Il viaggio in Kenya è stato un concentrato di emozioni indescrivibili.

Potrei iniziare a raccontarvelo dal Masai Mara, dove ho preso parte al più bel safari della mia vita, ma preferisco andare per ordine.

L'itinerario che abbiamo seguito comprende Nairobi, il Parco Nazionale di Aberdare e il monte Kenya, il parco del Masai Mara e infine Mombasa.

Questo itinerario corrisponde al cosiddetto Romantic Circuit percorso dalla Principessa Elisabetta, l'attuale regina del Regno Unito. Pensate che il 6 febbraio 1952, il giorno della sua ascesa al trono, la principessa si trovava proprio in Kenya per una visita ufficiale del paese con il marito, il Principe Filippo.

E il 5 febbraio 1952 Elisabetta venne a conoscenza della morte di suo padre Re Giorgio VI proprio durante il suo soggiorno al Treetops Lodge, lo stesso lodge dove ho soggiornato in questo viaggio per due notti.

Ebbene sì.

Possiamo dire che ho trascorso due giorni da regina all'Aberdare National Park.

L'Aberdare National Park si colloca alle pendici del Monte Kenya (a 4.000 metri di altezza ed è il parco più alto del paese). Oltre ad ospitare l'hotel più famoso del Kenya, è rinomato per le sue dimensioni (è il parco più esteso del Paese) e per l'avvistamento dei rinoceronti.

Pensate che all'interno del parco vi sono oltre cinquanta esemplari di rinoceronti!

Chi mi segue sui social sarà al corrente della mia rocambolesca avventura col bagaglio da stiva, che mi è stato recapitato tre giorni dopo il mio arrivo, praticamente a metà viaggio (per colpa di un disguido durante il rapido scalo all'aeroporto di Istanbul, non per problemi in Kenya).

Va da sé che i primi due giorni all'Aberdare National Park ho dovuto arrangiarmi con pochissimi abiti leggeri, senza nemmeno una felpa o un golfino.

Chi ha bisogno di una felpa o un golfino in Africa?

Probabilmente vi starete ponendo questa domanda. Ed è la stessa domanda che mi sarei posta io fino a due settimane fa.

Invece vi assicuro che in alcune zone del Kenya fa freddo. Fa davvero freddo. E qui, alle pendici del monte Kenya, vi è un'escursione termica così importante che di sera le temperature arrivano anche ai 12° C.

Vi dirò di più: una sera per scaldarci ci siamo fatte preparare una cioccolata calda!

Perché dormire al Treetops Lodge?

Complice la Regina Elisabetta, il Treetops Lodge oggi è l'hotel più famoso del Paese, motivo per cui qui si incontrano viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. 

La mia reazione appena arrivata qui è stata WOW!

La struttura, infatti, è completamente in legno e tutte le camere presentano delle ampie finestre rivolte verso una grande pozzanghera (potremmo dire un laghetto) in cui gli animali del parco vanno ad abbeverarsi. 

Dopo l'esperienza del safari in Sudafrica - dove per trovare degli animali bisognava percorrere chilometri e chilometri - avere l'opportunità di ammirare la fauna locale comodamente dalla propria camera mi è sembrata una cosa esilarante. Unica. 

Ricordo il primo pomeriggio quando, mentre scribacchiavo qualcosa al computer china sulla scrivania della mia camera, con la coda dell'occhio ho visto qualcosa muoversi alla mia destra. 

Erano degli elefanti.

Mi sono subito incollata alla finestra e ho iniziato a contare gli elefanti che si abbeveravano a pochi metri da me.

Uno, due, tre... venti elefanti e anche più. 

Fatico a descrivervi l'emozione del momento, ma sono certa che riuscite a immaginare la scena. 

Una scena che vorrei forgiare nella memoria e che probabilmente non avrò modo di rivivere una seconda volta. 

L'emozione più forte è al calar del sole, quando le sagome degli animali si riflettono nel laghetto e l'area sottostante il lodge si popola vivacemente. 

Elefanti, rinoceronti, facoceri, iene e molti altri esemplari si palesano sotto gli occhi degli ospiti del Treetops Lodge regalando degli attimi indescrivibili. 

E così ho passato le prime due sere nella hall al primo piano osservando il via vai degli animali incantata.

Di notte, pigiando il pulsantino in camera su "on" si può decidere di essere svegliati con un allarme qualora dal lodge si avvistassero degli animali che non sono ancora stati visti durante la giornata.

E anche questa - secondo me - è una cosa pazzesca. 

Il safari all'Aberdare National Park

Sarò sincera: se soggiornate al Treetops Lodge non avrete bisogno del safari per avvistare gli animali.

D'altro canto se dovessi confrontare il safari all'Aberdare National Park col safari successivo al Masai Mara, non ho dubbi su quale sia più avvincente. 

Tuttavia l'Aberrare National Park ha delle sue peculiarità che meritano di essere scoperte. 

Innanzitutto il verde. 

L'Aberdare National Park è verdissimo e rigoglioso e regala un panorama completamente differente dal resto del Paese - tant'è che non mi sarei mai aspettata una natura così florida. 

Non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi al cospetto di altissime cascate - Chania Waterfall - né di incontrare un guerriero samburu. All'ingresso del sentiero che conduce alla cascata, infatti, abbiamo incontrato un guerriero samburu, ossia un esponente di una tradizionale tribù nomade locale che ha la grande capacità di riuscire a riconoscere gli animali a occhio nudo anche nelle zone più complicate. 

Lo si può riconoscere per i monili vistosi e coloratissimi. 

Tra le peculiarità di questo parco vi è la possibilità di incontrare tantissimi esemplari di rinoceronte (cosa che al Masai Mara, ad esempio, non è possibile). 

Infine ricorderò l'Aberdare National Park per avermi fatto ricredere sulle iene: sono animali tenerissimi (se visti dalla jeep).

E per l'aperitivo mozzafiato al tramonto. Completamente immersi nella natura.

Questa è solo la prima puntata del mio viaggio in Kenya, una delle esperienze più belle degli ultimi anni per me.

Una delle esperienze che più vi raccomando di vivere. Il Kenya è davvero sensazionale.

Consigli:

Abbigliamento. Anche se siete in Africa portate con voi una felpa abbastanza calda; ne avrete bisogno soprattutto durante i safari.

Profilassi antimalarica. Io non ho fatto alcuna profilassi prima di partire, ma ricordo che per vivere il viaggio più serenamente è raccomandata la profilassi antimalarica (oggi è consigliata quella col malarone).

Vi consiglio di rivolgervi al vostro medico per un parere più esperto.

Zanzare. In questa zona così alta non ho incontrato moltissime zanzare. Tuttavia vi consiglio comunque di munirvi di un buon repellente.

Moneta. Oltre che con la moneta locale, si può pagare tranquillamente in dollari americani.

Ingresso al parco. L'ingresso al parco costa 60 USD a persona al giorno

Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale dell'ente del turismo del Kenya: http://www.magicalkenya.com/places-to-visit/forests/aberdare-forest/