Ripartire dalle proprie radici per dar vita a qualcosa di nuovo: la storia di AquaPulia
Vai all'articolo: Ripartire dalle proprie radici per dar vita a qualcosa di nuovo: la storia di AquaPuliaQuando ho lanciato il mio progetto dedicato alla Puglia, ho parlato di giovani realtà che hanno investito sul territorio creando qualcosa di nuovo e di fresco, dando lustro alla regione. Sin da subito ho immaginato una serie di realtà che in questi anni ho avuto l'opportunità di conoscere bene e che, a mio avviso, sono emblema del restare (e creare) in Puglia.
Aquapulia è una di queste realtà. Una realtà che ho visto crescere dalla fase embrionale fino al primo shooting, per arrivare ai suoi successi. E sono orgogliosa di poter dire che dietro questo progetto ci sono delle donne. Delle splendide donne pugliesi che, partendo dal loro territorio natale, il Gargano, hanno ideato un brand che potesse raccontare per la prima volta gli itinerari olfattivi pugliesi. Ho avuto il privilegio di conoscere personalmente Elia, Paola e Antonella e di vedere con i miei occhi l'entusiasmo e la tenacia che le accomunano. Due qualità che hanno permesso loro di credere nelle loro idee e di trasformarle in una bellissima (e concreta) realtà. E in buonissime fragranze che hanno la capacità di rievocare davvero alcune note olfattive iconiche della Puglia.
Trovo che la loro storia possa essere stimolante per tutti coloro che vorrebbero avviare una startup ma, prima ancora di cimentarsi concretamente, si sentono bloccati da una serie di limiti e timori: l'essere meridionali e il pensare (erroneamente) che al sud nulla sia destinato a fiorire, l'essere troppo giovani e il pensare quindi che nessuno vorrà dare al progetto alcuna credibilità, l'essere inesperti e pensare che quel sogno possa poi rivelarsi un flop colossale.
A tutti è capitato di non crederci abbastanza. E la conseguenza - spesso - è di pentirsene amaramente. Ecco perché ho deciso di intervistare Elia che, a nome di tutto il team, ci parlerà del progetto AquaPulia e dei successi ottenuti (anche) grazie all'averci creduto abbastanza.
Com'è nata l'idea di AQUAPULIA? Avevate già esperienza nel settore o vi siete approcciate a questo mondo da neofite?
L’idea di AquaPulia nasce dalla voglia di legare la nostra passione per i profumi e le essenze naturali all’amore per la nostra terra d’origine: la Puglia. È stata la prima volta in cui ci siamo cimentate nella ricerca di elementi naturali in grado di raccontare dei viaggi olfattivi. Di sicuro essere farmaciste ci ha aiutato a definire meglio i processi di creazione e a studiare al meglio con la consulenza di un Naso specializzato le diverse fragranze.
È stato difficile trasformare AQUAPULIA in un progetto concreto? E se sì, quali difficoltà avete avuto?
Ogni idea speciale resta solo una bella idea se non affiancata da un piano strategico di sviluppo e tanta tenacia. Abbiamo studiato molto e soprattutto abbiamo avuto la fortuna di avere con noi un team di professionisti sia nel campo amministrativo che nella comunicazione. Improvvisare non ripaga, e da sempre preferiamo fare piccoli passi, ma concreti, e con una visione.
Secondo voi, in un altro posto (ad esempio, a Milano) sarebbe stato più facile avviare un progetto di questo tipo?
Milano è la culla della creatività italiana, è un luogo magico in cui tutto sembra possibile. Per noi è stato un luogo importantissimo per il lancio del progetto “Secondo Federico”: fragranza di nicchia dedicata ai luoghi e i profumi di Federico II. Resta ovvio il fatto che se non fossimo nati in Puglia non avremmo mai potuto ispirarci e creare tutto il mondo AquaPulia. Siamo molto legati alla nostra terra e siamo onorati di poterla valorizzare nel nostro piccolo.
Le prime 3 fragranze si chiamano Cristalda, Pizzomunno e Trabucco. Dei nomi molto iconici. Avevate già in mente questi nomi o ci siete arrivati pian piano?
I nomi delle nostre fragranze traggono ispirazione da luoghi e leggende a noi care.
Con le prime tre fragranze abbiamo voluto omaggiare il nostro luogo d’origine, il Gargano. Ecco perché ci siamo ispirati a Cristalda e Pizzomunno, personaggi magici protagonisti di una leggenda divulgata da secoli, e poi Trabucco, omaggio alle bellissime macchine da pesca in legno che, con la loro architettura singolare, sono ormai simbolo della Puglia più settentrionale. La ricerca dei nomi è stato l’inizio per poi creare degli itinerari olfattivi cristallizzati nelle fragranze proposte.
Cristalda, profumo di fiori bianchi e tramonti d’estate, di leggende che giungono dal mare. Essenza di pesca bianca, cocco, ribes nero, vaniglia, limone, mughetto, cardamomo, zenzero, ambra grigia, cedro, cashmere.
Pizzomunno, esprime un animo elegante, amante del mare impavido e coraggioso. Essenza di cedro, guajaco, vetiver, sandalo, violetta, incenso, ambra grigia, muschio animale.
Trabucco, una boccata d’aria fresca dell’acqua marina e il calore di un tramonto d’estate. Essenza di bergamotto, sale e acqua marina, note ozoniche, fiore di loto, pepe rosa, benzoino, muschio di quercia, legno di pino.
Secondo Federico è l'ultima fragranza arrivata. Una fragranza con un grande carattere, dico io. Dopo l'esperienza con le prime 3 fragranze, è stato più semplice realizzare Secondo Federico? E come mai avete scelto proprio questo nome?
Questa fragranza è un viaggio olfattivo senza tempo, che segna nell’aria la Puglia regale del passato raccontandola in chiave contemporanea, così come se a guidare il viaggiatore ci fosse proprio lui, lo stupor mundi, Federico II di Svevia. Come descriviamo le emozioni che sprigiona questo profumo? Una cattedrale in cui rifugiarsi dall’Inverno, avvolti da calde note d’incenso e raffinata ambra grigia. Un chiostro in cui all’improvviso ritrovar la Primavera, seduti su pietra dorata fra germogli di rosa e gelsomino in fiore. Un aranceto vista mare in cui perdersi, fra strade bianche e sentieri che nascondono delicato muschio bianco. Un castello in cui vecchi libri, pellami e poesie d’amore sapranno fermare il tempo e ricondurvi al tepore dell’Autunno. Dopo la poesia delle note emozionali si passa alla concretezza di ciò che il nostro olfatto percepisce. L’essenza è un mix di bergamotto, mandarino, incenso, accordo aromatico, gelsomino, cuoio, patchouly, vetiver, legno sandalo, ambra grigia, muschio bianco.
Qual è la soddisfazione più grande che vi ha regalato questo progetto?
Di sicuro partecipare al Fuori Salone di Milano l’anno scorso. E pensare che esattamente un anno fa eravamo a Milano in via della Spiga a presentare Secondo Federico con l’Agenzia Puglia Promozione.
Ma questa è solo una delle tante soddisfazioni: ricordiamo con orgoglio la selezione fra i progetti vincitori del bando PiN destinato in Puglia alle idee creative e alle startup. Bando che ci ha permesso di iniziare a credere nel nostro sogno di promuovere la Puglia attraverso un prodotto di nicchia e così ricercato. Ricordiamo anche la collaborazione con Borgo Egnazia, La Fondazione Pino Pascali, la Cattedrale di Altamura. Luoghi unici ed iconici in cui ci è stato permesso di girare delle scene del video spot di Secondo Federico.
Vincere il cobranding, essere stati selezionati dalla camera dei buyer della moda italiana come progetto vincitore per partecipare alla fiera The One durante la FashionWeek, e tanti altri piccoli traguardi.
La soddisfazione più grande, però, è stata e continua ad essere quella di ricevere molti feedback da pugliesi lontani, persone che hanno dovuto lasciare la Puglia e che ci ringraziano per poter riscoprire attraverso le nostre fragranze i profumi identitari della loro terra natia. Anche gli ospiti che vengono in Puglia e poi ripartono, ormai non sanno più rinunciare ad una fragranza AquaPulia da riportare con sé. In fondo basta chiudere gli occhi, spruzzare un buon profumo, ed essere immediatamente nel luogo in cui lo abbiamo provato l’ultima volta.
Sulla base della vostra esperienza, che messaggio vorreste mandare ai ragazzi che ci leggono? E in particolare ai ragazzi che vorrebbero avviare una propria attività da noi, al sud, trasformando un sogno in una realtà concreta.
Credere nel “si può fare” e provarci sempre! Siamo tutti consapevoli dei limiti e delle difficoltà che le nuove imprese incontreranno nello starting, ma esserne a conoscenza piuttosto che ignorare, è un punto di forza. Isolamento infrastrutturale, clientelismo e mancanza di professionalità sono alcuni dei grandi stagni dell’ imprenditoria. Ma non ci si può fermare a questo, bisogna guardare al sud come un grande cantiere in divenire, una terra vergine in cui operare piuttosto che subire frustrati l’operato sterile di pochi. Fare bene in tanti, in modo da isolare e lasciare quei pochi nell’angolo. Ripartiamo tutti dalle nostre radici e raccontiamole, perseguiamo le idee innovative e non ignoriamo il sociale. In virtù di questo credo abbiamo scelto di riportare al sud le competenze acquisite duranti gli studi lontano da casa.
Abbiamo parlato di leggende e trabucchi. Se qualcuno volesse scoprire tutto questo esplorando il Gargano, quali posti consigliereste di vedere assolutamente? Immaginate che qualcuno vi chieda cosa fare in un giorno a Vieste. Così, su due piedi, cosa consigliereste?
I must-do del Gargano sono essenzialmente legati alla sua identità che io descriverei un po' gipsy, spirituale e fortemente legata alla natura. Perdersi sulle colline scoprendo orchidee, fare mille giri in bici per i sentieri in Foresta e fermarsi per una pausa enogastronomica all’ombra delle faggete, godersi lo spettacolo dei tanti kite in cielo sul mare bevendo la birra artigianale del posto, aspettare il tramonto sulle tante terrazzette naturali della costa e goderne i colori azzurro, bianco e verde; salire su un trabucco a picco sul mare, per conoscere l'audacia dei pescatori del posto, come Pizzomunno, che andavano incontro alla pesca senza abbandonare la costa, andare per i paesini e sentirsi raccontare le storie che hanno reso questo posto così speciale.
Ringrazio Elia e tutto il team e voglio aggiungere una cosa.
La mia idea iniziale era quella di fare una video intervista, in modo da potervi mostrare il territorio da cui tutto è partito: il trabucco di Cala Molinella, i vicoli di Vieste, il verde che si fonde col blu del Gargano. Un territorio che, credetemi, fa perdere la testa. Tuttavia, visti i tempi, per ora abbiamo dovuto limitare l'idea iniziale ad un articolo. Ma appena sarà possibile mi impegnerò a raccontarvi tutto con immagini e video che possano meglio contestualizzare quello che avete letto.
Ci tengo anche ad aggiungere che in questi tempi difficili AquaPulia ha voluto ringraziare alcuni grandi protagonisti dell'emergenza COVID omaggiandoli di una fragranza che parlasse del nostro territorio. Tra questi il governatore Emiliano, il sindaco Decaro, l'epidemiologo Lopalco, la Caritas e la Croce Rossa. Un piccolo gesto, una sorta di plauso, dedicato a coloro che in Puglia hanno gestito in maniera egregia questa situazione così complessa.
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