Corsica on the road.

Sono stati 9 giorni intensi. Intensi e talmente belli che non posso non parlarvene anche qui.

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Siamo partite dal porto di Bastia per fare tappa a Bocognano, arrivare ad Ajaccio e poi spostarci verso la costa meridionale passando da Isolella. Abbiamo soggiornato due notti a Porto Pollo, siamo passate da Bonifacio e Sartene per poi fermarci a Porto Vecchio (con tappa a Santa Giulia). E infine siamo rientrate da Bastia. 

Più che l'itinerario appena descritto, mi interessa raccontarvi dei dettagli. Di quello che non credevo di trovare in Corsica. Di tutti i posticini deliziosi, dell'infinità del mare, dell'aria pura e della natura che qui domina il paesaggio. In questo viaggio mi sono lasciata stupire, chilometro dopo chilometro.
Cosa ho scoperto? Un duplice volto: la montagna e i paesini abbarbicati sulle colline da una parte, l'azzurro intenso del mare e le cittadine costiere dall'altra.
Ho scoperto una lingua molto simile all'italiano, ho scoperto un forte legame con l'Italia nell'animo dei corsi, ho scoperto la gentilezza della popolazione locale, ho pensato che sì, io qui tornerei per le vacanze.

Tutte queste scoperte le ho divise in 10 (e più) punti. Una decina di motivi per amare la Corsica e ispirarvi a fare un viaggio on the road.

Bonifacio, la terrazza sul mare

Bonifacio è il posto che, più di ogni altra tappa, mi è rimasto nel cuore.
Ripenso al blu e alle tinte così vivaci e limpide del mare, ai gabbiani che danzavano nel cielo quasi a voler rendere perfetta quella poesia a cui stavamo assistendo.
La luce che filtrava nei vicoletti, le boutique con i copricostume colorati e i negozietti con i souvenir che sanno d'estate, le porticine pastello e le falesie bianche, candide, altissime, a strapiombo sul mare.
E poi le melanzane alla Bonifacio, buonissime.

Il mio consiglio: non perdetevi le Scale del Re d'Aragona, patrimonio UNESCO. Si tratta di un sito caratterizzato da 187 gradini - una bella fatica! - che portano in una sorta di tunnel aperto da un lato (e affacciato sul mare) scavato nella roccia. Il costo è 2,50 euro e ne vale la pena, ve lo assicuro!


Ajaccio, street art vista mare

A due passi dal porto di Ajaccio c'è un'esplosione di colori. Street art, tanta street art.
Sulle pareti i volti di Frida Kahlo e Dalì, oltre che veri e propri dipinti come olio su tela.
E sapete che, davanti a graffiti e murales, impazzisco.



Bocognano, dettagli e carinerie 

A Bocognano siamo arrivate per caso. La verità è che ci siamo perse, abbiamo beccato una strada interrotta e il navigatore è andato in tilt. Il mare era molto lontano, noi eravamo tra i monti e così ci siamo fermate al primo borgo con un minimo di vita per chiedere informazioni.
E abbiamo scoperto Bocognano, i suoi dettagli shabby chic, le carinerie, le casettine di legno affisse alle pareti.
La Corsica on the road fa sognare per questo. Ti imbatti in cose belle che non avevi minimamente immaginato.


Il corso

Il corso è proprio una lingua a sé e somiglia tanto all'italiano.
Sentirlo parlare, sentire le canzoni in lingua locale, è piacevole. Non so perché, mi fa tenerezza... e mi fa sentire un po' a casa.



Le boulangerie

Ho un debole per le boulangerie, per il profumo del pane caldo, dei dolcetti appena sfornati.
Pain au chocolat, croissant, dolci tipici come l'ambrucciata da addentare al mattino, per le petit dejeuner. Un rito dolce e atteso ogni giorno con impazienza - almeno da me.
E poi ho un debole per chi lavora nelle boulangerie, per il bonjour pronunciato sorridendo. Mi perdo osservando la gente che sceglie osservando il bancone ridondante di leccornie.
Sembra un mondo parallelo quello delle boulangerie. Genuino, d'altri tempi, dolce, buono.


Canistrelli, la certezza ovunque e comunque

Se siete alla ricerca di una certezza a cui aggrapparvi, eccola qui: i canistrelli.
In Corsica sono ovunque. Ovunque vi fermiate, ecco i canistrelli - industriali o artigianali, classici o particolari. Si tratta dei biscotti tipici della regione, ottimi per la prima colazione o per placare la fame improvvisa durante le lunghe tratte in auto.


Isolella, rocce come il pongo

Rocce alte e lisce, come modellate con il pongo. Questo è il primo ricordo che mi sovviene pensando a Isolella, una delle tappe - non programmate - del nostro viaggio. Pochissimi turisti - solo due coppie oltre noi - e una spiaggia splendida, per pochi intimi.


Pietra, la birra corsa in riva al mare.

Leggera, fresca, bionda (o ambrata, alla castagna). Si tratta della Pietra, la birra locale che ha accompagnato il nostro viaggio. Perfetta per un aperitivo in riva al mare nel tardo pomeriggio.


Porto Pollo

Porto Pollo è una cittadina minuscola che vive di mare. Intima, piccina, non molto turistica.
Questa spiaggia è stata la nostra oasi di pace, in particolare un localetto a cui ci eravamo affezionate tanto da tornarci sempre. A pranzo, all'ora dell'aperitivo, a cena sotto le stelle.


Sartene, atmosfera medievale

La Corsica è magica per il mix di atmosfere che custodisce. Sartene, ad esempio, rivela il lato medievale dell'isola. Stradine nascoste, edifici in pietra, archi, torri, gattini e una miriade di tipicità locali.


Panorami da immortalare

Il vero viaggio forse è quello lungo la strada. Durante l'on the road da una tappa all'altra ci siamo fermate centinaia di volte per far foto. Questa qui sotto è Penta di Casinca che, con la sua location particolare, ci ha regalato uno degli innumerevoli panorami da immortalare.


I formaggi corsi

Ah, i formaggi corsi!
Non dovrei nemmeno mangiarli perché sono leggermente intollerante, eppure come si fa a resistere?
Sono davvero buoni, divini.
Provateli tutti, soprattutto il formaggio caldo di capra. Bontà!


Santa Giulia

Concludo così, in bellezza.
Santa Giulia è senza dubbio la spiaggia più bella in cui ho messo piede in Corsica, oltre che una delle più belle in cui io sia mai stata.
Acque limpide e trasparenti da non crederci.


Grazie a Corsica Vivila Adesso e a Lucia, la mia cara amica, senza la quale questo viaggio non sarebbe stato uguale.


Foto scattate con Canon EOS 70D