I miei genitori, ormai parecchi decenni fa, scelsero la Sardegna come destinazione del loro viaggio di nozze. E l’hanno amata tantissimo, trasferendomi questo grande amore quasi per osmosi, attraverso vecchie foto, souvenir e racconti.

Va da sé che la prima volta che ho messo piede in Sardegna mi è sembrato di essermi ricongiunta con un pezzetto della mia vita, con quel tassello mancante che sarebbe andato a completare il mio puzzle. Un puzzle di bellezza ed emozioni, che la Sardegna inevitabilmente riesce a trasmettere. Se siete già stati in Sardegna, sapete bene di cosa parlo. E se non ci siete ancora stati, beh, allora vi chiedo… che aspettate?

Ecco qui 10 buoni motivi per partire alla scoperta della Sardegna – appena possibile, ovviamente.

1. La natura selvaggia

Partiamo subito da lei, la natura. In Sardegna la natura è selvaggia e autentica e questo aspetto la rende il luogo ideale per chi ama le esperienze outdoor, gli sport o semplicemente respirare aria pura in viaggio o in vacanza.

2. I trekking

Considerata la presenza importante della natura, la Sardegna è anche la meta ideale per gli appassionati di trekking. Vi sono alcuni percorsi famosi in tutto il mondo proprio per la peculiare conformazione del territorio, incastonato tra mare e montagna. Io ho fatto questa esperienza percorrendo la gola di Gorropu, un profondo canyon situato nel Supramonte, al confine tra i comuni di Orgosolo e Urzulei. Nato dall’erosione del Rio Flumineddu, è il canyon più grande d’Europa e, con i suoi 500 metri di altezza, è ideale per gli appassionati di trekking.

3. La tradizione tessile

La tradizione tessile in Sardegna vanta origini antichissime. Le fonti storiche documentano, dall'età romana in poi, l'esistenza di una notevole attività tessile diffusa su tutto il territorio e, in particolare, a livello familiare. Oggi è possibile visitare alcune cooperative tessili che continuano a portare avanti questa nobile tradizione, tramandando le antiche tecniche di lavorazione con il telaio a mano. Sono il posto perfetto per scegliere un regalo o un ricordo per se stessi, per ricordare per sempre l’isola anche a casa (come ho fatto anche io).

4. La cucina

Non è un mistero che la cucina sarda sia divina. In ogni zona dell’isola è possibile provare le specialità locali e magari cimentarsi nella loro preparazione durante una cooking lesson. Io mi sono divertita a preparare i culurgiones, una sorta di ravioli a forma di spiga caratterizzati da un ripieno composto da patate, formaggio e menta. Uno dei miei piatti preferiti della cucina sarda, insieme alla fregola e alle seadas (e anche al pane carasau e guttiau… e a molte altre prelibatezze). Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta… e questo mi sembra già un ottimo motivo per prenotare un viaggio in Sardegna, no?

5. I nuraghi

La storia della Sardegna è segnata dalla presenza del nuraghe, una costruzione in pietra risalente all’età del bronzo. Vi sono molti complessi nuragici ancora ben conservati e vi consiglio di non perderveli, magari facendovi guidare da un esperto.

6. I siti culturali

Oltre ai meravigliosi complessi nuragici, la Sardegna è ricca di siti culturali da non perdere. Città abbandonate da esplorare con visite guidate, ma anche musei e pinacoteche. Il Patrimonio artistico, storico, speleologico ed etnografico dell’isola è immenso.

7. Le grotte

Chi ama l’esplorazione e non aspetta altro che rimanere col fiato sospeso, troverà pane per i suoi denti. La Sardegna pullula di grotte incredibili. Una delle mie preferite è la Grotta del Fico, un enorme antro fitto di stalattiti e stalagmiti, che si apre nel tratto di costa fra Cala Mariolu e Cala Biriola. La grotta è raggiungibile con un’imbarcazione o con un percorso spettacolare ricco di strapiombi.

8. I centenari

Sapete che la Sardegna è l’isola dei centenari? Sì, alcune zone della Sardegna rientrano tra le cosiddette “blue zone”, quelle zone caratterizzate dalla presenza di abitanti particolarmente longevi. Si dice che probabilmente la dieta sardo-mediterranea - ricca di vegetali e di proteine animali derivate dal latte – influisca positivamente sulla longevità. Ma le ipotesi sono tante e sicuramente anche la qualità della vita sull’isola incide molto. Qualche anno fa, durante un viaggio in Ogliastra, ho avuto il piacere di conoscere alcuni centenari ed è stata un’esperienza magnifica. Ricordo una nonnina in particolare, il suo sguardo austero e al tempo stesso dolce. La porto nel cuore.

9. I festival, le sagre, gli eventi folcloristici

Il modo migliore per immergersi pienamente nella cultura locale è partecipare ai festival, alle sagre e agli eventi folcloristici. Molte di queste manifestazioni hanno origini antichissime e sono uniche nel loro genere, legate alla cultura agro-pastorale. Si tratta di eventi dal grande fascino che permettono di andare ben oltre la “superficie del turista” e vivere l’anima della Sardegna.

10. Il mare

Dulcis in fundo, non potevo che concludere con lui, il mare. Un mare che non ha nulla da invidiare a quello delle mete tropicali più gettonate. Ricordo ancora la mia prima volta in Sardegna, quando sono rimasta letteralmente senza parole esplorando le sue calette e ammirando i colori del mare. Abbiamo un vero paradiso dietro casa, eppure spesso lo diamo per scontato.

Per maggiori informazioni, vi invito a consultare il sito ufficiale della Regione Sardegna.

 


Articolo realizzato in collaborazione con Aeroporto di Cagliari