In Messico alla scoperta della natura: i Cenotes
Vai all'articolo: In Messico alla scoperta della natura: i CenotesCi sono momenti in cui vien voglia di aprire quella cartella di foto ormai dimenticata tra i documenti del computer. Ed è in quel momento che comprendi il fortissimo potere della fotografia. Una fotografia riesce a fissare per sempre quegli istanti che inevitabilmente a causa dell'azione lesiva del tempo si sbiadiscono negli abissi della memoria per poi riaffiorare proprio grazie ad uno scatto.
A volte il potere della fotografia è talmente grande da riuscire persino a suscitare emozioni in coloro che non hanno vissuto quegli istanti fissati nel tempo, proprio come ieri è successo a me vedendo la galleria fotografica del viaggio di Fra in Messico.
La parola cenote arriva direttamente dalla lingua dei Maya e significa “acqua sacra”.
Queste meraviglie naturali sono delle ‘conche’ formatesi in seguito al crollo del tetto calcareo a causa dell’infiltrazione di acqua piovana che i Maya utilizzavano per i loro rituali ma anche per l’approvvigionamento dell’acqua.
Ed è proprio nella regione dello Yucatan che si trova la maggior concentrazione di cenotes,alcuni dei quali lasciano letteralmente senza parole.
Visitare un cenote può essere davvero un'esperienza rivelatrice, anche grazie alla natura che circonda queste fantastiche formazioni naturali: vegetazione selvatica, acqua fresca e misteriosi silenzi.
Esistono diversi tipi di cenotes e quello di cui parlerò adesso si chiama Dos Ojos “due occhi”.
Arrivato a destinazione sono stato subito colpito dalla natura del tutto incontaminata e dalla varietà di colori che i miei occhi non riuscivano a distinguere fra loro.
Prima di raggiungere queste grotte abbiamo percorso un sentiero tortuoso lungo qualche chilometro a bordo dei Quad ammirando la flora proprio come madre natura l’ha fatta,riuscendo a scorgere anche alcune piante di banane mai viste prima.
Dopo circa 30 minuti di paesaggi mozzafiato eccomi qua di fronte a queste rocce che formano delle vere e proprie caverne che al calar del sole si trasformano in un arcobaleno di colori indescrivibile.
In questo sistema di grotte si può fare snorkeling e vengono organizzate anche delle visite subacquee, entrambe le attività rese spettacolari dalla purezza delle acque e allo stesso tempo piacevoli grazie alla temperatura che si aggira intorno ai 25° C.
Non mi sono fatto pregare e munito di maschera e pinne mi sono tuffato nell’acqua dolce di questa caverna ed immediatamente ho piacevolmente avvertito lo shock termico, lasciandomi alle spalle il caldo dei 40 gradi della temperatura esterna per passare ai 25 gradi di quest’acqua.
Sono rimasto senza parole davanti ad una trasparenza dell’acqua tale da sembrare inesistente e davanti alle innumerevoli stalattiti e stalagmiti di colore bianco.
Proseguendo con la mia povera attrezzatura i giochi di luce mi hanno lasciato a bocca aperta e i pertugi nella roccia mi sembravano così vicini anche se distavano parecchi metri dalla superficie.
Dopo circa un’ora avvolto in questo spettacolo mi sono diretto verso la piattaforma che mi permetteva la risalita e mi sono soffermato a guardare queste insenature dalla terraferma, per poi guardare l’orizzonte immortalando lo splendido tramonto messicano che accarezza colori che vanno dal rosso all’arancio.
Purtroppo non riesco a descrivere mediante questo post le emozioni che ho provato durante questa avventura, ma posso dirvi che si tratta di un’esperienza unica che consiglio a tutti gli amanti della natura.
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