Lecce e il Salento: la terra del cuore
Vai all'articolo: Lecce e il Salento: la terra del cuoreQuanti di noi hanno una seconda casa?
Non parlo di una casa con mura reali, ma di una località o una zona che sentiamo nostra pur non essendo tale.
Un posto che - nonostante non ci abbia accudito dalla nascita - ci scorre nelle vene.
Ecco, per me Lecce e il Salento sono una seconda casa. La terra del cuore.
Essere a Lecce per me è sempre un piacere.
Avrò attraversato Piazza Sant'Oronzo circa cento volte in tutta la mia vita.
Lecce è una foto sbiadita sull'album dei ricordi, è la prima gita scolastica, è una passeggiata adolescenziale.
Nella mia vita Lecce è passato, presente e probabilmente anche futuro. La mia seconda casa.
Sembrerà assurdo, ma per diversi anni ho sentito più "mia" Lecce rispetto a Bari, la mia città natale.
E tuttora, quando ci torno, ho la sensazione di salutare una vecchia zia che non vedo da tanto. E che - cavolo - quanto mi è mancata!
Ma Lecce non è bella solo per me, è bella per chiunque. Ne sono certa.
Passeggiare nel centro storico, andare alla ricerca delle pittule, lasciarsi incantare dal barocco leccese.
Se dovessi scegliere il mio posto preferito, non esiterei: Piazza del Duomo.
Si tratta di un angolo magico specialmente di sera, quando la piazza è timidamente illuminata.
A chi la ammira per la prima volta, consiglio sempre di posizionarsi al centro e chiudere gli occhi per qualche secondo.
L'emozione è assicurata!
E il dialetto leccese...come non amarlo!
Forse sarò di parte, avendo ascoltato infinite volte le conversazioni in dialetto di mia madre con i parenti leccesi.
Per me il loro dialetto rappresenta l'armonia. Un dialetto dolce, musicale, delicato.
Ma ancora oggi alcuni termini mi sono del tutto ignoti e - vi prego - non chiedetemi di imitarlo!
Per me Lecce rappresenta una signora raffinata, un'elegante espressione d'arte che si concede a tutti i visitatori che hanno voglia di perdersi tra le sue vie dal fascino antico.
I ricordi più teneri e intimi della mia infanzia non sono semplicemente legati a percezioni visive, ma toccano le varie aree sensoriali. Quando torno a Lecce e nella zona del Salento, adoro lasciarmi tentare prima dal profumo e poi dai sapori della cucina locale.
Il rustico leccese è una delle leccornie a cui proprio non riesco a fare a meno. Friabile al punto giusto, per me è inimitabile. E non solo: sarebbe un'eresia non provare le pittule o i miei amati pasticciotti!
Quando si parla di Salento, è inevitabile pensare al mare.
Ebbene sì, il mare salentino è favoloso.
In questi anni ho avuto la possibilità di approfondire la conoscenza di varie località costiere della zona, ne ho scoperte di nuove e ho ancora tanti posti da esplorare!
Torre Uluzzo è uno dei posti che ho scoperto recentemente ed è entrato di prepotenza nel mio cuore.
Sono stata rapita dal verde intenso della natura selvaggia che incornicia l'azzurro del mare, dalla quiete che si respira in questo lembo di terra dimenticato dai residenti e ignorato dai turisti perchè non facilmente accessibile.
Proprio qui, abbandonandomi all'irresistibile richiamo dell'acqua limpida, ho fatto l'ultimo tuffo dell'estate 2013.
Punta Prosciutto è un altro posto che merita di essere visto per le sue acque trasparenti.
Essendo molto frequentato in quanto rinomato e facilmente raggiungibile, non è il luogo ideale per chi è alla ricerca di pace e riservatezza.
Ma nonostante l'affollamento sulla spiaggia, personalmente posso dire che sono rimasta folgorata dalle infinite sfumature del blu e del verde che dipingono il mare. Lo spettacolo è assicurato.
Il Salento è una terra che racchiude cultura, natura e divertimento.
Dopo averci trascorso intere estati, per me rappresenta la terra del cuore.
Eppure sono certa che non fa fatica ad entrare anche nei cuori di chi la visita per la prima volta.
Se state pensando di lasciarvi incantare da Lecce e dintorni, date un'occhiata all'articolo che ho scritto per Barcheyacht. Spero vi sarà utile :)
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