Grecia da favola: nelle Cicladi a bordo del Sailing Village
Vai all'articolo: Grecia da favola: nelle Cicladi a bordo del Sailing VillageRicorderò per sempre l'estate del 2017 come l'estate in cui ho realizzato alcuni dei miei più grandi sogni. Sogni di viaggio, ovviamente.
Tra i viaggi che tanto sognavo vi è sempre stata la Grecia da scoprire dal mare, a bordo di un'imbarcazione.
Ho appena avuto l'occasione di coronare questo sogno con il Sailing Village di Eden Viaggi a bordo della Galileo, un veliero così particolare che tutti - ma proprio tutti - lo fotografavano dalle loro barche o dal porto.
E così ho trascorso 8 giorni da favola navigando tra un'isola e l'altra delle Cicladi partendo da Atene, passando per Poros, sostando nell'ordine a Milos, Polyegos, Folégandros, Santorini, Mykonos, Paros e rientrando nella capitale.
Cos'è il Sailing Village?
Come dice il nome stesso, si tratta di un (piccolo) villaggio galleggiante. Premettendo che non ho mai fatto una crociera perché spaventata dall'enorme mole di gente, ho trovato in questa soluzione di viaggio un ottimo compromesso.
A bordo eravamo una trentina di ospiti quindi il viaggio è stato molto intimo. Così intimo che al rientro, dopo aver condiviso tante esperienze, avevamo quasi la sensazione di essere diventati una grande famiglia. E ovviamente io ho avvertito quella morsa allo stomaco che mi si presenta ogni volta che un'esperienza indimenticabile volge al termine.
Il trattamento a bordo è all inclusive e prevede due cene (la prima e l'ultima) con menu à la carte mentre per tutti gli altri pasti è sempre previsto un ottimo buffet molto vario, sempre provvisto di qualche deliziosa specialità greca.
La crew - a parte i membri dello staff Eden Viaggi - è straniera ed estremamente carina e disponibile. Posso dire lo stesso dei tre ragazzi dello staff Eden Viaggi, impeccabili e sempre attenti alle esigenze degli ospiti.
Non essendo una grande nave, la Galileo può raggiungere spiaggette deserte e raggiungibili solo dal mare, cosa che ci ha permesso di godere in totale tranquillità di acque cristalline. Quando non è stato possibile attraccare - o semplicemente per concederci dei piccoli break durante la navigazione - ci siamo fermati in mare aperto per una nuotatina.
E poiché la Galileo è provvista di canoe, pinne, maschere con boccaglio, salvagenti e bastoncini galleggianti, anche chi non sa nuotare può concedersi un po' di refrigerio in acqua.
L'itinerario originale comprendeva Poros, Milos, Polyegos, Folégandros, Santorini, Mykonos e Syros ma, a causa delle condizioni meteorologiche, il capitano ha deciso di sostituire quest'ultima isola con Paros. Per la sicurezza degli ospiti e della crew, infatti, l'itinerario è suscettibile di variazioni. Ma vi assicuro che ogni sosta alternativa si rivelerà altrettanto interessante.
Qui di seguito entriamo nel vivo del viaggio: saltando Poros - vi siamo stati solo la prima notte per spezzare la navigazione da Atene a Milos - vi racconto ogni singola tappa con immagini e parole.
Milos
Ho scoperto Milos pochi anni fa grazie al racconto di amici che se ne erano innamorati.
Va da sé che attendevo con trepidazione di esplorare questa isola, l'isola dei mille colori.
Indimenticabile il risveglio al mattino (il primo risveglio in veliero) circondati da acque turchesi e altissime falesie bianche e immacolate.
Abbiamo fatto qui il primo bagno, nella baia di Kleftiko, una delle più belle baie di Milos, raggiungibile solo dal mare. A bordo di un tender abbiamo esplorato le numerose grotte della baia per poi spostarci al porticciolo di Pollonia per visitare il centro dell'isola.
Col suo impressionante paesaggio vulcanico, con le sue spiagge rinomate in tutto il mondo e i suoi villaggi dallo stile tipico delle Cicladi, Milos ha mantenuto lo spirito autentico della Grecia. La "capitale" dell'isola è Plaka, un villaggio tradizionale che ospita un castello veneziano del tredicesimo secolo.
Per ammirare le bellezza dell'isola - come accade in gran parte delle isole greche - è essenziale un giro in barca. Solo così si può ammirare la varietà di rocce vulcaniche, ragion per cui Milos è conosciuta come l'isola dei mille colori. Anche detta l'isola delle 75 spiagge, viene descritta come una vera meraviglia naturale data l'unicità della roccia vulcanica che ricopre la superficie dell'isola.
Imperdibile un giretto a Plaka, tra i vicoletti candidi e i negozietti, e una visita al museo della sabbia. In questo museo particolarissimo sono custodite sabbie provenienti da tutto il mondo, incluse le varie sabbie delle spiagge di Milos: sabbia bianca, sabbia nera, sabbia rossa...
Qui è davvero evidente come Milos sia un agglomerato di colori, un prodigio naturale.
La spiaggia più conosciuta dell'isola è Sarakiniko, una spiaggia che presenta un paesaggio lunare surreale caratterizzato da rocce vulcaniche fossilizzate di colore bianco. Un paesaggio mozzafiato che mi ha ricordato molto Scala dei Turchi in Sicilia e Pamukkale in Turchia.
Per la sera vi consiglio un localino che mi ha fatto sognare: Opsidianos Art Cafe a Pollonia. Si tratta di un posticino intimo sul mare con poche lucine, ideale per una serata romantica o per bere qualcosa in tranquillità con gli amici.
Polyegos
Il bello di scoprire la Grecia dal mare è poter raggiungere posti che diversamente non avresti mai scoperto. Come Polyegos.
Polyegos è un'isola disabitata del Mar Egeo, vicinissima a Milos e famosa per le sue bellissime spiagge.
Qui ho nuotato in una delle baie più belle che io abbia mai visto. Un vero paradiso.
Folégandros
Abitata solo da 600 persone (esclusi i turisti), Folégandros è stata una delle più belle scoperte dell'intero viaggio. Mi ha stupito per i suoi vicoletti deliziosi, per il design semplice ma curato di ogni singola taverna. Mi è piaciuta sia la zona in altura, la zona movimentata della Chora (capoluogo dell'isola), che quella del porto, con i baretti sulla sabbia con gli ombrelloni di paglia.
Santorini
Lo so, Santorini non necessita di alcuna presentazione. Lei è semplicemente -sospiro - la meravigliosa Santorini.
Tuttavia non tutti sono a conoscenza dell'incredibile storia dell'isola.
Quello che vediamo adesso a Santorini è il risultato dell'eruzione vulcanica di 3600 anni fa. Un'eruzione detta minoica, grande come l'esplosione di 40000 bombe atomiche tutte assieme. In seguito all'eruzione il vulcano è sprofondato e così si è creata la caldera: un cratere dalla forma rotonda.
E ho scoperto che il vulcano - che ha dato vita all'eruzione più grande del mondo - è ancora attivo.
Va da sé che oggi Santorini non è un'isola, ma un arcipelago di ben cinque isole.
Grazie a un'escursione organizzata a bordo ho potuto apprendere la storia di Santorini e il suo lato meno imbellettato visitando il sito archeologico di Akrotiri.
La città di Akrotiri, che si è preservata grazie alla pietra pomice che ha creato un velo protettivo, viene detta la Pompei del Mar Egeo ma - pensate - è ancora più antica di Pompei. L'ingresso costa 12 euro e, se come nel mio caso visitate il sito in compagnia di una guida locale, ne vale davvero la pena.
Avete presente tutte le chiese che si vedono nelle foto di Santorini? Ecco, pensate che l'isola conta ben 600 chiese e solo 18 sacerdoti. Questo perché qui le chiese sono private e appartengono tradizionalmente alle famiglie.
Questo l'ho appreso passeggiando per Oia, la zona più mainstream e fotografata di Santorini, ma indubbiamente meravigliosa. Così meravigliosa da tollerare le file di turisti e il dover sgomitare per una foto panoramica.
Leggermente meno affollata è Fira, il capoluogo di Santorini, pieno di vicoletti e negozietti di ogni genere.
Io e mia sorella ci siamo fermate a pranzo proprio qui, da Ouzerì, un ristorante tipico consigliatoci dalla guida dell'escursione del mattino (e che io stessa consiglio a voi).
Qui abbiamo provato le melanzane bianche accompagnate da feta e pomodoro, le tradizionali polpette di carne e i domatokeftedes, una sorta di frittelle greche al pomodoro.
Da provare anche la moussaka, uno sformato di melanzane con carne tritata e formaggio (una specie di parmigiana greca).
E ovviamente per finire non ci siamo fatte mancare il vinsanto, il digestivo tipico di Santorini fatto di tre varietà di uva.
Per tornare al porto da Fira abbiamo preso la teleferica, che è anche un modo per avere una panoramica dell'isola scendendo (o salendo).
L'alternativa sarebbe stata farsi trainare da un asinello, ma io lo sconsiglio vivamente sia per la vostra sicurezza che per il bene dell'animale.
Il celebre tramonto di Santorini l'abbiamo visto da una posizione unica e privilegiata: dal nostro veliero.
Mykonos
A cosa pensate se sentire nominare Mykonos?
Al divertimento sfrenato, agli aperitivi al Paradise e al Tropicana (con il leggendario Sasà), alle serate interminabili, ballando fino a notte fonda.
Ma oltre a questo lato più goliardico (che abbiamo sperimentato), ho scoperto che Mykonos ha anche un altro volto. Un volto fatto di cieli infuocati e tramonti tra i mulini a vento, di spiagge meravigliose dalle acque cristalline (di cui molte quasi inesplorate), di una suggestiva Little Venice con baretti affacciati sul mare.
Ho scoperto una Mykonos inaspettata, un'isola in cui ho proprio voglia di tornare.
Paros
Paros è stata una meta imprevista.
Dovevamo approdare a Syros, la capitale delle Cicladi, ma a causa delle correnti il capitano - per la nostra sicurezza - ha deciso di cambiare rotta e optare per un altro porto.
E così siamo finiti a Paros, l'isola che molti ricorderanno come la location del film Immaturi.
Un'isola dagli scorci incredibili che mi ha ricordato un po' Santorini, ma in chiave meno turistica. La nostra visita è iniziata con la spiaggia di Martselo, selvaggia e lambita da acque trasparenti.
Nella zona vicino al porto, a Paroikia, si può visitare l'Ekatontapyliani Church complex, anche conosciuta come la chiesa delle 100 porte. In stile bizantino, è una delle chiese cristiane meglio conservate in Grecia e mi ha ricordato vagamente Aya Sofia a Istanbul.
Se si cerca la movida bisogna spostarsi a Naoussa: qui abbiamo trovato tantissimi locali deliziosi per la sera.
Tra i tanti vi consiglio Agosta, un locale molto carino - a due piani - sul mare.
Atene
Avendo il volo di rientro nel tardo pomeriggio, prima di andar via io e mia sorella ci siamo concesse un rapido giro ad Atene.
Per questioni di tempo non sono riuscita a vedere l'Acropoli (ma mi sono ripromessa di tornare presto per rimediare), ma in compenso ho fatto un giretto a Monastiraki fino a raggiungere Psyri, una zona emergente e molto giovanile che ho scoperto grazie alla preziosa guida di Maria, una delle più famose e longeve travel blogger greche nonché una persona squisita.
Maria mi ha portato alla scoperta della street art greca in questa zona di cui non avevo mai sentito parlare.
Le ore spese ad Atene sono state una degna conclusione di questo viaggio favoloso, indimenticabile.
I ricordi più cari che porto a casa.
L'intero viaggio è stato strepitoso. Sarà che ho avuto il piacere di condividerlo con mia sorella, sarà che sognavo la Grecia in barca da anni, ma posso dirvi sinceramente che ha superato ogni aspettativa.
Tra i ricordi più cari che porto a casa mi sovviene l'immagine di Santorini completamente illuminata di notte. Sul sundeck c'eravamo io e pochissimi altri e davanti a noi c'erano le infinite lucine di Santorini che sfilavano davanti ai miei occhi mentre la Galileo riprendeva a navigare verso un nuovo porto. Una vista privilegiata che non so se i miei occhi avranno ancora il piacere di assaporare.
Un altro ricordo che custodirò con gioia è la festa greca del penultimo giorno, quando dopo cena abbiamo imparato a ballare le danze greche tradizionali fino a sentire male alle gambe, ridendo a più non posso e gridando "uoppa!" insieme ai ballerini locali.
Ricorderò il bagno rigenerante in mare aperto davanti all'isola di Egina, poco prima di arrivare ad Atene, dopo aver sofferto la prepotenza del mare forza 9. Ricorderò come tutti siamo rinati dopo una nuotata in quelle acque fresche e cristalline scherzando sulla difficile mattinata appena trascorsa.
Sono ricordi speciali che una diversa tipologia di viaggio non mi avrebbe regalato. E per questo sono infinitamente grata al Sailing Village di Eden Viaggi.
Per comprendere meglio le emozioni provate vi lascio al video realizzato durante il viaggio.
Vi consiglio di vederlo in modalità HD direttamente nel mio canale YouTube.
Questo post è stato realizzato in collaborazione con Eden Viaggi
Il video è stato realizzato con GoPro Hero 5 Black