Non avevo mai preso in considerazione il Colorado.
Non per partito preso, ma semplicemente avevo una wishlist molto lunga all'interno della quale il Colorado non era contemplato.
Poi è arrivato l'invito a IPW - la fiera internazionale del turismo più importante degli Stati Uniti - che quest'anno si svolgeva proprio a Denver, in Colorado.
E così ho scoperto Denver nel modo più bello che esiste: senza aspettative.
Lasciandomi sorprendere.

Denver è abbastanza piccola. La si gira in poco tempo e questo fa sì che ci si senta subito a casa.
In città come New York non basterebbe un anno per farmi sentire a casa, mentre a Denver mi sono bastati due giorni.
L'ho sentita subito mia.
Facile da esplorare, è resa ancora più piacevole dalle persone che la vivono.
Ho trovato la gente del posto molto cortese: dai tassisti ai passanti per strada, dai camerieri agli operatori in aeroporto.
Tutti si sono rivelati estremamente sorridenti e cortesi e in otto giorni non si è mai verificato un episodio spiacevole.
E, dopo aver visto altre zone degli Stati Uniti, posso assicurare che questo non è affatto scontato.

Denver mi è piaciuta?
Sì, decisamente sì.
Di lei ho amato la duplice anima: da un lato è una città moderna e all'avanguardia, dall'altro racchiude ancora un animo autentico che altrove è stato perso. E tutto questo grazie ai parchi che la circondano, in primis il Red Rocks.

Grazie a uno dei tour proposti da Musement ho potuto scoprire i due volti di Denver: quello naturalistico e quello metropolitano.
Di questo tour ho amato soprattutto la prima parte, quella dedicata all'aspetto naturalistico.  Trovo che Denver abbia molto da esprimere sotto questo punto di vista. E trovo che questa sia la grande peculiarità di questa città.

È incredibile come il paesaggio muti completamente in pochi minuti di macchina da Denver. Si passa dal verde brillante al colore rosso - quasi ruggine - del Red Rocks, questo grande parco che sembra finto per quanto è meraviglioso.
E finalmente ho potuto appurare con i miei occhi che l’America non è solo fatta di grandi metropoli, anzi. L’America è fatta di grandi parchi che tolgono il fiato.

All’interno di questo parco vi è un meraviglioso anfiteatro in cui si esibiscono tutti gli artisti più famosi al mondo.
Qui si sono esibiti i Beatles, Ella Fitzgerald, il mio adorato Bruce Springsteen e molti molti altri artisti.
E proprio qui, in occasione dei 50 anni di IPW, ho avuto la fortuna di assistere a una indimenticabile performance dei One Republic. Un'esperienza che si è rivelata molto più di un semplice concerto: è magia, è energia, è adrenalina allo stato puro.
Perché un concerto in questo anfiteatro naturale regala emozioni uniche e indelebili.

Secondo me l'ideale sarebbe vedere il parco sia di giorno che di sera perché i due momenti regalano emozioni differenti (e un'atmosfera completamente diversa).
Il tour di Musement inizia proprio con la visita dell'anfiteatro del Red Rocks con la possibilità di visitare anche il museo all'interno del parco.
Grazie al museo ho scoperto che questo spettacolare anfiteatro si ispira al Teatro Antico di Taormina, nella nostra bella Sicilia. Incredibile, vero?

Il tour procede passando per il Bear Creek Canyon, dimora di comunità montane e animali selvatici, per poi sostare al Buffalo Bill Museum, da cui godere di una vista incantevole sulla città.

Dopo una sosta al Cherry Creek, l'iconico centro commerciale della città, il tour prevede la visita di Denver narrandone il lato storico e culturale.
Il posto che ho più adorato nel centro di Denver? Union Station.
Sicuramente una delle più belle stazioni dei miei viaggi, insieme al Grand Central Terminal di New York.
 Pensate che in questo spazio ci sono bar, ristoranti, fiorai, la hall di un hotel e persino installazioni temporanee.
Io ci ho trovato l’Emotional Baggage Drop, una vera cabina in cui si “depositano”, si rilasciano, si scaricano tutte le proprie emozioni. Come se fossero un bagaglio da spedire in un’altra destinazione.


Consiglio il tour a tutti coloro che desiderano scoprire la parte naturalistica della città che, a mio avviso, è la più bella. Sul sito trovate anche un tour di mezza giornata che prevede solo la visita dei parchi.
I tour sono in inglese e includono un'ottima guida.
Qui potete consultare tutti i tour proposti da Musement, per ogni città.

Mangiare a Denver - qualche posticino da non perdere

Voglio consigliarvi due posticini che mi sono piaciuti molto per la cena:
- La Loma. Cucina messicana, ambiente curato. Buonissime le quesadillas e le fajitas.
- Urban Farmer. Cucina americana, ottimo servizio e buona qualità del cibo. Il locale è molto carino e io sono stata rapida dalla scritta con neon di David Bowie.

Come arrivare a Denver

Arrivare a Denver dall'Italia non è proprio semplicissimo. Ma il bello è anche questo.
Per arrivare ci vuole una vita, ma la soddisfazione è che è una destinazione ancora poco conosciuta dal turismo italiano.
Io ho volato comodamente da Roma a Chicago con KLM, facendo scalo a Amsterdam.
Da Chicago bisogna poi prendere un collegamento aereo domestico.


Per altre informazioni su Denver, consultate il sito ufficiale dell'ente del turismo www.denver.org