Oggi vi parlo del grande progetto che ho in serbo per questo 2020.
Un progetto che sto maturando da mesi, forse anni. E che finalmente - grazie alla giusta spinta - ho deciso di lanciare ufficialmente, condividendolo sui social e poi qui, sul blog.
Un progetto che mi spaventa per la sua grandezza ma al tempo stesso mi elettrizza. Perché il solo pensiero di fare qualcosa di positivo e di utile per la mia terra, ecco, mi galvanizza.
 

Ebbene sì.
Sono tornata alle origini.
Dopo 8 anni di blog, social e traguardi, ho deciso di ripartire da me. Dai miei valori, da ciò che per me veramente conta. E per questo motivo quest’anno, pur continuando a viaggiare, mi concentrerò particolarmente sulla Puglia.
È come un cerchio che si chiude, è un po' come la canzone di Venditti "certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano". Non che avessi mai messo da parte la Puglia, ma sicuramente negli ultimi anni l'avevo un po' trascurata. Innumerevoli volte mi sono ritrovata dall'altra parte del mondo mentre nella mia terra erano in corso eventi a cui avrei voluto prendere parte. 
Questo non significa che non viaggerò più, anzi. Continuerò a viaggiare dando priorità a quelle destinazioni e a quei progetti che io riterrò meritevoli e importanti per il mio arricchimento personale e per la mia crescita professionale. In questo modo, selezionando al meglio le attività all'estero, potrò dedicarmi al meglio al racconto della mia regione. 
 
Qualcuno mi ha detto "ma chi te lo fa fare? Cosa ci guadagni?"
Beh, secondo me ci guadagno tantissimo: lo stupore della scoperta di tantissimi luoghi a me ancora ignoti, l'emozione nella riscoperta di quelle mete che hanno segnato la mia infanzia, la sensazione del calore umano e la stima delle persone che mi seguono e che da anni credono in me. 
Mi è bastato chiedere aiuto per questo progetto nel mio ultimo post instagram per rendermi conto di quante persone sono già disposte ad aiutarmi. Sono disposte a collaborare per il bene della terra in cui viviamo, per il nostro futuro. E credetemi, è stato incredibile.
Da due giorni sono oberata di e-mail e messaggi, di proposte e richieste di collaborazione. Immaginavo che il progetto avrebbe incuriosito, ma non immaginavo che avrebbe scatenato tutto questo. 
Persino Frank, durante la mia intervista a Deejay On The Road, mi ha chiesto di questo progetto. E quindi, prima ancora che lo lanciassi ufficialmente su instagram, ne aveva già parlato già Radio Deejay. 
 
Spero mi crederete se vi dico che adesso, mentre scrivo, ho gli occhi lucidi ripensando alla me di 7 anni fa e ai miei primi giri in Puglia per ricavare dei racconti per il blog. Cosa ne potevo sapere? Mi sembrava già fantastico avere un blog ritenuto interessante da una manciata di lettori. Figurarsi se potevo arrivare a immaginare che avrei dato vita a qualcosa di così grande, a un progetto che credo di aver sempre voluto realizzare. Ma ho aspettato di sentirmi pronta. E ho aspettato che qualcuno mi dicesse "Vai, buttati. È il TUO progetto. Se non tu, chi?"
O la va o la spacca, allora. E mi sono buttata.
 
Mi sono buttata forse perché non avevo altra scelta. Mi spiego. 
Sono arrivata alla fine del 2019 stremata. Stanchissima per i troppi spostamenti, per le troppe energie spese male, per i troppi progetti una tantum. Mi sono resa conto di aver passato l'intero anno dedicandomi agli altri, rispondendo a una caterva di e-mail, messaggi, call. E dimenticandomi di me.
Chi sono realmente io? Quali sono i miei obiettivi? Dove sto andando e cosa voglio fare?
Viaggiando è accaduto. Mi sono un po' persa.
Sapete, io diffido da coloro che dicono di aver trovato la ricetta della felicità. Mollate tutto e diventate nomadi digitali. Mollate tutto e sarete liberi. No. Se mollate tutto per diventare freelance capirete molto presto che il concetto di "free" è un'illusione. Soprattutto se, con gli anni, vi farete travolgere dagli eventi smarrendo la vostra strada e la miccia iniziale.
Ecco perché alla fine del 2019 ho iniziato un percorso interiore. Un percorso che mi ha portato a mettere finalmente a fuoco le cose, a costruire le basi dei progetti futuri e di quello che vedrete in questo 2020. 
Se non avessi fatto questo e se non avessi incontrato la persona giusta per farlo, ecco, mi sarei definitivamente persa. Anzi, avrei perso le energie per offrirvi nuovi contenuti. 
Perché il mondo dei social corre alla velocità della luce ed esige in continuazione nuovi contenuti, sempre freschi e coinvolgenti. E credetemi, non è mica facile. 
A volte è meglio star zitti piuttosto che scrivere qualcosa, pur di attestare la propria esistenza. 
Questa folle smania di pubblicare e apparire e correre chissà dove mi stava annientando. 
 
I miei nuovi progetti finalmente mi hanno dato vita nuova. Mi stanno facendo lavorare tantissimo (in termini progettuali, non di guadagno), ma in compenso mi stanno regalando un entusiasmo che credevo perduto. 
Un entusiasmo che è tornato alle stelle, ancor più dopo tutti i messaggi ricevuti in questi giorni da chi ha apprezzato la mia idea, addirittura ringraziandomi. Per me ha un significato immenso. 
 
La cosa curiosa è che questo progetto per la mia Puglia non aveva nessun nome. Qualcuno, leggendo il titolo del video su Facebook, l'ha chiamato Resto in Puglia (credendo che gli avessi affibbiato ufficialmente quel nome). E sapete che c'è? Il nome che avete scelto mi piace. E rappresenta ciò che voglio fare. 
 
All'inizio dell'articolo dicevo che tutto questo un po' mi spaventa. 
Mi spaventa perché sui social ho ricevuto una risposta inaspettata da parte dei lettori. A volte non realizzo il potere mediatico che può avere un video, che posso avere io con le mie parole e le mie idee. 
Sì, questo mi spaventa. Insieme al fatto che mi rendo conto di avere - ora più che mai - una responsabilità nei confronti di chi si sta affidando a me, sta credendo in me e in questo progetto. 
Mi impegnerò a regalarvi storie speciali, a raccontarvi con sincerità e trasparenza ogni borgo e ogni realtà della mia terra. Mi impegnerò a realizzare qualcosa di inedito, che possa essere d'ispirazione per i giovani che vorrebbero rimanere (e trovare un modo per restare) o per coloro che semplicemente vorrebbero scoprire una Puglia più insolita, oltre i cliché.
Mi impegnerò a fare tutto questo con il vostro aiuto, raccogliendo idee e segnalazioni. Alcuni si sono persino proposti per accompagnarmi nelle zone che conoscono meglio. E da lì abbiamo aperto le candidature. 
Sto prendendo nota di tutti i suggerimenti di questi giorni e di tutti i nomi di coloro che mi hanno scritto, in modo da buttare giù un vero e proprio progetto con tanto di itinerari per i prossimi mesi. 
Se avete idee da propormi non esitate a scrivermi su instagram. I messaggi diretti sono per me il modo più semplice per rispondervi in tempo utile. 
Sarà un progetto corale, di vera condivisione. E il vostro supporto sarà fondamentale.
 
Lo so, mi aspetta tantissimo lavoro. Ma io davvero non vedo l'ora. 

Photo credits: Chris de Wit.

Video by Laezon