Conosco il Salento da sempre, praticamente da quando sono nata. Le estati a Torre Lapillo e Porto Cesareo hanno fatto sì che mi legassi visceralmente a questo territorio, ancor prima che diventasse così di tendenza. 

Eppure il Salento è grande. Così grande ed esteso che non basta averci passato le migliori estati della mia vita per conoscerlo a menadito. Ragion per cui, ormai da tempo, mi ripromettevo di tornarci per scoprire zone meno blasonate. Non solo le spiagge, ma anche i borghi dell'entroterra. Il Salento più insolito, insomma. 

Qualche giorno fa sono riuscita ad avere un assaggio di questo Salento più insolito, ritagliandomi 5 giorni con mia madre e mia sorella da Gallipoli in giù (e includendo anche qualche tappa più nota in cui volevamo tanto tornare). Il tour, raccontato come sempre attraverso le mie instagram stories, ha avuto così tanto successo che ho deciso di condividere l'itinerario in un articolo dedicato, rispondendo alle domande che mi sono state poste. Nella mappa sottostante, potete realizzare meglio l'itinerario e valutare le distanze - e le eventuali deviazioni e destinazioni che vorreste magari aggiungere all'itinerario. 

Se avete più giorni a disposizione, vi ricordo che potete integrare questo tour ai consigli forniti nell'articolo dedicato ai 3 itinerari pugliesi

Punta Pizzo - una delle spiagge più belle di Gallipoli e dintorni

La prima tappa del viaggio è stata Punta Pizzo, a Gallipoli. Conosciuta come una delle spiagge più belle del Salento, Punta Pizzo si mantiene selvaggia e incontaminata, anche grazie al fatto che è una baia a sé stante. La sua selvaticità è caratterizzata da una ricca vegetazione costituita prevalentemente da piante aromatiche naturali. È una spiaggia sabbiosa con un facile accesso al mare, quindi ideale anche per le famiglie. Per la sua bellezza e per il suo carattere così selvatico e identitario del Mediterraneo, Punta Pizzo è stata riconosciuta come zona protetta e riserva naturale dalla Comunità Scientifica Internazionale. 

Se siete amanti della spiaggia libera, potete seguire il percorso per raggiungere la bellissima Torre Pizzo e trovare il vostro angolo di pace. Io - che da qualche anno a questa parte preferisco la comodità - ho scelto la spiaggia attrezzata, Lido Pizzo. Mi sono trovata molto bene, sia per la disponibilità del personale che per gli spazi ampi tra un ombrellone e l'altro. 

Dove dormire in Salento: Masseria Pizzo a Gallipoli, per chi cerca indipendenza e un ritorno al passato

Durante la permanenza nella zona di Gallipoli, abbiamo soggiornato a Masseria Pizzo, a pochissimi minuti a piedi da Lido Pizzo. Si tratta di una masseria storica dove il proprietario, Vincenzo (proprietario anche di Lido Pizzo), ha fatto di tutto per preservarne l'autenticità e per rendere ancora tangibili le sensazioni che questo luogo era capace di regalare un tempo, quando lui era bambino. E difatti a me ha ricordato tanto la mia infanzia e il Salento più rustico in cui sono cresciuta. Un Salento senza lusso né orpelli, ma capace di regalare tanta pace e relax. La masseria è dotata di varie casette al suo interno, completamente indipendenti. A mio avviso è la soluzione ideale per famiglie o per gruppi di amici che cercano una soluzione semplice e autentica, a ridosso del mare. E a proposito della vicinanza al mare, è molto difficile trovare una masseria storica così vicina al mare (dal patio della mia casetta io vedevo il mare), quindi per questo Masseria Pizzo è una perla rara. 

Per informazioni: www.masseriapizzo.it

Se cercate qualcosa di più sofisticato in zona, potete sempre dare un'occhiata alle varie sistemazioni a Gallipoli.

Gallipoli - cittadina da non perdere, non solo per mare e movida

A Gallipoli ero già stata svariate volte, ma volevo tanto tornare per godermela a inizio estate, prima dell'inizio del brulicare dei turisti. L'ho trovata piacevolmente viva e ve la consiglio caldamente per una passeggiata al tramonto o di sera, magari per fermarvi per cena come abbiamo fatto noi. Gallipoli è molto bella anche al mattino, per ammirare i pescatori al lavoro partendo dai pescherecci nel porto fino al mercato ittico. E per incontrare i pescatori intenti a preparare la nassa, una sorta di gabbia che, dall'antichità, viene ancora utilizzata per la pesca. Essendo una località profondamente legata al mare, è bello poter assaporare questo aspetto. Vi consiglio, però, di evitare le ore più calde. Se riuscite a fermarvi per un'intera giornata, non perdetevi le sue chiese (Chiesa della Purità, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Francesco) e quindi il suo barocco (davvero particolare e suggestivo) e i suoi musei (Museo del Mare e Museo Civico). 

Una specialità da non perdere a Gallipoli? I gamberi viola (di Gallipoli, appunto). 

Se cercate consigli su dove mangiare, io vi consiglio il ristorante Il Pettolino. Situato nel centro storico in una location molto suggestiva - l’elegante Palazzo Grumesi - vi colpirà già al primo sguardo. Per iniziare, non potevamo che ordinare un piatto di gamberi viola locali. Ma al Pettolino potrete gustare anche molto altro, partendo dai migliori piatti della tradizione salentina rivisitati in chiave moderna. 

Morciano di Leuca - una chicca insolita e un'ottima base

La seconda tappa che è divenuta la nostra "base" per qualche giorno è Morciano di Leuca. Non ero mai stata a Morciano di Leuca e ho realizzato che, oltre ad essere un paesino tranquillo e piacevole (soprattutto se si cerca un po' di quiete nei periodi di alta stagione), è situato in una posizione strategica per esplorare sia il versante ionico che quello adriatico. Tra l'altro si trova a pochi minuti di auto dalle bellissime acque di Torre Vado, località che, insieme a Barbarano, fa parte dello stesso comune di Morciano. 

Dove dormire in Salento: Palazzo San Giovanni, a Morciano di Leuca

Se abbiamo scoperto Morciano di Leuca, il merito è di Palazzo San Giovanni, il posto dove abbiamo soggiornato. Si tratta di un palazzo del XVII secolo recuperato qualche anno fa da Paola, una donna molto dolce ma al tempo stesso così tenace da aver deciso di lasciare il suo lavoro a Milano (un lavoro che tra l’altro amava) per imbarcarsi in questa avventura tutt’altro che semplice. Ristrutturare un antico palazzo nell'estremo sud del Salento. Tutto questo "solo” perché spinta dall’amore per il Salento, difatti Paola non ha alcun legame in zona. I suoi sacrifici l'hanno però premiata: Paola è riuscita a creare un vero gioiello, un posticino intimo e accogliente che vi raccomando. 

Ve lo raccomando per la posizione, per la cura dei dettagli, ma anche per la gentilezza e la disponibilità di Paola che, con i suoi preziosi consigli, renderà il vostro soggiorno indimenticabile. Ve lo raccomando anche per la colazione (aspetto a cui io tengo tantissimo), buonissima e genuina, con una vasta scelta di prodotti tra cui pasticciotti e altre prelibatezze tipiche del posto. Infine ve lo raccomando per la suggestiva terrazza, di cui si può godere a tutte le ore. Vi consiglio di approfittarne di sera, con le lucine accese, ma soprattutto al tramonto. 

Specchia e Presicce: due borghi tra i più belli d'Italia

Da Morciano di Leuca bastano pochi minuti per raggiungere alcuni dei borghi più belli d'Italia. Durante il mio soggiorno io sono riuscita a visitare Specchia e Presicce.

Presicce - in cui non ero ancora mai stata - è più piccolina ed è divenuta famosa qualche anno fa grazie allo spot di Ferrero Rocher con le sue incantevoli luminarie. Purtroppo non ho avuto abbastanza tempo per esplorarla al meglio visitando i suoi frantoi ipogei, ma spero di poter presto rimediare.

Specchia la ricordavo molto bene, dopo la visita di qualche anno fa. E la trovo sempre meravigliosa, una località da non perdere in Salento innanzitutto per il suo centro storico, perfettamente conservato, dove si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Complici i vicoli stretti, i muretti a secco, le antiche case dalle pareti rosate e le scalinate che creano suggestivi saliscendi. Mi fermo qui perché Specchia più che da raccontare, ecco, è da vivere. 

Pescoluse - le chiamano "le Maldive del Salento"

Se le chiamano le Maldive del Salento, un motivo ci sarà. E infatti le spiagge di Pescoluse sono così: le acque - soprattutto in bassa stagione, quando le spiagge non sono ancora gremite di turisti - non hanno nulla da invidiare ai Caraibi o alle Maldive. Ve lo posso assicurare. Vi verrà voglia di passare tutta la giornata in acqua. 

Per quanto riguarda la spiaggia libera e la spiaggia pubblica, potete organizzarvi come meglio preferite. Nella zona trovate vari lidi, non troppo costosi, con le postazioni abbastanza distanti l'una dall'altra. Anche il tratto di spiaggia libera è molto ampio, quindi non rischiate che abbiate i vostri vicini di ombrellone a pochi centimetri da voi (ovviamente non posso assicurarvelo per i periodi di punta). 

San Gregorio - uno dei tramonti più belli del Salento

Se amate i tramonti sul mare - e penso che nessuno di noi possa essere immune al loro fascino - vi consiglio spassionatamente l'aperitivo a San Gregorio al tramonto. È stata la mia prima volta qui e ho scoperto che tanti salentini neppure conoscono questa chicca - conosciuta soprattutto da chi frequenta spesso la zona o è originario della zona. Noi abbiamo scelto il Bar del Moro, una location suggestiva che mi ha ricordato un po' i tramonti patinati di Mykonos, ma in una versione più cheap. L'aperitivo costa solo 5 euro a persona e include un drink e gli stuzzichini per accompagnarlo (friselline, pittule e patate al forno). Cercate di arrivare piuttosto in anticipo rispetto all'orario del tramonto, perché i posti sono pochi e rischiate di non potervi accomodare. L'atmosfera è davvero magica. 

Torre Vado - in barca tra le grotte dello Ionio e dell'Adriatico

L'escursione in barca da Torre Vado - alla scoperta delle grotte - è stata una delle esperienze più belle di questo viaggio in Salento. Una delle esperienze che più vi raccomando.

Torre Vado è una località balneare nei pressi del Capo di Leuca e dista circa 3 Km dal Comune di Morciano di Leuca, da cui è amministrata (come accennavo su). Si tratta di un antico borgo di pescatori che, come accade spesso in Salento, prende il nome dall’imponente torre che domina la costa. Questa torre è antichissima: pensate che venne costruita dagli spagnoli nel Cinquecento per difendersi dai frequenti attacchi dei turchi provenienti dal mare.

Se soggiornate a Morciano di Leuca o nei dintorni, Torre Vado è il punto perfetto per partire alla scoperta delle grotte del Mar Adriatico e dello Ionio. Vi ritroverete di fronte a uno spettacolo unico. Uno spettacolo che, senza essere a bordo di un'imbarcazione, non potreste mai immaginare. Cercate di fare questa esperienza in compagnia di un esperto che possa raccontarvi le leggende e le particolarità delle varie grotte. Su consiglio della nostra host Paola, noi abbiamo scelto Biagio Tour e io, a mia volta, lo consiglio a voi. Con la sua gentilezza e la sua preparazione, Biagio è riuscito a regalarci un'esperienza unica e indimenticabile. Il tour dura 3-4 ore e prevede una serie di soste per nuotare all'interno di alcune grotte (le più iconiche e particolari, solitamente). La ciliegina sulla torta è l'aperitivo salentino a bordo, con stuzzichini e specialità locali. 

Non perdetevi la Grotta degli Innamorati, sullo Ionio. Per arrivare al suo interno dovrete nuotare in acque davvero ghiacciate, ma la ricompensa è lo spettacolo in cui vi imbatterete una volta superata la roccia. Un caleidoscopio di colori che varia a seconda della luce e due spiaggette segrete, con tanto di sabbia. Da qui il nome "grotta degli innamorati", perché pare che le due spiaggette formino un cuore. Tra l'altro all'interno, come per magia, l'acqua ritorna bassa e si possono poggiare i piedi sul fondiale sabbioso. Una vera meraviglia nascosta. 

Dove mangiare nel basso Salento: una trattoria da non perdere

Se amate il cibo semplice e volete provare la cucina salentina più casereccia (quella che mangereste anche a casa dalle nonne salentine, per intenderci), vi consiglio il ristorante Rua De Li Travai. Si trova a Patù, un paesino dell'entroterra non molto distante da Leuca e a pochissimi minuti di auto da Morciano di Leuca. Ci ha incantato innanzitutto per la location d’altri tempi, fedelissima alle tradizioni del luogo, così come la sua cucina. Una cucina molto semplice e prevalentemente a base di verdure. Ma non pensate che andrete via a stomaco vuoto: le pietanze sono più che sostanziose (vi dico solo parmigiana e zucchine fritte). Non perdetevi gli antipasti, tutti buonissimi, e davvero abbondanti. Così abbondanti che probabilmente non riuscirete ad ordinare altro (quindi vi consiglio di ordinare prima gli antipasti e poi, se ce la fate, anche il resto). Se possibile, chiedete di farvi accomodare all’esterno, in piazza o nel suggestivo cortile interno.