Oltre agli itinerari pugliesi che vi ho già proposto, in questo articolo vi parlo di un itinerario più insolito - le cui tappe sono comprese tra Puglia e Basilicata - e ideale per tutte le stagioni: il tour delle gravine

Si tratta di un itinerario insolito beché io lo trovi estremamente affascinante, alla stregua di altri percorsi più battuti. Basti pensare che, per la loro straordinaria conformazione, le tappe toccate sono state scelte come set cinematografico per moltissime pellicole, anche internazionali. Merito, appunto, delle gravine - espressione di fenomeni carsici di straordinaria bellezza - che rendono il territorio così caratteristico.  

Le tre tappe - Matera, Altamura e Gravina - sono molto vicine tra loro, quindi bastano soli due giorni per visitarle. Tuttavia, se avete più tempo a disposizione, io vi consiglio di aggiungere almeno un'altra giornata. Per godervi tutto con ritmi più lenti. Diciamo che un weekend lungo sarebbe perfetto. 

Per quanto riguarda gli spostamenti, io mi sono affidata al servizio innovativo di MoveU, una piattaforma che connette passeggeri e conducenti garantendo sicurezza e affidabilità. MoveU è un noleggio con conducente che opera tra Puglia e Basilicata e permette di prenotare online scegliendo un servizio di qualità e personalizzabile, con prezzi fissi e chiari. Il costo viene definito in base al servizio selezionato e non in base ai passeggeri e quindi, viaggiando in più persone, il costo a testa è minimo. Gli autisti sono qualificati, hanno una piena conoscenza del territorio e sono altamente professionali - e, aggiungo, dotati di una grande gentilezza e disponibilità. Sia Christian che Luigi, i miei due driver in questo itinerario, si sono dimostrati puntuali, gentilissimi e sempre pronti a soddisfare le mie esigenze. Questo ha contribuito a rendere il mio viaggio piacevole, così come la mia percezione globale dell'intera esperienza. 

A mio avviso MoveU è il servizio ideale per chi non può o non vuole guidare, per chi non ha voglia di noleggiare un'auto o di preoccuparsi dei parcheggi, preferendo quindi un servizio confortevole e su misura. Inoltre MoveU garantisce la sicurezza, ancor più in questo periodo particolare. Tutte le auto sono sanificate e a bordo vengono adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge. 

Per me MoveU è stato il modo ideale per vivere con spensieratezza questo viaggio, godendo di ogni momento senza dovermi preoccupare di nulla.

Adesso concentriamoci sull'itinerario. Per avere un'idea più chiara delle distanze, ho realizzato questa mappa.

Matera

Matera è sempre magia.

Matera è una di quelle città che non stanca mai - e che io consiglio di vedere sia di giorno che di sera. Di giorno è bellissimo passeggiarci e ammirarne i colori e la bellezza, passando dal Sasso Caveoso a quello Barisano. Di sera, invece, si accende la magia. Matera si illumina e diventa un presepe dal fascino unico. È impossibile non esserne sedotti.

Mi piace pensare che da quel primo blogtour - ormai più di 7 anni fa - che per la prima volta mi ha fatto scoprire la sua storia, io e Matera siamo cresciute insieme. Sono tanti i ricordi, anche familiari, che mi legano a Matera ed è una grande gioia tornare e ritrovarla sempre più bella. Ogni volta di più, ogni volta con qualcosa di nuovo da scoprire.

E oggi trovo assurdo pensare che solo 70 anni fa Matera era considerata la vergogna d'Italia. Carlo Levi nella sua opera Cristo si è fermato ad Eboli - poi divenuta bestseller mondiale - fu uno dei primi a denunciare l'indicibile povertà in cui versava la popolazione materana. Una condizione di miseria di cui lo stato non si occupava affatto. Così si accesero i riflettori su Matera, ma ci sono voluti decenni per mettere in atto un processo di recupero e per far sì che tutto il mondo si accorgesse della sua bellezza. Oggi Matera è il gioiello che tutti conosciamo e che tutto il mondo vuole scoprire - complice l'UNESCO che, nel 1993, ha dichiarato i sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell'Umanità

Per comprendere meglio la storia del riscatto materano - che io trovo una bellissima metafora della vita - vi consiglio di visitare la città in compagnia di una guida e di non perdere la Casa Grotta nei Sassi

E ovviamente fermatevi a dormire nei Sassi perché lo spettacolo è unico - ma di questo ve ne parlerò meglio in un altro articolo, con un po' di consigli su cosa fare, dove mangiare e dove dormire a Matera.

Altamura

Altamura è la città del pane (anche se vi assicuro che anche il pane di Matera e quello di Gravina sono ottimi).

In generale, vista la notevole quantità di forni storici, pasticcerie e ottimi ristoranti, io direi che Altamura è una meta perfetta per chi ama il buon cibo. Ad Altamura è d'obbligo visitare un forno storico, fare scorta di pane e magari addentare un pezzo di focaccia calda, come ho fatto io. Tra i forni più famosi ci sono quello di Santa Chiara (divenuto più turistico) e quello di Santa Caterina (più di nicchia). 

Vale la pena anche provare la tetta della monaca, il dolce buonissimo che (nonostante le diatribe tra Altamura e Matera) pare sia nato proprio qui, al monastero di Santa Chiara. Da qui il nome "tetta della monaca", dal momento che sono state proprio le monache a dare i natali a questa specialità locale. 

E per finire, oltre a fare scorta di cibo da portare a casa, fate un giro tra i claustri, una particolarità del centro storico altamurano. 

Se riuscite, fate anche tappa al Pulo di Altamura, la più grande dolina carsica dell'Alta Murgia.

Gravina in Puglia

L'ultima tappa del tour è Gravina in Puglia che, per me, è stata una vera e propria rivelazione. 

Non avevo mai avuto occasione di visitarla e sono ancora qui a chiedermi come mai. Gravina in Puglia è un tesoro ricco di storia e, visitandola con una guida esperta, vi accorgerete di quanto sia evidente questa ricchezza. A partire dai numerosissimi siti ecclesiastici di rara bellezza, per arrivare all'habitat rupestre e ai misteriosi ipogei (vi segnalo quelli di Cavato San Marco, visitabili su prenotazione). 

Imperdibile il Ponte dell'Acquedotto che, con i suoi 90 metri, collega le due sponde del torrente. Il ponte conserva una canalizzazione che era fondamentale per portare l'acqua all'interno della città dalla vicina fonte di Sant'Angelo. Percorrere il ponte regala la sensazione di passeggiare nella storia. 

E per finire, prima di andar via, assicuratevi di aver comprato - o almeno conosciuto - le due "specialità" gravinesi: la Cola Cola e il Pallone di Gravina.

La prima, la Cola Cola, è una gazza ladra immortalata nel fischietto in terracotta fatto a mano. Non si tratta di un semplice souvenir, bensì di un simbolo della città - oltre che di un pezzo di storia tramandato di generazione in generazione. I colori che vedete sul fischietto sono tipici dell'Alta Murgia in primavera. Fate un giro al Museo-Laboratorio della Cola Cola per innamorarvi della storia di questo fischietto e di tutto quel che rappresenta. 

La seconda, il Pallone di Gravina, è un'eccellenza pugliese oltre che un prodotto tipico della città. Viene stagionato all'interno di una grotta e, dopo 4 mesi di stagionatura, ottiene il Presidio Slow Food. La sua peculiarità è data proprio dal fatto che la stagionatura avviene in grotte naturali, senza alcun utilizzo di frigoriferi dal momento che viene sfruttata l'aria e l'umidità naturale. Michele Tarantino mi ha portato a scoprire il tesoro del Caseificio Tarantino: la grotta dove vengono stagionati i Palloni di Gravina dell'azienda. Mi ha anche spiegato che la filiera di lavorazione del Pallone di Gravina vanta una storia e una tradizione antichissima, a cui è doveroso dare lustro facendo conoscere questo prodotto in Europa e nel mondo. 

E il mio tour è terminato con un tramonto infuocato sulla gravina. 

Ho amato così tanto questo tour con MoveU che ho fatto una promessa. È solo un arrivederci. Sia con MoveU che con le varie tappe toccate, ovviamente.

 

 

Viaggio realizzato in collaborazione con MoveU