Delusioni in viaggio: Little Italy a Manhattan
Vai all'articolo: Delusioni in viaggio: Little Italy a ManhattanLittle Italy è una tappa d'obbligo per chi visita Manhattan - almeno così credevo.
Ho sempre immaginato questo quartiere della Grande Mela super popolato, pieno di vita, persino pronto ad accogliere i turisti italiani. Forse sono andata un po' oltre con l'immaginazione, ma di certo non mi sarei mai aspettata che la celeberrima Little Italy si riducesse a tre isolati formati da edifici fatiscenti con insegne dai colori sbiaditi e dai nomi di dubbia origine italiana.
Sapevo che "dove c'è Little Italy, c'è Chinatown.. e non solo a Manhattan", per cui, quando appena uscita dalla metro mi sono ritrovata sommersa da gigantesche scritte e insegne dai caratteri cinesi, non mi sono stupita al pensiero che dopo pochi passi avrei trovato il più famoso quartiere dei nostri connazionali all'estero. Mentre camminavo alla ricerca di qualche "segnale" italiano, mi sono goduta Chinatown.
Visitare Chinatown è stato proprio come me l'ero sempre immaginato: una miriade di occhi a mandorla che si spostano freneticamente da un isolato all'altro, gli ingorghi di macchine a causa del traffico, il persistente profumo di involtini primavera emanato da ogni ristorante anche alle dieci del mattino, tantissimi commessi pronti a contrattare per vendere cover per smartphone e imitazioni degli orologi tecnologici più cool del momento.
Mai come a Chinatown ho colto il vero animo cosmopolita di New York.. se non fosse stato per l'Empire State Building che svettava in lontananza, avrei persino dimenticato di trovarmi in America!
Pur ammirando a bocca aperta come i cinesi siano stati in grado di realizzare una città fatta su misura per loro con le loro tradizioni e con le loro regole all'interno di una grande metropoli, continuavo a camminare alla ricerca di Little Italy.
Non mi ero accorta che il piccolo quartiere di Little Italy era sempre stato lì, "annunciato" da un cartello verde con scritto su "Welcome to Historic Little Italy".
Oltre quel cartello e qualche altra scritta italiana, niente distingueva gli edifici dai colori smorti del quartiere italiano da quelli del dirimpettaio cinese.
A Manhattan quel che resta della comunità italiana, ormai letteralmente fagocitata da quella cinese, sono i ristoranti italiani sopravvissuti (che oltretutto si trovano in ogni altra zona di Manhattan) e qualche carrello dei gelati inutilizzato da tempo.
E' nel Bronx (Belmont) che si trova la Little Italy più fiorente che, sopravvissuta al turismo di massa, conserva in parte l'autentico spirito italiano.
Vedere qualcosa di "nostro" ridotto a questo mi ha provocato una stretta allo stomaco. Così, profondamente rammaricata, prendendo come stella polare l'Empire State Building ben visibile in lontananza, mi sono avviata verso il cuore di Manhattan che invece non ha deluso le mie aspettative.