Matera, il tempo sospeso tra i sassi
Vai all'articolo: Matera, il tempo sospeso tra i sassiA Matera il tempo è sospeso tra i sassi.
Chi è già stato a Matera capirà di cosa parlo.
Un luogo che non sembra reale nè attuale, ma neppure fuori moda. Un luogo che rimanda ad un'epoca appena trascorsa, così lontano dalla vita di tutti i giorni. A metà strada tra lasemplicità assoluta e l'onirico (grazie Miki per lo spunto).
Matera non è la mia città e non si trova nemmeno nella mia regione.
Quindi la domanda sorge spontanea: Perchè amo tanto Matera?
Ad Agosto sono stata per la prima volta a Matera e non credevo che mi sarebbe piaciuta così tanto da parlarne con "gli occhi a cuoricino" e da tornarci diverse volte negli ultimi mesi.
Il primo posto che ho incontrato alle porte della città è stato il Parco Scultura La Palomba, una grande opera antropologica di cui non avevo mai sentito parlare.
La sensazione non era quella di essere a Matera, e di certo nemmeno a poco più di un'ora da casa.
Il paesaggio brullo, le gigantesche sculture immerse nel verde, un'automobile incastrata tra le rocce per aria. Sembrava di essere nel bel mezzo della California dove il tempo è sospeso (e non solo le macchine!).
E una volta entrati nel centro storico diventa palese il motivo per cui si parla così tanto di Matera.
Un agglomerato di casette che sembra quasi un presepe installato in un palcoscenico unico al mondo, quello dei Sassi.
Un paesaggio certamente surreale e incantevole per chi non è della zona.
Bello sia col cielo sereno che con tante nuvole sparse, magari anche cariche d'acqua.
Matera conserva sempre il suo fascino.
Scorci che rimandano indietro nel tempo, stradine tortuose che si incrociano creando un vero e proprio labirinto, coppie che leggono il giornale dal terrazzo di casa con vista, magari inconsapevoli della grande bellezza che ogni giorno li circonda. Perchè è sempre così. Quando ci vivi, non te ne rendi conto.
Matera (così come l'intera Basilicata) ti sa prendere anche per la gola.
Il pane di Matera, soffice e gustoso, l'Aglianico, piatti poveri - e in realtà ricchi di nutrienti - come fave e rape.
E poi loro, i peperoni cruschi. Così buoni da diventare un piacevole vizio. Uno tira l'altro.
Basta una terrazza panoramica e il gioco è fatto.
Matera ti prende e non ti abbandona più.
Lo sguardo si perde tra i sassi, seguendo i solchi delle rocce del terreno arido e brullo che poi si è rivelato essere la fortuna di questa meravigliosa città.
Per una come me - malata di foto - passeggiare per Matera significa fermarsi ogni due minuti per immortalare uno scorcio particolare, quello scorcio che mi fa brillare gli occhi.
O semplicemente per sentire il battito del mio cuore davanti ad una favola simile. E non scattare. Perchè a volte le emozioni è meglio custodirle semplicemente dentro di noi.
E poi i tramonti.
I magici tramonti lucani.
Basta prendere l'automobile e spostarsi a pochi minuti da Matera, tra infinite vallate che al tramonto si dipingono d'oro.
Ecco perchè porto Matera nel cuore.
Mi ha accolto come una figlia adottiva.
La mia seconda casa. Perchè adesso non la guardo più con gli occhi di una turista, ma con gli occhi di chi la sente "sua". Ho avuto la fortuna di passeggiarci completamente sola, di ascoltarla.
E voglio contribuire anche io a portare Matera nel mondo, a far conoscere ed apprezzare quella sensazione di tempo sospeso che si assapora solo tra i sassi.
Informazioni utili
Come arrivare a Matera?
Il modo più semplice, a mio avviso, è arrivare a Bari e da lì prendere il treno dalla stazione FAL (Ferrovie Appulo Lucane) in Piazza Aldo Moro.
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