In tempo di crisi sanitaria la nostra vita si è inesorabilmente fermata.

Le prime strutture che hanno subìto un’interruzione repentina sono state le scuole, chiuse fin quando ce ne sarà bisogno, e a rimorchio tutte le altre attività che vertono attorno al terzo settore, inclusi i musei. Tutti noi siamo stati colti di sorpresa e il sistema scolastico si è subito attrezzato per forme alternative di didattica, così come i canali televisivi, che hanno rimodulato la programmazione dei palinsesti.

Ma le istituzioni culturali?

In primavera vengono progettate molte iniziative, e alcune, a cadenza annuale, hanno raggiunto già la vetta della decima edizione. In tanti hanno spostato la data di inaugurazione programmata da tempo, alcuni eventi invece sono stati completamente rimandati. La cultura però, proprio in questo momento, non può fermarsi perché cinema, arte, letteratura sono l’ancora di salvezza di milioni di italiani serrati in casa. Si è ripensato quindi all’idea di mostra, non solo fruibile dal pubblico pagante o fisicamente presente negli spazi dell’esposizione, ma aperta a tutti, con contenuti digitali o in alcuni casi interattivi.

E così sul web sono reperibili numerosi link a mostre virtuali, contenuti di archivi resi pubblici e facilmente condivisibili sui vari canali social.

Anche la Puglia non si ferma: la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, dopo l’obbligata chiusura che non ci consente di ammirare le opere dell’artista cinese Zang Huan, vincitore della XXII edizione del Premio Pascali, inaugura la prima mostra digitale. Camera con vista, nasce dall’idea del fotografo Nicolai Ciannamea e lo scrittore Raffaele Gorgoni, mentre l’invito ai fotografi e la selezione delle opere è a cura dalla direttrice del Museo Pino Pascali Rosalba Branà. Restare a casa ci consente di avere una nuova visione degli spazi che ci circondano: si può riflettere su un nuovo concetto del fare arte, ma allo stesso tempo l’osservatore può entrare nell’intimità di chi, con la fotografia, spesso racconta le vite degli altri.

Le opere in mostra sono di Berardo Celati, Michele Cera, Nicolai Ciannamea, Alessandro Cirillo, Marino Colucci, Carlo Garzia, Raffaele Gorgoni, Teresa Imbriani, Cosmo Laera, Gianni Leone, Isa Lorusso, Uccio Papa, Alberta Zallone, Gianni Zanni.

Abbiamo chiesto alla curatrice della mostra, Rosalba Branà, la sua personale visione di questa nuova modalità di comunicazione culturale.

Ci si ritrova ad abbattere la paura attraverso la bellezza. Camera con vista invita a riflettere su questa condizione impensabile a cui tutti siamo costretti.

La mostra Camera con vista, è la nostra prima proposta di mostra virtuale e nasce dalla contingenza del Museo Pino Pascali chiuso, per la prima volta dalla sua nascita, per i gravi motivi sanitari dovuti alla pandemia. Il concetto portante della rassegna è esattamente questo: porsi piccole e grandi domande sul permanere di noi stessi e della civiltà al tempo della pandemia. Come reagisce la comunità dell’arte? Iniziamo con chiederlo a 14 fotografi pugliesi. Come vivono il disagio e la casalinghitudine dentro le mura domestiche?

C’è un linguaggio che meglio si presta alle mostre virtuali?

La fotografia è sicuramente il linguaggio più immediato e più emotivo che può registrare e amplificare lo stato d’animo che in un modo più o meno forte ci attanaglia. Per dirla con Susan Sontang la fotografia, specie in questo momento, è vissuta come memento mori, nel senso che fare la fotografia della realtà vista oggi vuol dire partecipare alla vulnerabilità, alla mutabilità di persone e cose.

Gli autori tutti pugliesi invitati alla mostra utilizzano il linguaggio fotografico come un anticorpo, un antidolorifico per creare un unico racconto per immagini della nuova quotidianità che stiamo vivendo. Sono coloro che mettono in evidenza cose che a noi sfuggono, dettagli, ricordi, memorie passate e presenti. Mentre il futuro è incerto e lasciato in penombra. La mostra nasce da un’idea di un fotografo e di uno scrittore, Nicolai Ciannamea e Raffaele Gorgoni entrambi giornalisti di Rai Tre. Dalle loro conversazioni via Skype e appunti scambiati, nasce cosi la voglia di mappare una situazione che altrimenti sarebbe fuggevole. Dai loro appunti infatti la citazione più appropriata alla mostra è tratta da Chesterthon: “bisogna fare il giro del mondo per ritrovare la propria casa, che si può rovesciare in questa: bisogna fare il giro della propria casa per ritrovare il mondo”.

Il mondo intero era impreparato a questo fermo, che ha colpito in primis il sistema della cultura, annullando mostre, concerti e spettacoli. In situazioni di questo tipo conviene iniziare a pensare al digitale come alternativa o canale parallelo attraverso il quale allargare il bacino del pubblico?

Certo, viviamo in una situazione d’emergenza, ma dobbiamo anche saper cogliere da questa tragicità dei nuovi stimoli ed uno è proprio quello di dover implementare la parte virtuale. Un Museo di arte contemporanea è avvantaggiato su questo, poichè gli artisti sempre di più si affidano alla sperimentazione di nuove modalità diciamo immateriali tout-court, per raggiungere un pubblico sempre più vasto.  Credo che questo seppur difficile momento saprà vederci, oltre che vincitori, paladini di nuove sperimentazioni e pratiche visive che non saranno più le stesse.

 
Ecco un assaggio di Camera con Vista. La mostra si apre al pubblico lunedì 30 marzo, in una inaugurazione collettiva, alla quale tutti sono invitati a partecipare da casa, sul sito museovirtualepinopascali.it, nato dalla partnership con Myphotoportal.com, main sponsor di questa operazione.

 

Cosmo Laera - In attesa

Uccio Papa

Teresa Imbriani - Nebbia #1

Raffaele Gorgoni - Non passa mai

Nicolai Ciannamea - Camera con vista

Alessandro Cirillo - Dialoghi nel tempo del virus 

Alberta Zallone

Berardo Celati - La luce da fuori

Carlo Garzia - Pollo

Gianni Leone - Senza Titolo

Gianni Zanni - OTTO ORE

Isa Lorusso

Marino Colucci - 5_40°48'55,59_N 17°24'33,80_E 

Michele Cera - Dalla finestra