Seoul è strepitosa: 10 motivi per partire
Vai all'articolo: Seoul è strepitosa: 10 motivi per partireParto col dirvi che quello che sto per raccontarvi è forse il viaggio più particolare di tutti i viaggi fatti quest'anno.
Un viaggio inaspettatamente strepitoso. Fuori dall'ordinario.
Ricordo ancora bene quella mail ricevuta in tarda serata con oggetto "Seoul - South Korea Trip".
Credevo fosse una delle solite mail da spostare in spam e invece no.
E invece si trattava di una delle mail più belle ricevute negli ultimi tempi. Una mail che annunciava che ero tra i 3 vincitori del contest lanciato da GoPro per i suoi ambassador a livello mondiale.
E così, due settimane dopo quella mail, ancora incredula sono partita per un viaggio in collaborazione con l'ente del turismo di Seoul.
Potrei dirvi che ho sempre sognato di visitare Seoul ma - onestamente - mentirei.
Seoul non è mai stata nei miei programmi e, a dirla tutta, non sapevo proprio cosa aspettarmi da questa avventura.
Ho provato a documentarmi prima della partenza ma erano pochissimi i blog - e i profili instagram - che mi davano notizie su questa meta. Mi sembrava come se il turismo occidentale non si fosse ancora accorto della Corea del sud.
E in effetti a Seoul ho incontrato pochissimi occidentali e - come ormai avviene molto raramente - ho avuto davvero la sensazione di scoprire un posto nuovo, di raccontare una meta fuori dall'ordinario, fuori dagli itinerari battuti.
Per questo motivo, affinché io possa essere d'aiuto ad altri italiani che come me faticano a trovare informazioni, mi sembra doveroso dedicare più di un articolo a questo viaggio.
Proprio perché ancora pochissimi conoscono questa città, ho deciso di iniziare con un post che possa incuriosirvi e innescare in voi almeno una buona motivazione per scoprire Seoul.
Prossimamente passeremo ai "tecnicismi" e all'itinerario con le varie giornate.
Oggi partiamo con i miei 10 motivi per partire (subito) per Seoul.
Cose da sapere prima di partire per la Corea del Sud
Ovviamente è richiesto il passaporto in corso di validità ed è importantissimo - anche se non obbligatorio - avere una buona polizza assicurativa (cosa che vale per tutti i viaggi, anche quelli all'interno della Comunità Europea). Una buona assicurazione viaggio consente di viaggiare serenamente e, qualora dovessero esserci problemi, di potersi affidare all'assistenza di professionisti. L'assicurazione che io stipulo da anni e consiglio è quella di Heymondo (io preferisco optare sempre per l'assicurazione viaggio annuale, che ha un buon rapporto qualità prezzo ed è la soluzione ideale per chi viaggia molto durante l'anno come me). Tra l'altro alla mia community è riservato uno sconto speciale su tutte le polizze viaggio Heymondo.
1. L'autunno a Seoul
L'autunno non è mai stata una stagione entusiasmante per me, almeno prima di mettere piede a Seoul.
Qui il periodo autunnale è considerato uno dei momenti più belli dell'anno e mi sono lasciata contagiare molto molto facilmente.
Il foliage è meraviglioso e i parchi regalano una quiete inaudita incorniciata da pennellate di rosso, arancio e oro.
Su instagram vi ho mostrato foto e video dello spettacolo naturale che avvolge la città in autunno. Uno spettacolo che mi ha fatto totalmente cambiare idea su questa stagione.
Consiglio. Se decidete di visitare Seoul per l'autunno io vi consiglio di programmare il viaggio per fine ottobre- metà novembre dal momento che l'inverno - con annesse nevicate - potrebbe essere molto precoce.
2. Secret Garden (e andare in giro con gli abiti tradizionali)
La prima cosa che mi viene in mente quando penso a questa città è il Secret Garden, senza ombra di dubbio. Situato all'interno del Changdeokgung Palace (Patrimonio UNESCO dal 1997), è visitabile solo su richiesta online o una volta che si è sul posto.
Si tratta di un vero tesoro custodito alla perfezione sia per la pulizia all'interno che per la quiete che il posto regala, grazie al fatto che poche persone possono accedervi ad ogni turno d'ingresso.
Ho amato l'esplosione di colori e posso giurarvi che non avrei più smesso di scattare foto.
L'esperienza può essere resa ancora più autentica noleggiando degli abiti tradizionali (come ho fatto io, ovviamente) da indossare per tutta la visita.
Si tratta degli abiti che un tempo i sud coreani indossavano abitualmente ma oggi vengono indossati solo per cerimonie importanti, in particolare dalle spose durante i matrimoni.
Proprio di fronte all'ingresso del palazzo, proseguendo per qualche metro verso destra, si incontra uno dei tanti negozi che in città consentono di scegliere il proprio abito preferito. Dopo aver indossato l'abito selezionato si può scegliere di lasciarsi acconciare velocemente i capelli, magari in una morbida treccia.
Il mio consiglio è di non avere vergogna e di trascorrere almeno una mezza giornata con gli abiti tradizionali. Il vostro soggiorno sarà ancora più speciale e vi permetterà di immergervi nella cultura locale - o almeno per me è stato così.
Inoltre, indossando l'abito tradizionale, l'ingresso al palazzo è gratuito.
Potreste anche prenotare un walking tour guidato, esperienza molto carina.
3. La cosmetica
Vi svelo una cosa: mentre vi scrivo ho una maschera coreana al ginseng rosso applicata al mio viso. Sì, a Seoul ho fatto incetta di maschere e altri prodotti beauty (in particolare prodotti per la skincare) dal momento che oggi la Corea del Sud è al primo posto per quanto riguarda questo settore. Passeggiando per le aree dello shopping è inevitabile farsi tentare dalle decine e decine di store dedicati alla cosmetica, anche di alto livello.
Ho chiesto consigli e mi hanno consigliato 3CE per il make up e IgnisFree per le maschere viso.
Ho anche provato a farmi coccolare (o meglio, a farmi restaurare) in uno dei saloni di bellezza più in voga: JennyHouse. Situato a Gangnam, il quartiere più trendy di Seoul (nonché il quartiere reso famoso in tutto il mondo dal tormentone di Psy), questo salone è frequentato dalle star coreane e vanta una vera e propria spa per i capelli.
Mi sono affidata completamente ai professionisti di JennyHouse chiedendo loro di trasformarmi in una star coreana. Ed è venuto fuori il trucco molto particolare che vedete qui in foto. Devo essere sincera: ho amato molto il make up degli occhi ma non quello per la pelle, a mio avviso troppo elaborato e con un risultato finto, bianchissimo. Ma d'altronde l'ho voluto io: ho chiesto di farmi somigliare a loro!
4. La cucina
Se siete delle buone forchette e amate sperimentare la cucina straniera, beh, la Corea saprà stupirvi.
Nei pochi giorni trascorsi ho mangiato tanto - davvero tanto - e di tutto, a dimostrazione che la cucina coreana è davvero varia.
Premessa: in Corea si mangia tutto con le bacchette. Le bacchette per i coreani sono una sorta di compagni, dei migliori amici: con le bacchette tagliano, sminuzzano, avvolgono i noodles, portano il cibo alla bocca. E pensate che esistono persino delle competizioni in cui vengono premiati i maggiori talenti nell'uso delle bacchette!
Io ho cercato di utilizzarle il più possibile e, vista la mia esperienza decennale con sushi e sashimi (a cui sono particolarmente grata) me la sono cavata. Tuttavia se non avete molta dimestichezza e preferite utilizzare le nostre classiche posate, basta chiedere. Per alcuni piatti ho dovuto cedere anche io.
Il must imperdibile se mangiate la carne è il BBQ alla coreana, davvero ottimo. Vi sono dei locali specializzati che propongono vari piatti tra cui la specialità, il BBQ. Al centro del tavolo troverete una piastra su cui verrà preparata la carne, davanti ai vostri occhi. Intorno alla piastra vi verranno serviti tanti piatti di contorno, in particolare verdure.
Non sono un'amante del BBQ, ma vi assicuro che in Corea ha qualcosa di speciale (credo utilizzino delle salse particolari durante la cottura), è davvero squisito!
E il BBQ non è l'unica cosa che viene preparata al proprio tavolo. Vi sono diversi piatti tradizionali (come zuppe, noodles particolari) che vengono preparati davanti ai propri occhi, così che ognuno possa mescolare a proprio piacimento.
La trovo una cosa molto piacevole dal momento che unisce e crea un momento di attesa e condivisione per i commensali, ancor prima di iniziare a mangiare.
Un'altra prelibatezza da non perdere - anche se è più di derivazione cinese - sono i dumplings. Li ho provati in diversi posti e in diverse salse e li ho trovati sempre gustosi.
Anche in Corea c'è il sushi - sia di pesce che per vegetariani - e a quanto pare le verdure sono sempre presenti a tavola. Ma di questo vi parlerò meglio in un altro post.
5. Il turismo occidentale è ancora poco sviluppato
Come dicevo su, il turismo occidentale è ancora poco sviluppato (nel 2017 era praticamente inesistente). E - che non me ne vogliate - la trovo una cosa favolosa.
Con il mio lavoro ho potuto testare che tutte le destinazioni che più sognavo erano già bersagliate da europei e americani. E il turismo di massa a volte può giocare negativamente sui sentimenti che un viaggio regala, sulle emozioni che ci lascia al rientro.
Pensandoci, credo che ho amato così tanto Seoul proprio per il fatto che mi sono sentita un po' un pioniere in una terra semisconosciuta, almeno per quanto riguarda l'Italia.
Molti dicono che nei prossimi anni Seoul subirà un'ascesa incredibile in termini di turismo (un po' come è successo anni fa per il Giappone) e penso quindi che questo sia il momento perfetto per prenotare un viaggio da queste parti. Per godervelo in tranquillità prima che diventi di tendenza.
6. L'ospitalità e la gentilezza della popolazione locale
La popolazione locale è di una gentilezza disarmante.
E non vi parlo solo di sorrisi e moine, ma anche della loro preoccupazione nei nostri confronti. Si preoccupano continuamente che tutto vada bene.
Palrando con dei sud coreani ho appreso quanto per loro sia assurdo il fatto che qui da noi sia impensabile lasciare la propria borsa e i propri averi incustoditi. Dal momento che sono stati educati a sviluppare un profondo senso dell'etica e dell'onestà, i sud coreani sono abituati a lasciare momentaneamente le loro cose senza l'ansia di tenerle sempre sotto controllo.
Vi racconto un aneddoto. A Seoul, per la prima volta nella mia vita, ho dimenticato qualcosa in taxi: una delle mie due GoPro!
Fortunatamente sono così maniacale nel controllare di aver tutto che 5 minuti dopo essere scesa dal taxi mi ero già accorta di non averla con me.
Avevamo con noi la ricevuta del taxi, così l'abbiamo chiamato immediatamente.
E, nel giro di un quarto d'ora, il taxi ha finito l'altra corsa ed è tornato indietro per riportarmi la mia GoPro. Sana e salva nelle mie mani.
Ecco, forse questa è la cosa più bella (e al tempo stesso più spaventosa) che mi è accaduta nei giorni a Seoul.
È stato interessante parlare con la gente locale di questa innata onestà che a loro sembra tanto scontata mentre a noi occidentali stupisce tanto.
7. La modernità che si intreccia con la tradizione
Se da un lato ci sono i giardini e gli abiti e gli abiti tradizionali, dall'altro Seoul è estremamente moderna.
Grattacieli altissimi, gabinetti super tecnologici con tasti che permettono di fare lavaggi vari e bidet senza neppure alzarsi, bottoncini sui tavoli dei ristoranti per chiamare i camerieri...
Insomma, Seoul è davvero all'avanguardia tant'è che giorno dopo giorno mi sono sentita di vivere un viaggio nel futuro.
Questa è sicuramente una motivazione che rende la città estremamente affascinante e - almeno secondo me - da scoprire al più presto.
8. La quiete
Nonostante la modernità, la Corea trasmette una quiete inaudita.
Non solo passeggiando nei parchi, ma anche nei quartieri più trendy e per le vie dei negozi. Sembra come se tutto sia ovattato dalla grazia e dalla calma dei sud coreani.
Ecco perché mi è sembrato di vivere in una nuvola.
9. Il Festival delle Lanterne a novembre
Ogni novembre a Seoul si tiene il Festival delle Lanterne.
Il Cheonggyecheon Stream per due settimane circa viene allestito con una miriade di lanterne realizzate da designer locali e non.
Si tratta di uno dei festival più attesi e ogni anno ha un tema diverso. Quest'anno è stato dedicato al Giochi Olimpici del 2018 che si terranno a PyeongChang, a poche ore da Seoul.
Io lo trovo un modo piacevole per trascorrere una serata in città e immergersi in un mondo di luci e colori.
10. Ogni cosa è super carina (e vorrete comprare tutto)
Penso che in Corea non esista il concetto del brutto. E lo penso perché tutto è super cute.
Dagli annunci dei lavori in corso ai Kleenex, dalle insegne dei locali agli autobus, dalle confezioni dei biscotti alla bottiglia del succo di frutta. Tutto è colorato e spesso raffigura personaggi del mondo animato.
Questo contribuisce a diffondere allegria ma, soprattutto, contribuisce a svuotare il nostro portafoglio.
Vi avverto: vi verrà voglia di comprare tutto, persino i fazzolettini (anche se non siete raffreddati).
Insomma, vi verrà voglia di fare un mega shopping di cosa inutili ma tenerissime!
A tutti questi motivi aggiungiamoci il fatto che ci sono molte compagnie low cost (in primis la mia amata Air Asia) che portano a Seoul.
Quindi, se non avete molti giorni a disposizione, io vi consiglio di inserire la città in un itinerario di viaggio in altre destinazioni dell'Asia.
Probabilmente lo farò io stessa il prossimo anno!
Il visto per l'ingresso in Corea del Sud: è necessario per noi italiani?
Per noi italiani non occorre alcun visto per entrare in Corea del Sud.
Valuta e pagamenti. Io ho pagato tutto tranquillamente con carta per evitare di cambiare gli euro in won coreani. Le carte dei circuiti più comuni a livello internazionale (Mastercard, Visa) vengono accettate ovunque. Visti i rapporti che attualmente intercorrono con gli Stati Uniti, credo che anche American Express sia accettata ovunque, ma non posso darvi certezza.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dell'ente del turismo: visitseoul.net
E se volete scoprire di più vi lascio al mio Vlog, dove ho raccontato tutto il viaggio passo dopo passo. Potrete rivivere Seoul con me, in poche parole.
Iscrivetevi al canale per rimanere aggiornati.
Viaggio realizzato in collaborazione con GoPro e Visit Seoul
All'interno dell'articolo sono presenti link affiliati
6 Commenti