Oman: 10 motivi per partire
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Quando ho annunciato la mia partenza per l'Oman, moltissime persone mi hanno chiesto "E dov'è?" o, peggio ancora, "Cos'è?"
Non li biasimo dal momento che anch'io fino a qualche anno fa non ne avevo mai sentito parlare.
Eppure vi assicuro che dopo aver visto qualche foto e aver letto qualche post circa la terra omanita, ecco, io bramavo di andarci.
Negli ultimi anni solo nel sentir pronunciare il nome "Oman" la mia mente già partiva verso est, verso atmosfere dorate e seducenti, verso ambienti intrisi dei profumi delle spezie, verso paesaggi sconfinati capaci di donare un inaudito senso di libertà.
L'Oman è una terra incastonata nel Medio Oriente e, come i i vicini Emirati, si è sviluppato negli ultimi decenni. Va da sé che questo Paese è ancora poco esplorato dal punto di vista turistico e si rivolge a tutti quei viaggiatori che sono in cerca di una meta particolare ed esclusiva.
Tuttavia, a differenza degli Emirati (e in particolare di Dubai, che ho visitato qualche anno fa), l'Oman non ostenta le sue ricchezze bensì preserva i riti e le tradizioni che lo rendono unico. Questa autenticità è una caratteristica che ho particolarmente apprezzato e che ha fatto un po' da fil rouge durante i miei due viaggi in Oman.
E poiché ancora in pochi - ingiustamente - conoscono l'Oman ho pensato che il modo migliore per iniziare a parlarvi di questo Paese non poteva che essere un elenco dei 10 motivi che - secondo me - dovrebbero spingervi a partire.
Prima di iniziare il racconto dell'itinerario, vi ricordo l'importanza di stipulare una polizza sanitaria per viaggiare serenamente. È importantissimo sempre, in ogni viaggio. Io da anni utilizzo Heymondo, che è affidabile e ha un ottimo rapporto qualità prezzo. In più per tutti i miei lettori ho a disposizione uno sconto del 10% su qualsiasi tipo di polizza (se viaggiate molto, come nel mio caso, vi consiglio l'annuale per risparmiare e star sempre sereni).
1. Il deserto
Ok, il deserto non si trova solo in Oman. Eppure per me è sempre elettrizzante avere la possibilità di inserire un paio di giorni nel deserto in un itinerario di viaggio.
L'Oman, con la sua grande varietà paesaggistica, consente di vivere un'esperienza a stretto contatto con i beduini e di dormire in un campo tendato sotto una coperta di stelle.
Senza contare la magia del tramonto tra le dune: un'emozione impagabile e un'esperienza da provare almeno una volta nella vita.
Io sono stata ospite al Desert Night Camp, un'ottima soluzione per chi vuole dormire nel deserto senza rinunciare al comfort.
Ps. Per chi vuole osare vi è anche la possibilità di farsi decorare la mano con l'henné, secondo la tradizione beduina.
2. Fare un bagno nel wadi
Un must imperdibile è il bagno nel wadi.
Non si può andare in Oman senza provare questa ebbrezza - soprattutto perché non capita tutti i giorni di ritrovarsi in un wadi.
I wadi sono letti di torrenti in cui scorre l'acqua, situati nelle regioni desertiche come la Penisola Arabica e solitamente incastonati tra rocce alte e rosse.
In Oman vi sono tantissimi wadi ed io, durante il mio viaggio, ne ho potuti ammirare due.
E credo sarà indimenticabile la sensazione che ho provato nell'immergermi nel wadi, nuotare nelle sue acque verde smeraldo e godere di un po' di refrigerio nonostante il caldo torrido all'esterno. Tutto questo ammirando lo spettacolare paesaggio circostante.
Il wadi che vedete qui sotto (quello in cui ho nuotato) si chiama Wadi Arabeieen.
3. Osservare la vita locale nei wadi
Come dicevo su, in Oman ci sono moltissimi wadi. Il primo wadi che ho visitato (senza fare il bagno perché non avevo il costume, ahimè) si chiama Wadi Bani Khalid.
Ci sono arrivata di venerdì e, essendo un giorno festivo per la popolazione musulmana, vi ho trovato moltissime persone del posto. Gruppi di amici intenti a fare il bagno, famiglie che aspettano il venerdì per il picnic, gruppetti di donne all'ombra di una palma.
Ho trovato davvero piacevole mescolarmi alla gente del posto e osservare le loro abitudini.
E tengo a precisare che nessun local si è dimostrato ostile nei miei confronti.
Al contrario, tutti gli autoctoni che ho incontrato si sono dimostrati estremamente dolci e cortesi, molto più che in alcuni dei Paesi che avevo già visitato nel Medio Oriente.
4. Conoscere la dolcezza e le tradizioni della popolazione omanita
Come ho scritto su, gli omaniti si sono rivelati delle persone dolcissime. E credo profondamente che questo faccia la differenza in un viaggio.
Sono stata accolta dalle donne del posto, signore dolcissime e sorridenti che mi hanno fatto gustare i loro manicaretti. Anche gli uomini si sono sempre comportati in maniera distinta, con un allure e un'eleganza che contraddistingue ogni loro gesto.
Nelle abitazioni locali ho imparato che il caffè in Oman è una cosa seria: viene servito come un vero e proprio rito e la tazzina, secondo la tradizione, va presa con la mano destra.
A tavola ho appreso che la cucina omanita è davvero squisita ed è accompagnata da vari tipi di pane: chapati, mandasi (dall'incrocio della cultura omanita e africana), raqaq.
5. Scoprire Muscat e il suo meraviglioso souq
Il modo migliore per entrare a contatto con l'atmosfera di Muscat è immergersi nel suo souq, tra le decine e decine di negozi che espongono prodotti tipici. Un'orgia di colori e profumi che per me rappresenta l'essenza del Paese, parte della sua anima. Spezie, tessuti, scarpette a punta, lampade colorate, porticine in legno, monili in argento e tanto tanto altro.
E dopo un giretto nel souq l'ideale sarebbe godersi il tramonto passeggiando lungo lo splendido lungomare della città.
6. Andare in spiaggia tutto l'anno
In Oman il clima è sempre perfetto per andare al mare. E direi che in un periodo storico in cui molti Paesi a noi vicini sono off-limits l'Oman sia davvero la destinazione perfetta per chi cerca un posto caldo da raggiungere in poche ore dall'Italia.
Oltretutto il Paese presenta delle spiagge favolose e offre la possibilità di fare snorkeling e immersioni.
La zona - a mio avviso - più bella per il mare è Salalah, nel sud del Paese. Le spiagge sono ampie e lambite da acque limpide, che in alcuni tratti non hanno nulla da invidiare alle acque caraibiche.
7. Visitare la Grande Moschea del Sultano Qaboos
Quella di Muscat è senza dubbio una delle moschee più belle che io abbia mai visto. E da sola vale il viaggio, almeno secondo me.
Sono rimasta esterrefatta tra le nicche coloratissime, gli alti minareti, gli sfavillanti lampadari, le maioliche azzurre e i pregiati tappeti iraniani.
Si tratta di un luogo dal fascino magnetico, uno straordinario esempio di architettura islamica moderna. Un vero gioiello.
Pensate che dopo quella di Abu Dhabi, è la moschea già grande al mondo.
Per entrare nella moschea è fondamentale essere vestiti in maniera decorosa con le caviglie coperte, il capo coperto e una maglia che copra anche i polsi.
Sì, anche i polsi devono essere coperti. I controlli all'ingresso sono molto severi.
8. Prendere il sole (in una infinity pool) tra le montagne
Come vi ho già detto, l'Oman mi ha colpito per la sua varietà paesaggistica. Oltre al deserto, alle spiagge e ai wadi, questa terra affascina per le montagne.
In particolare, io ho soggiornato tra le vette di Jabal Akhdar, vette che arrivano fino a 3000 metri regalando un paesaggio unico e insolito per la Penisola Arabica.
Se cercate un posto da sogno vi consiglio il resort in cui io stessa ho dormito: Anantara Al Jabal Al Akhdar. Un resort da Le Mille e Una Notte.
9. Lasciarsi conquistare dalla natura dell'Oman
Se chiudo gli occhi e penso all'Oman mi viene in mente la sua ricchezza naturale, mi vengono in mente le conche di acqua verde smeraldo custodite da alte formazioni rocciose.
Mi viene in mente questa meraviglia nella foto qui in basso dal nome Bimmah Sinkhole. Non si tratta di un wadi, ma di una vera e propria grotta quasi nascosta. E per la sua conformazione mi ha ricordato tanto la mia amata Grotta della Poesia, in Salento.
A differenza della grotta nostrana, tuttavia, Bimmah Sinkhole è praticamente deserto. Un luogo dove ci si può rilassare in ogni periodo.
10. L'Oman è un Paese sicuro
Sì, l'Oman è un Paese sicuro.
Gli omaniti sono ibaditi (la corrente più pacifica dell'Islam) e il tasso di criminalità nell'intero Paese è bassissimo, quasi inesistente.
Questo perché chi non rispetta le leggi va incontro a delle pene altissime.
E per finire, alcuni consigli se state organizzando un viaggio in Oman:
- per le donne: è opportuno vestirsi in maniera decorosa. A parte i luoghi religiosi, è sufficiente indossare gonne lunghe e avere le spalle coperte. Ricordo che nella moschea di Muscat per accedervi è fondamentale avere capo, polsi e caviglie coperti.
- per effettuare chiamate, anche solo chiamate WhatsApp, è necessario utilizzare il VPN. Ve ne avevo parlato qui.
- costi: l'Oman non è un Paese economico. I prezzi sono piuttosto elevati.
- se volete affidarvi a un tour operator esperto in viaggi in Oman vi suggerisco Al Koor Tourism. Il mio primo viaggio in Oman è stato organizzato dall'ente del turismo omanita in collaborazione con Al Koor.
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