Un nuovo Viaggio e la solita amica Ansia
Vai all'articolo: Un nuovo Viaggio e la solita amica AnsiaSono in partenza per un nuovo viaggio. Mi porterà in Belgio con l'Ente del Turismo, mi porterà alla scoperta dei mercatini di Natale e delle città di Bruxelles, Liegi e Mons - la Capitale Europea della Cultura 2015.
Se sono felice?
Sì, tantissimo. Non sono mai stata in Belgio e non vedo l'ora di scoprirlo per poi parlarvene qui.
Anche stavolta non ho rinunciato alla foto di rito prima della partenza - ricordate la mia mania?
E anche stavolta devo fare i conti con una cara vecchia amica: l'Ansia.
Probabilmente state pensando che io abbia paura di volare.
No, niente affatto. Adoro prendere l'aereo, adoro l'adrenalina che percorre il mio corpo e mi elettrizza al momento del decollo, adoro isolarmi guardando dal finestrino le soffici nuvole che sembrano batuffoli di cotone su cui saltare. Per me il volo è una delle parti più belle e importanti del viaggio. All'andata mi accompagna alla meta carica di aspettative, mentre al ritorno mi riporta a casa carica di ricordi.
Ma comprendo chi (come mio padre e tanti altri individui al mondo) ha paura di volare - e a tal proposito vi consiglio questo simpatico post di Paola. Lei è una di quelle che, nonostante la paura di volare, non si arrende. E viaggia, eccome se viaggia!
Ma torniamo a me e alla mia amica Ansia.
Da quando ho iniziato a viaggiare frequentemente, assieme alla mia voglia implacabile di esplorare, c'è sempre lei a farmi compagnia. L'ansia.
Da tempo cerco di scriverne ma non è semplice. Non è così facile ammettere i propri limiti e parlarne liberamente, almeno per me.
Quando descrivo questa mia inspiegabile ansia da viaggio puntualmente mi viene detto "Ma come? Proprio tu? E perché mai?"
Già. E' una cosa folle.
Qualche giorno prima della partenza - sia che si tratti di un viaggio breve sia che si tratti di un viaggio lungo - avverto una stretta allo stomaco e mi ritrovo in uno stato di sovraeccitazione nervosa.
La voglia di partire è talmente tanta da causare un effetto opposto: l'entusiasmo irrefrenabile attanaglia mente e corpo.
E se mi definisco una persona irrequieta è anche per questo. Perché non riesco a gestire in maniera serena le cose belle che mi offre la vita.
Come rimediare?
Non lo so, non conosco rimedi.
L'unica cosa che so con certezza è che, una volta in aereo, l'ansia inizia a perdere terreno.
Allaccio la cintura, respiro a pieni polmoni, guardo fuori dal finestrino.
E finalmente mi sento libera. E di nuovo serena.
Se non posso combattere i miei limiti, posso imparare a conviverci.
Tutto qui.