Un giorno perfetto a Bari: un viaggio nella mia quotidianità
Vai all'articolo: Un giorno perfetto a Bari: un viaggio nella mia quotidianitàAvevo in mente questo articolo da tempo, ma non è facile parlare della propria terra e di quel viaggio che è la quotidianità. E' come fare un viaggio introspettivo e guardare dentro se stessi. Parlare della propria città è sempre più difficile di parlare di luoghi assaggiati e non vissuti al cento per cento. A Bari ci vivo, ne conosco pregi e difetti, ne assaporo i benefici. E invece no. Le cose stanno diversamente. La giornata a Bari comincia sul lungomare, onestamente uno dei più belli che abbia mai visto. Perfetto per una corsetta rigenerante, ma anche per una semplice passeggiata folkloristica. Una volta arrivati al Chiringuito - un semplice chiosco sul mare per i forestieri ma un ritrovo storico per i baresi - ci si immerge completamente nell'anima della città. Come in ogni città di mare che si rispetti, a Bari il pesce non manca. Al Chiringuito troverete pescatori che urlano a squarciagola e insistono per farti assaggiare qualcosa, uomini che "sbattono" violentemente il polpo sugli scogli per tramortirlo. E ragazzi appollaiati sulle panchine mentre sorseggiano una Peroni, la birra barese per eccellenza. La mattina procede così, dolcemente, seguendo i lenti ritmi del sud. Noi baresi siamo gente di mare. Ci lasciamo inebriare dal suo profumo, ci fermiamo a guardarlo, non smettiamo mai di immortalarlo in foto e abbiamo costantemente bisogno della sua presenza. E appena le temperature iniziano leggermente a salire, corriamo in spiaggia per il primo bagno dell'anno e la tintarella - quest'anno io sono ancora un latticino ma in genere sì, siamo in fissa con l'abbronzatura. Il mare non è semplicemente parte della nostra terra. Il mare ci scorre nelle vene. Dal Chiringuito a Piazza del Ferrarese il passo è breve. E da Piazza Ferrarese a Piazza Mercantile, seguendo la costellazione di locali, ci si addentra nel cuore pulsante di Bari. Perchè una giornata a Bari non può non includere una passeggiata tra i vicoli del centro storico, meglio conosciuto con il nome di Bari Vecchia. Quanti pregiudizi incombono su questa zona della città? Quanta gente pensa che la città vecchia sia pericolosa? Un covo di delinquenti, uno squallido labirinto popolato da gente poco raccomandabile. "Fai attenzione perchè sai come ne entri ma non sai come ne esci". Beh, coloro che pensano questo dovrebbero fare un giro a Bari vecchia oggi. E sottolineo oggi. Perché se in passato avrei potuto in parte capire perché Bari Vecchia fosse così malfamata, adesso non potrei più tollererarlo. Negli anni il centro storico ha acquistato valore, si è ingentilito, ha subito un riuscitissimo lavoro di riqualificazione. Senza perdere la sua autenticità. E non immaginate quanta gente - pur non avendo aspettative - si è innamorata dei vicoli ciechi, dei panni stesi, delle porticine spalancate che lasciano intravedere la vita domestica. E di coloro che nella città vecchia ci vivono. Dialetto incluso. Basta essere gentili e vi daranno il cuore. Ricordo un pomeriggio in cui, passeggiando senza una meta precisa, mi hanno offerto prima delle ciliegie e poi le orecchiette. Sono persone semplici e ancorate alle tradizioni, alle usanze della città. Vi sapranno rivelare ogni segreto barese: leggende, superstizioni, curiosità. La stradina che più amo è la via delle orecchiette. Si tratta di una stradina "protetta" da un ampio arco. Uno spettacolo unico al mondo perché solo qui trovate in esposizione varie specialità di orecchiette baresi fatte in casa. E la signora Angela che le prepara con tanto amore davanti ai vostri occhi - farneticando qualcosa che solo chi conosce il dialetto barese potrà capire fino in fondo.
Dopo la vista delle orecchiette e l'orgia di profumi emanati dalle cucine delle abitazioni del centro storico, avere fame è inevitabile.
A Bari c'è un modo per spendere pochissimo e mangiare divinamente: la focaccia.
Dove mangiare la focaccia barese?
Di panifici degni di nota ce ne sono davvero tanti.
Il Panificio Fiore è sicuramente uno dei più rinomati. Lo trovate proprio vicino alla via delle orecchiette.
Tra i miei panifici preferiti ci sono anche Magda e Palesano.
La focaccia conquista tutti dal primo morso.
E se c'è ancora spazio nello stomaco non potete perdervi le popizze e le sgagliozze, rettangoli di polenta fritta.
In realtà tra i piatti tipici ci sarebbero anche le braciole di carne e i due primi baresi per eccellenza: le orecchiette con le cime di rape e riso patate e cozze.
Mangiare tutto questo in un solo pasto è disumano, lo so.
Un buon motivo per tornare, no?
Dopo pranzo la visita della città prosegue con il Castello Svevo, la suggestiva Cattedrale di San Sabino, la meravigliosa Basilica di San Nicola con la sua cripta - e qui capirete che Bari nasconde anche profonde radici ortodosse - e poi con i teatri. Prima il Teatro Margherita, costruito appositamente sul mare, e poi lo splendido Teatro Petruzzelli.
Nel pomeriggio ci vuole un gelato da gustare rigorosamente sul lungomare aspettando che il sole inizi a calare e che il cielo regali uno dei suoi meravigliosi tramonti.
Mentre i lampioni che sfilano sul lungomare pian piano si accendono timidamente.
Di bei tramonti ne ho visti tanti ma posso giurare che i tramonti baresi sono fra i più belli in assoluto.
Non è un caso se la giornata barese inizia e finisce con lo sfondo del mare.
Nessun barese riuscirebbe a vivere senza.
L'ho detto prima, il mare ci scorre nelle vene.
Il mare fa da cornice anche durante la vita notturna.
Che tu decida di fare tappa al Faros, di provare uno degli ottimo cocktail dei ragazzi di Speakeasy o di prendere una birra al Chiringuito, ci sarà sempre lui ad accompagnarti. Il mare.
Concludo con una piccola riflessione personale.
Spesso mi imbatto in forum online in cui chi non conosce Bari si preoccupa per la sicurezza.
Fare domande e avere timore di una città in cui non si è mai stati è lecito, per carità.
E aggiungo che la microcriminalità esiste ovunque. In tutte le città del mondo.
Ma abbassiamo le barriere con Bari.
Bari ha fatto grandissimi progressi. Oggi accoglie tantissimi turisti, molti nemmeno italiani.
Turisti che passeggiano per la città senza problemi, visitano il borgo antico, s'innamorano dei colori, dei sapori, delle tradizioni locali.
Che aggiungere? Bari ti aspetta.
Con questo post ho vinto la Battaglia delle Nazioni di HRS.
Il successo più grande? Finalmente sono riuscita a parlare della mia città! :)