Quel sogno chiamato trabocco
Vai all'articolo: Quel sogno chiamato traboccoHo la fortuna di avere un balcone vista mare e la costa a pochi chilometri da casa, tanto da potermi quasi abituare a quella infinita e ribelle distesa blu.
Ma al mare non ci si abitua. Quando si tratta di mare non ci si sente mai sazi.
Sarà per questo che - per me - tutti i posti sul mare sono dei piccoli grandi tesori, tra le cose più belle al mondo.
La Costa dei Trabocchi, che si colloca di diritto tra questi tesori, è uno dei posti imperdibili per ogni inguaribile sognatore e amante del mare.
Ben 133 chilometri lambiti dalle acque del mare d'Abruzzo e costellati da scorci mozzafiato grazie alla presenza dei trabocchi, antiche strutture che io definisco sogni sospesi sul mare.
Da tempo uno dei miei più grandi desideri era quello di raggiungere questa costa e attraversare la lunga passerella di uno dei suoi trabocchi.
Durante #assaggidabruzzo finalmente ci sono riuscita. Al Trabocco Sasso della Cajana.
Il Trabocco - forse ricorderete che ve ne ho parlato in questo post sul Gargano - è un'antica costruzione simile a una palafitta, realizzata in gran parte in legno d'acacia. Questa struttura - posta perpendicolarmente rispetto alla costa - veniva un tempo realizzata per la pesca.
Ancora oggi le tecniche di pesca con il trabocco sono rimaste identiche al passato, ma non sono più sufficienti al sostentamento. Tuttavia la tradizione viene tuttora portata avanti ed è ancora possibile assistere a questo caratteristico metodo di pesca.
I trabocchi cono costruzioni estremamente semplici. Ed è proprio la loro semplicità, circondata dalla natura selvaggia, a renderli così speciali.
Nelle sere d'estate creano suggestione e sprigionano magia, mentre d'inverno sono oasi di pace in cui trovare l'armonia interiore ed evadere dal traffico della città facendo scorrere i pensieri.
La Costa dei Trabocchi rappresenta anche uno dei luoghi dannunziani.
Nel romanzo "Il trionfo della morte" D'Annunzio descrive con la sua innata maestria il Trabocco Turchino, situato ai piedi del promontorio di Capo Turchino.
Oggi rimane solo lo scheletro di questa celebre struttura.
Il Trabocco Sasso della Cajana è invece tornato in splendida forma dopo i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2005.
E incanta già da lontano.
Figurarsi quando si attraversa la passerella che, per più di 80 metri, fa provare la sensazione di camminare sospesi sul mare.
Le reti da pesca, le corde, le conchiglie levigate dal mare, il profumo di salsedine, l'infinita distesa blu che incanta e spaventa.
Al trabocco Sasso della Cajana tutto sa di mare.
Andarci fuori stagione significa trovare puro relax, riposare anima e corpo e comprendere pienamente il significato del nome del trabocco.
Il Sasso della Cajana, infatti, è lo scoglio - poco distante da lì - su cui riposano i gabbiani.
E cajana vuol dire proprio gabbiani.
La Costa dei Trabocchi è uno di quei posti in cui tornerei all'infinito.
Sono andata via da qui con gli occhi carichi di gioia ed entusiasmo.
Senza nemmeno un velo di tristezza, non perché non mi dispiacesse lasciare questo posto, ma perché so già che ci tornerò.
Informazioni utili:
Sasso della Cajana, località Rocca San Giovanni,
contrada Vallevò (CH),
tel. 347/9135043
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