#Segafredo4art: quando il caffè incontra l'arte
Vai all'articolo: #Segafredo4art: quando il caffè incontra l'arteIl caffè è una delle (poche) certezze della mia vita. Non potrei vivere senza.
Al mattino, quando mi sveglio, senza caffè non sono capace di fare un discorso sensato, di carburare, di connettere il cervello.
Il caffè è l'occasione per scambiare due chiacchiere in casa dopo pranzo o nel primo pomeriggio o, ancora meglio, per incontrare al bar quell'amica che non vedevo da mesi.
Il caffè, a volte, è persino il modo perfetto per concludere la giornata (sì, sono una di quelle che beve caffè anche dopo cena).
Insomma, per me il caffè ha un ruolo sociale.
Cosa accade quando il caffè incontra l'arte (precisamente l'impressionismo ovvero il mio movimento artistico preferito)?
Avviene un incontro sublime. Nasce #Segafredo4art, l'evento a cui ho preso parte il 30 novembre a Treviso.
Dopo altre grandi mostre d'arte, Segafredo Zanetti si è fatta per l'ennesima volta promotrice della bellezza con una serata speciale che ha avuto inizio al Museo di Santa Caterina di Treviso con "Storie dell'Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin".
Una mostra che parte dal 1800 per arrivare al 1900, accompagnandoci all'interno della cultura del ventesimo secolo. Una raccolta delle opere degli artisti più illustri di questi anni: Van Gogh, Gauguin, Manet, Renoir, Monet, Degas, Rembrandt e molti altri. Attraverso questi capolavori - giunti da 35 musei e da collezioni di tutto il mondo - abbiamo condiviso emozioni e abbiamo avuto l'opportunità di apprendere e approfondire la conoscenza di questa corrente artistica così interessante.
Divisa in sei sezioni e composta da 140 opere, la mostra presenta un'area dedicata alla pittura en plein air - illustrando come i pittori impressionisti siano riusciti a dare vita propria alle figure oltre l'interno dello studio, un'area dedicata alla natura morta ed una dedicata al paesaggio.
Ho particolarmente apprezzato l'area dedicata al tema dell'onda, forse quella che più mi ha suscitato emozioni.
Fino al 17 Aprile 2017 sarà possibile visitare questa mostra. Altamente consigliata.
Dopo la mostra, presso l'hotel Best Western Premier BHR Treviso, ho partecipato al mio primo Coffee Lab, un'esperienza troppo simpatica che - in maniera un po' più goliardica - ha nuovamente mescolato l'arte al caffè.
La nostra guru è stata Giulia Bernardelli, in arte (su instagram) Bernulia.
Giulia è stata una splendida scoperta e se sfogliate la sua gallery capirete perché: realizza meravigliose opere d'arte col caffè.
Il suo feed è un tripudio di colori, foglie, frutta e altri ornamenti che entrano a far parte delle sue apprezzatissime composizioni che ruotano attorno alla tazzina del caffè.
Ma non solo: Giulia dipinge col caffè.
Sono rimasta estasiata dalla sua bravura e dall'ironia con cui ci ha accolto spronando anche noi a realizzare delle opere come le sue.
E così, disposti a ferro di cavallo come accadeva ai tempi del rientro tra i banchi di scuola, abbiamo dato libero sfogo alla nostra creatività emulando le creazioni di Bernulia.
Io ho utilizzato chicchi di caffè, cioccolato e bacche di goji per la mia opera intitolata "Passione d'autunno".
Non arriverà mai a quella di Giulia o di Benedetto Demaio (in copertina), ma almeno ci ho provato.
Una serata speciale fatta di arte e nuovi incontri.
Caffè e impressionismo.
Caffè e composizioni creative.
Una serata che mi ha fatto un po' tornare ai tempi della scuola.
Un ringraziamento speciale va a Segafredo Zanetti. Uno dei marchi italiani più amati che, con dedizione, si impegna a diffondere il gusto e promuove la cultura in veste di Main Sponsor durante eventi speciali come questo.
Si ringrazia Parisian in Rome per le foto scattate alla sottoscritta :)
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