Roma e La Grande Bellezza: l'Italia trionfa!
Vai all'articolo: Roma e La Grande Bellezza: l'Italia trionfa!Io sono innamorata dell'Italia.
Innamorata della sua grande bellezza, della sua storia, della sua arte. Della nostra arte.
Mi emozionano i Fori Imperiali, ho la pelle d'oca quando sono ferma davanti al Pantheon.
Non è semplice ammirazione, è pura contemplazione.
Io sono innamorata di Roma.
E non solo. Di tutte le città d'arte, di tutto il patrimonio italiano, di ogni scorcio nostrano.
Sono innamorata di questa Italia che merita di più. Molto di più.
L'arte è stata bistrattata. Si è detto che con la cultura non si mangia.
Come se la cultura fosse un peso.
La cultura può essere considerata un peso in uno dei Paesi più artistici al mondo?
Un errore imperdonabile.
Oggi è un grande giorno per gli italiani.
Ho atteso con ansia la Notte degli Oscar, ho fatto le ore piccole per godermi la nostra vittoria in diretta, mi sono emozionata quando Ewan McGregor ha aperto la busta escalamando "The Great Beauty", ho sorriso con Servillo, ho perdonato il pessimo inglese di Sorrentino.
L'Oscar conquistato dal film La Grande Bellezza è il giusto riscatto, è una carezza per l'Italia - come ha detto Tornatore.
Un film che ha ricevuto critiche straordinarie in tutto il mondo, ma che purtroppo è stato stroncato proprio in Italia.
Disprezzarlo significa disprezzare il nostro Paese (già martoriato abbastanza) perchè Sorrentino in questo film non danneggia l'Italia ma ne decanta la bellezza.
Questo Oscar non va semplicemente a Sorrentino, ma è destinato al Cinema Italiano.
E a tutti noi.
L'Oscar è una finestra internazionale che da Hollywood torna a infondere speranza nel nostro stivale.
Una bella, rarissima sensazione che l'Italia non provava da tempo... forse dalla vittoria dei Mondiali di calcio.
Dopo un lungo periodo di appiattimento culturale è ora di esultare nuovamente.
In un momento di sconforto, delusione e incertezze torniamo a trionfare proprio grazie all'arte.
Torniamo a credere nel futuro di questo Paese.
…è tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l’emozione e la paura. Gli sparuti e incostanti sprazzi di bellezza, e poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Quel posto si chiama vita...― La Grande Bellezza
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