Sudafrica: il primo safari non si scorda mai
Vai all'articolo: Sudafrica: il primo safari non si scorda maiCi sono moltissime esperienze di cui, per mancanza di tempo, non vi ho ancora parlato.
Il mio primo safari in Sudafrica è una di queste.
Ieri sfogliavo le foto e mi sono detta che sì, dovevo assolutamente mostrarvele e condividere con voi le emozioni provate.
Quello che più mi ha stupito del Sudafrica è stata l'estrema varietà dei paesaggi e delle atmosfere. Quando si passa dalla multietnica e gigantesca Cape Town al Parco Nazionale (il Parco di Pilanesberg, nel mio caso) sembra di essere stati catapultati in un Paese completamente differente. Cambiano i colori, cambia il tasso di umidità, lo stile di vita, i ritmi della giornata.
Ci si sveglia prima delle 5 del mattino, accompagnati dalle prime luci dell'alba, per il primo safari della giornata.
Inspiegabile il mix di sensazioni che si prova quando ci si addentra nel parco alla ricerca dei suoi meravigliosi abitanti e in particolare dei famosi Big Five: bufalo, elefante, leone, rinoceronte e leopardo.
La ricerca diventa così avvincente da affinare la vista (cosa solitamente assurda per me se non ho ancora fatto colazione) per innescare una sfida con le altre jeep.
Al rientro dal primo safari si fa colazione e ci si riposa, per ricaricare le batterie prima del secondo safari al tramonto.
La vita all'interno dell'ecolodge nel parco è all'insegna della quiete e della totale connessione con la natura.
Wi-fi quasi inesistente e tanta, tanta natura.
Una connessione con la natura quasi primordiale, quando tutto tace al mattino mentre il sole sta facendo ancora capolino all'orizzonte. E poi quando il sole sta salutando il cielo e le creature della savana si palesano perché abbandonano i loro ripari dal solleone.
Ricordo gli entusiasmanti incontri con le giraffe al mattino, elegantissime.
Ma l'incontro più adrenalinico è stato senza dubbio quello con i leoni.
Non dimenticherò mai l'intera famiglia di leoni che ha attraversato, proprio di fronte alla nostra jeep, la sottile striscia di asfalto che stavamo percorrendo.
Ricordo il fiato sospeso, il silenzio religioso e l'ammirazione per quell'esemplare maestoso e superbo.
Ricordo che a un certo punto uno dei leoni - credo il papà - si è piazzato di fronte alla jeep e ha fermato lo sguardo proprio nella nostra direzione, lasciandoci col fiato sospeso per una buona manciata di secondi. Dopo un lasso di tempo che ci è parso interminabile ha ripreso ad attraversare la strada raggiungendo il resto della famiglia.
E noi ci siamo rilassati, incantati irrimediabilmente da questa magia.
La magia della vita nella natura selvaggia.
Per il video del viaggio: www.pensierinviaggio.it/2016/01/dumela-sudafrica