Il sacro dei miei viaggi: Bangkok
Vai all'articolo: Il sacro dei miei viaggi: Bangkok_La Thailandia non è solo spiagge bianche, acque cristalline, feste e vita notturna._No, la Thailandia è molto di più._La cultura e la spiritualità dei thailandesi creano un solido ponte tra il caos della quotidianità e la pace dei luoghi sacri. Un vero e proprio ossimoro che rende increduli coloro che visitano per la prima volta Bangkok.
Grand Palace, Bangkok |
Grande ammirazione. Ecco cosa ho provato nei confronti di questo popolo, un popolo che, pur essendo più povero del nostro (economicamente parlando), non conosce crisi dei valori né crisi della fede._Un popolo fatto di singoli individui che, anche in tempi difficili, ha sempre qualcosa in cui credere, qualcosa cui aggrapparsi.
Entrando a piedi nudi in luoghi sacri a me estranei, ho cercato di mettere a nudo la mia anima. In ogni tempio io ero quella all'angolo, intenta ad osservare - più che l'edificio - i visitatori, soprattutto i locali._Fedeli di ogni età, dal ragazzino all'anziano, intenti a pregare con una spiritualità che non riesco a descrivere._Osservavo incantata, ammirandone la dedizione e la passione con cui quotidianamente manifestano la loro fede.
I Thailandesi sono un popolo la cui cultura va a braccetto con la superstizione._Superstizione che praticamente si ritrova ovunque: nelle automobili, nei taxi e anche sulla long tail boat che risale il fiume, dove a prua sono legate delle ghirlande di fiori con lo scopo di scongiurare gli incidenti.
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Verso Wat Arun, Bangkok |
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Wat Arun, Bangkok |
Wat Arun, Bangkok |
Wat Arun, Bangkok |
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Grand Palace, Bangkok |
Grand Palace, Bangkok |
Grand Palace, Bangkok |
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Wat Pho - Tempio del Buddha Sdraiato, Bangkok |
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Grand Palace, ingresso, Bangkok |
Grand Palace, Bangkok |
Grand Palace, Bangkok |
In Thailandia la religione ricopre un ruolo di grande importanza, è evidente. Benchè il Buddhismo sia la religione prevalente, a Bangkok culti differenti convivono l'uno affianco all'altro.
Vedete il mix di colori sullo sfondo nell'ultima foto? Si tratta del tempio indù (Sri Maha Mariammam) che si incontra su Silom Road. Impossibile non notarlo: è coloratissimo, così differente dal contesto in cui si ritrova all'interno del caos della città._Non si tratta di un'attrazione per turisti, difatti credo che da sola non mi sarei nemmeno sognata di entrarvi per paura di essere "respinta".
Ma ancora una volta Andrea ci ha fatto andare al di là della superficie, al di là del turbine dei colori della facciata esterna. Ci ha fatto mescolare tra decine di fedeli devoti a Ganesh._Ancora oggi mi risulta difficile descrivere quello che ho provato all'interno di questo tempio indù._Emozioni talmente forti che, pur sforzandomi, ricordarle in maniera lucida è un'impresa impossibile._Come se fossi stata drogata - e, a meno che non sia stato l'incenso, non è successo. Lo assicuro!_Appena entrata sono stata travolta dal profumo degli incensi e da un numero incalcolabile di persone riunite in uno spazio non così ampio. Mi è stato detto di prendere un cesto delle offerte, e così ho fatto._Ricordo i colori delle ghirlande colorate e i frutti in bella vista. Mi sono messa in fila insieme alla mia piccola amica thailandese Mint, mi sono inginocchiata e ho lasciato il cesto delle offerte sul banchetto. Come voleva il rito, ho poi acceso l'incenso e l'odore - già intenso nell'aria - si è fatto più forte._Incantata dai lunghi abiti indù, dalle anziane dai lunghi capelli argentati, dalle movenze sinuose, nemmeno mi sono accorta dell'uomo alto e imponente a torso nudo che ci stava salutando all'uscita fissando sulla nostra fronte il pallino rosso (detto tilaka o pundra), tipico dei riti della religione indù._Un'esperienza mistica di cui ricordo poco e quel poco che ricordo è frammentario. Eppure le emozioni sono sempre vivide.
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fiori a Bangkok, sullo sfondo Sri Maha Mariamman, il tempio indù |
_Ringrazio Monica di Viaggi e Baci, ideatrice dell'iniziativa "Il Sacro dei miei Viaggi" e Simona Sacrifizi per avermela fatta conoscere. Scegliere solo tre foto - per me - sarebbe stata un'impresa davvero ardua. Spero non me ne vorranno.
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