Miami è vita, energia pura.

Ve l'ho già raccontata con un video e con alcuni post di tre anni fa, ma stavolta - dopo averla vissuta in gruppo - voglio raccontarla in maniera diversa.

Sarò sincera: a Miami non c'è molto da vedere.

A parte le lifeguard tower coloratissime, gli edifici Art Deco dai colori pastello e le lunghe spiagge lambite dalle acque dell'Oceano Atlantico, ecco, non c'è nulla.

Eppure Miami mi piace tanto. Mi piace e ci tornerei una terza volta. E anche una quarta.

Il motivo è semplice: per lifestyle, nightlife e dintorni è imbattibile.

E in questo post vi darò qualche consiglio per viverla al meglio. Se siete alla ricerca dei famigerati club di Miami Beach (ma anche bar e sistemazioni), beh, qui troverete qualche dritta su dove andare.

Partiamo dal presupposto che Miami è una città da vivere con gli amici.

Più si è e più ci si diverte, ve lo assicuro.

Non partite con delle aspettative troppo alte. Non programmate niente.

Preparatevi semplicemente a vivere la metropoli più esuberante della Florida in tutto il suo splendore, ad assaporarne il clima perennemente estivo, a fare incetta di sole e cocktail sulla spiaggia.

L'Ocean Drive

La strada più famosa è sicuramente l'Ocean Drive, punteggiata di locali e ragazzi (moltissimi italiani) che cercano di convincere i turisti a mangiare o bere qualcosa nel posto per cui lavorano. Non ostinatevi a evitare questi ragazzi, piuttosto stringete amicizia e dimostratevi cordiali. Magari scoprirete che il ragazzo con cui state parlando è della vostra stessa città (sì, mi è capitato).

Dopo aver preso confidenza con questa iconica via che si affaccia sull'oceano, esplorate il resto di Miami Beach.

Passeggiate sulla Lincoln Road - elegante e piena di negozi, e sulla Collins Avenue, la strada infinita che praticamente taglia la città.

Noterete che, man mano ci si allontana dall'Ocean Drive, l'atmosfera si fa sempre meno turistica e i prezzi tendono ad abbassarsi.

Consiglio: in tanti vi palleranno dell'Espanola Way, una viuzza turistica piena di ristoranti spagnoli e italiani. Vi consiglio di darle un'occhiata senza fermarvi a cena perché - ve lo dico per esperienza - i prezzi sono esageratamente e ingiustamente proibitivi.

Se avete voglia di una pizza, piuttosto, andate da Fratelli La Bufala, sulla Washington Avenue. La pizza è davvero buona, il personale è italiano e cordiale e l'atmosfera è più rilassata. Chi conosce bene Miami sa che una buona pizza si può gustare solo qui.

D'altro canto si fa davvero fatica a trovare della buona cucina - non troppo costosa - in zona.

Breakfast, croissant e caffè 

Se non amate la colazione americana, vi segnalo due bar. Uno italiano, sull'Ocean Drive, ed uno francese, più decentrato.

Quello italiano si chiama Pinocchio ed è un localino gestito da un fiorentino e pieno zeppo di oggettini d'arredo in legno tra cui mappamondi, lettere e, ovviamente, burattini dal naso lungo. Ottime le torte fatte in casa (molto meglio di Starbucks) e niente male il caffè (per gli standard statunitensi).

Sull Collins Avenue, lontano dalla calca turistica, abbiamo scovato Astrid&Stephanie French Bakery Bistro & Cafe, una bakery francese in cui respirare l'atmosfera parigina e gustare un buon croissant a colazione.

La domenica mattina sulla Lincoln Road ci sono tantissimi banchetti di street food che propongono delizie della cucina centro-sudamericana. Inoltre vi sono anche tantissimi banchetti di frutta da cui si può acquistare frutta tropicale a pezzi oppure smoothies freschi.

L'Happy Hour sulla spiaggia

Uno dei posti più rinomati per l'happy hour sulla spiaggia è sicuramente Nikki Beach, all'inizio dell'Ocean Drive.

Riconoscibile per i lettini bianchi, propone un menu di appetizer, insalate e cocktail non proprio economico.

Ricordate che gli happy hour ci sono solo nel weekend.

Pre-serata

Per godere pienamente della nightlife di Miami bisogna sì andare a ballare nei club, ma anche vivere il pre-serata.

Un must - o meglio, un'istituzione - è sicuramente il Mango, sull'Ocean Drive, sempre gremito di gente. Si tratta di un grande locale colorato dall'arredamento palesemente tropicale e famoso per le sue esibizioni latinoamericane. All'interno, durante lo show, è possibile cenare (niente di pretenzioso) o semplicemente gustare un cocktail.

L'ingresso è gratuito.

Un altro locale che pian piano sta acquisendo notorietà è il Baoli, sulla Collins Avenue.

Nasce come ristorante giapponese ma vi assicuro che, quando sono previsti eventi, all'interno si trasforma in un vero e proprio club. Ho adorato l'atmosfera all'interno, dagli ambienti molto curati e con un giardino illuminato fiocamente da lucine. La musica è commerciale, come in gran parte dei locali di Miami. In compenso si fa facilmente amicizia, l'atmosfera è piacevolmente goliardica e ci si diverte con poco.

Ve lo consiglio.

L'ingresso, a seconda della serata, può essere gratuito o meno.

La prima volta che abbiamo provato ad accedervi ci hanno chiesto 500 dollari per un tavolo con una sola bottiglia.

La seconda volta, invece, ci hanno fatto entrare senza problemi.

N.B. Ovviamente la prima volta abbiamo cambiato club.

Nightlife - dove andare a ballare

Tra i tanti club di Miami, vi parlerò solo dei locali che ho provato in prima persona.

Partiamo dal presupposto che a Miami non esistono discoteche in senso stretto. Scordatevi i grandi edifici a più piani, scordatevi il Divinae Follie, il Clorophilla e il Guendalina (i pugliesi capiranno).

Sfatiamo questo mito.

A Miami Beach ci sono i club, intesi come locali dalle dimensioni ridotte (credo perché si trovano quasi tutti all'interno dell'omonimo hotel) e dalle scenografie particolari.

Sono stata al LIV (Fontainebleau), considerato tra i locali più belli in città e - lo ammetto - sono rimasta un po' delusa. Delusa non perché non mi sia divertita o non abbia apprezzato la serata, sia chiaro. Semplicemente perché, dopo averne tanto sentito parlare la prima volta a Miami quattro anni fa, mi aspettavo una location gigantesca. Tutt'altro.

In compenso ho trovato geniale la serata, organizzata a pochi giorni dalle elezioni, a tema Hilary VS Trump. Lo show, durante il quale si sono esibiti un uomo suoi trampoli e delle ballerine con le maschere dei due politici, è risultato ai miei occhi come una sorta di ribellione velata e danzante, un'allegoria specchio della società stufa della spettacolarizzazione durante la campagna elettorale. Almeno così ho voluto credere.

Per questa serata l'ingresso costava 50 dollari (ma il prezzo varia in base alle serate).

Sono stata anche al e allo Story, sempre abbastanza piccoli ma scenografici. In entrambi i posti, agli eventi a cui ho partecipato, le donne entravano gratuitamente mentre gli uomini pagavano una cifra variabile (40 euro al W).

Una curiosità: nei bagni dei club di Miami troverete una miriade di profumi, fazzoletti, mentine, deodoranti e chi più ne ha più ne metta. Sia nei bagni degli uomini che nei bagni delle donne.

Dove dormire

Ho dormito in 3 diverse sistemazioni e ve le suggerisco tutte, a seconda delle vostre esigenze.

Park Central Hotel, Ocean Drive. Un iconico hotel Art Deco, attualmente in ristrutturazione.

Collins Hotel, Collins Avenue. Un modesto hotel 3 stelle. Senza troppe pretese, con uno staff cordiale.

South Beach Deluxe Suite, Ocean drive. Un grande appartamento centralissimo dotato di due camere da letto, due bagni e un grande salotto con due enormi divani. Molto accogliente e di design.

Altre informazioni utili

Ricordate che per un viaggio a Miami avete bisogno dell'ESTA e dell'assicurazione.

Quest'ultima non è obbligatoria ma ve la consiglio altamente (non sono mai partita per gli Stati Uniti senza assicurazione). Per l'ultimo viaggio ho stipulato un'assicurazione di viaggio con InterMundial Assicurazioni. Il nome della mia polizza è Totaltravel, un'assicurazione viaggio internazionale senza limiti di età. con completa protezione dei miei bagagli, con 34 cause di annullamento e con un ottimo rapporto qaulità prezzo. Presto ve ne parlerò meglio.

Cosa vedere nei dintorni di Miami? Ecco qualche idea nei miei vecchi post:

Everglades

Key West

Orlando