Ultimamente - non solo grazie al blog - sto incontrando moltissime persone che dedicano la propria vita al viaggio

Persone che vivono per viaggiare, non che viaggiano per vivere.

E sempre più spesso mi domando da dove deriva tutta questa curiosità irrefrenabile, questa voglia di andare oltre i confini del territorio in cui viviamo. Talvolta oltre i limiti dell'immaginabile. 

Nel mio caso la passione per il viaggio non solo mi ha travolto, si è impossessata di me. E non c'è stato scampo.

Quando penso che al di là delle quattro mura di casa o di un ufficio c'è un mondo da scoprire, vado in estasi.

Il solo pensiero che il mondo mi attende mi fa andare in visibilio, mi fa entusiasmare fuori ogni misura.

Entusiasmo

Entusiasmo è una delle mie parole preferite. Una sorta di ubriachezza morale, una forza a cui non si può resistere. 

L'entusiasmo dovremmo tenerelo a portata di mano, anzi, di vita. E non solo in viaggio.

Credo sia l'unico modo per combattere la monotonia della routine quotidiana, l'unico modo per guardare ogni volta il mondo con occhi nuovi. Come se fosse la prima volta, senza mai smettere di stupirsi. 

Io credo che l'approccio al viaggio - come l'approccio alla vita - non sia determinato da una questione di età ma di sensibilità: alcuni la sviluppano presto o ce l'hanno innata, altri probabilmente non la svilupperanno mai. 

 La capacità di saper guardare intorno a noi non è un dono così comune.

Bisogna allenarsi per mettere a fuoco il mondo, per farci abbracciare dalla natura e capire quanto è importante la sua presenza. Capire che l'esistenza del mare non è banale. 

Emozionarsi sotto un cielo stellato. Sorridere avvertendo nell'aria il profumo dei fiori.

Entusiasmo e sensibilità sono due qualità fondamentali per assaporare tutte le sfumature della vita senza accontentarsi di quel che per tutti è "normale", ma andando oltre. Spostando lo sguardo oltre il confine.

C'è dello straordinario nell'ordinario.

Tante volte, quando mi emoziono per qualcosa e mi brillano gli occhi, mi chiedo se qualcun altro prima di me si è sentito così. Se qualcun altro dopo di me proverà le mie stesse emozioni.

No, non credo di essere la sola a nutrirmi di emozioni e sensibilità. 

Nessuno è così grande o così "uomo" da poter affermare di essere immune al proprio lato sensibile e fantasioso.

 La sensibilità non conosce età. Basta solleticarla.

Per questo vi affido a un famoso poeta italiano che mi ha emozionato da piccola e continua a farlo ancora oggi con queste parole:

 "In ogni uomo c'è nascosto un fanciullo capace di commuoversi e sperimentare ogni giorno nuove emozioni.  

Spesso è condizionato dal mondo degli adulti ma se si risveglia in noi,è capace di far sognare ad occhi aperti facendo scoprire il lato attraente di ogni cosa,volando con la fantasia in mondi incantati."

 [Il fanciullino - Giovanni Pascoli]