Viaggiare (quasi) gratis con lo scambio casa: ecco come funziona
Vai all'articolo: Viaggiare (quasi) gratis con lo scambio casa: ecco come funzionaEra da tempo che volevo parlarvi dell'house swap, lo scambio casa. Un modo per viaggiare - quasi - gratis che mi incuriosisce molto. Alcuni sono scettici, altri non lo conoscono, altri ancora pensano che sia una pratica usuale solo all'estero. Ma non è così. Io non l'ho ancora provato, ma grazie alle fantastiche vie di instagram ho conosciuto una persona che ha fatto dello scambio casa una filosofia di vita: Chiara. Chiara me ne ha parlato così tanto che mi è venuta voglia di condividere la sua esperienza qui sul blog. Affinché possa essere utile a tutti.
Lascio che sia lei a raccontare l'esperienza con le sue parole.
Ciao Chiara! Come ti sei avvicinata al mondo dello scambio casa?
Ciao! Sono Chiara, un’insegnante di francese con la passione dei viaggi.
E fin qui nulla di strano, chi non ama viaggiare? Sì, però io lo faccio da ormai 15 anni con lo “scambio casa”.
Ho un marito e tre figli ormai grandi: Serena (24 anni) che lavora all’estero, Tommaso (20 anni) che ha appena finito il liceo ed è partito per un anno in Australia e Ludovico (18 anni appena compiuti) che frequenta l’ultimo anno dell’Alberghiero. Sono sempre tutti molto impegnati! Ma tutti e tre, quando si tratta di fare un viaggio con lo scambio casa, magicamente sono disponibilissimi!
Ho tre grandi passioni: le lingue (sono laureata in russo e francese), i viaggi e le case e i loro interni! L’”house swap” mi permette di coltivarle tutte e tre!
Ho scoperto l’home swapping credo da un sito o da un giornale, non ricordo precisamente. E per molto tempo gli ho strizzato l’occhio senza mai approfondire; con tre figli piccoli il tempo era poco e accantonavo sempre l’idea. Poi un giorno, proprio in virtù del fatto che spostarsi con tre figli diventava sempre più costoso, d’accordo con mio marito (se non si è entrambi convinti è meglio lasciar perdere) abbiamo deciso di provarci e ci siamo “lanciati” in questo mondo meraviglioso e sconosciuto ai più!
Scambio casa: pregi e difetti
Pochi sono stati i difetti e moltissimi i pregi durante tutti questi anni di home swapping.
Direi l’unico difetto – se così vogliamo chiamarlo – è che trattandosi di vacanze in casa (altrui ) devi comunque pulire, cucinare, badare insomma alla casa e non essere servito come in un hotel. Comunque dipende un po’ da come si vuole vivere la vacanza: si può anche godere della comodità di avere una casa ma andare sempre a mangiar fuori…ognuno se la vive come vuole!
I pregi sono talmente tanti che cercherò di riassumere il tutto in una frase: arricchimento personale e cultura gratis!
Infatti si conoscono nuove persone (i proprietari almeno via mail e i vicini di casa durante lo scambio), si curiosa nelle case altrui (se ami l’interior decor è fantastico), si ascolta la loro musica o si sbircia nella loro biblioteca. Si visitano i luoghi ascoltando i suggerimenti degli ospiti (che sono spesso i migliori), si parla in lingua straniera se si va all’estero. Si gode della comodità di abitare una casa - spesso la prima casa - con tutto ciò che comporta e non case in affitto anonime e spesso sguarnite. Senza dimenticare che si educano i figli al rispetto delle cose altrui (giocate pure con i giochi dei bambini che abitano la casa ma poi rimettete tutto a posto) e molto altro ancora!
Esistono vari siti che si occupano di scambio casa. Io sono da anni su Homelink Italia e da quest’anno su Love Home Swap ma ce ne sono molti altri (Home Exchange ecc).
Come funziona lo scambio casa?
Prima di tutto si paga una quota annuale per l’iscrizione e si pubblicano le foto della casa - o delle case - da dare in scambio. Poi si compila il format richiesto con tutte le info utili come le distanze dai negozi, i luoghi di interesse, il numero di posti letto, gli elettrodomestici disponibili ecc.
A questo punto si aspetta che le persone vi contattino, a meno che non siate voi a contattare loro.
Per me la fase di ricerca della casa, è già VACANZA! Inizio col guardare le foto delle case e a sognare di andarci, contatto i proprietari – scrivendo in lingua straniera ma anche in italiano visto che in Italia comunque ci sono tante case in offerta – e lentamente inizia a delinearsi davanti a me la prossima vacanza. A volte dopo un paio di mail ci si mette già d’accordo, altre volte – specialmente per quanto riguarda i viaggi più lontani – occorre scriversi per mesi per giungere ad un accordo da entrambe le parti.
Esiste un “accordo di scambio” da compilare in cui si scrive il periodo prescelto, se in simultanea o in differita, e in generale ci si mette d’accordo su come avere le chiavi, sulle pulizie finali, scambio auto ecc.
Chi si iscrive ai siti di scambio casa ha lo stesso scopo: quello di fare vacanza. Da un weekend a mesi, non importa.
In tutti questi anni ho davvero soggiornato in case meravigliose, vuoi per posizione, per bellezza di arredi, per comodità o per fascino.
Il trullo di Alberobello con le stanze nei vari coni, la tenuta di un veterinario di cavalli nella Loira con piscina e cerbiatti in giardino, la mansarda sui tetti di Parigi di due editori, la villetta a Londra col suo giardino. L’appartamento sui canale di Venezia, il loft in pieno quartiere del Born a Barcellona, la splendida villa di tre piani con terrazza sul mare a Ibiza.
E ancora: la villa sulla collina di Boston di un musicista prof di Harvard e della moglie editorialista di un quotidiano, la villa con auto inclusa (è possibile anche fare lo scambio auto) alle porte di San Francisco – scambio organizzato per mia figlia e i suoi amici.
Ma lo scambio che più ci portiamo nel cuore è stato nel Connecticut a New London, tra New York e Boston, con spiaggia privata, scambio auto e vista su uno dei fari classificati della zona! Non tanto per i 10 giorni passati in un luogo meraviglioso e con dei vicini di casa altrettanto meravigliosi e disponibilissimi, ma per come è nato questo scambio. Vi spiego. Due anni prima avevo mandato un copia/incolla della mail a tantissime case della zona, offrendo le mie due case che ho iscritto nel sito, quella della montagna e il bilocale al mare, e dopo qualche giorno mi risponde una signora dicendomi che lei non era interessata a venire nelle due case sopracitate, ma nella mia prima casa ( sul sito appare comunque il tuo indirizzo di residenza). Io mi sono stupita di questa richiesta e le ho quindi domandato il motivo. Mi ha risposto dicendomi che, ben 30 anni prima, con suo marito e i tre figli piccoli, avevano vissuto esattamente nel mio paesino alle porte di Torino per 3 anni per motivi lavorativi. E sognavano di tornarci da tanto tempo. Quindi mi ha chiesto se avessi potuto fare uno strappo alla regola e considerare l’ipotesi di dare loro la mia prima casa.
Io? Ci ho pensato due minuti e poi le ho detto di sì. Per farla breve, l’anno dopo la coppia è venuta da noi per una settimana e il destino ha voluto che fossimo insieme in casa per un giorno – noi saremmo partiti per la Grecia il giorno successivo. Così abbiamo trascorso una serata all’insegna delle lacrime (di commozione loro, per ritrovarsi nuovamente nel luogo in cui avevano vissuto con la famiglia i tre anni più belli della loro vita) ma anche di risate, di ricordi e buon vino!
L’anno dopo noi siamo andati nella loro favolosa casa ma non ci siamo più incrociati perché erano partiti per il Maine il giorno prima, quindi avevano lasciato ai vicini le chiavi di casa, l'auto e le istruzioni varie. Ovviamente ci scriviamo ancora oggi e speriamo di rivederci un giorno! Ecco, questa è stata di sicuro l’esperienza più arricchente di questi anni di scambi casa, quella che ci porteremo nel cuore.
Per concludere, la filosofia dello scambio casa è: ricevi come vorresti essere ricevuto, accogli con spirito ospitale ed aperto a nuove conoscenze, coltiva i rapporti prima e dopo perché ogni viaggio in scambio casa è non solo fisico o geografico, ma è soprattutto un bagaglio di esperienze, di culture e persone e quindi arricchente!
E, come scriveva Sant'Agostino (con una leggera modifica da parte mia):
Il mondo è un libro, e chi non viaggia legge solo una pagina!” a cui aggiungerei, non me ne voglia il Santo, e chi NON SCAMBIA CASA legge solo una pagina― Sant'Agostino
Ringrazio Chiara per questo racconto che mi ha sinceramente coinvolto, facendomi venire ancor più voglia di provare lo scambio casa.
Per maggiori informazioni, seguite Chiara o scrivetele
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