelato artigianale? A Ruvo di Puglia
Mokambo Gelateria si trova a Ruvo di Puglia, in Via Nello Roselli, 29.
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